Cannes: «Promettiamo commedie e novità»

Festival dal 9 al 20 maggio, Tabucchi in giuria Festival dal 9 al 20 maggio, Tabucchi in giuria Cannes: «Promettiamo commedie e novità» PARIGI. Un enorme bouquet di fion colorati su fondo bianco è il simbolo scelto per l'edizione numero 49 del Festival Internazionale del Cinema di Cannes, presentata ieri a Parigi nei saloni del Grand-Hotel, dal presidente della rassegna Pierre Viot e dal delegato generale Jilles J;icob. Un'edizione brillante, più brulicante di giovani autori rispetto al passato, un po' meno assediata dal classico stuolo di monumentali star, con lo sguardo rivolto al futuro, alle nuove proposte, al cinema europeo, ma con il cuore alla tradizione, agli artisti scomparsi, ai teatri in cenere (la Fenice). Il Festival di Cannes si aprirà il 9 maggio con i fasti della corte di Luigi XVI rivisti da Patrice Leconte in «Ridicule», il film scelto per l'apertura e interpretato da Fanny Ardant. Una commedia, perché è a questo genere che questa edizione che prelude al cinquantenario della rassegna si è finalmente rivolta, nel tentativo - ha sottolineato Jacob - «di superare finalmente l'antica diatriba fra il cinema divertente e quello d'autore». «Tra sorrisi e grandi risate - ha scherzato con i numerosissimi giornalisti presenti - finirete con lo sbellicarvi in questo festival», che sarà concluso il 20 maggio da un'altra commedia stile farsa-sentimentale, «Flirting with disaster» dell'americano David 0. Russell, interpretato da Patricia Arquette. Fra queste due pellicole, la selezione ufficiale ne prevede altre 25 che spaziano fra le pene d'amore, la ricerca dell'identità, il melodramma, la disoccupazione, la solitudine, fino a giungere «ai riti sessuali solforosi» di «Crash», del canadese David Cronenberg. Presenza europea nutrita, pur se gli americani intervengono con il peso di autori che hanno dimestichezza con la Palma d'oro, vedi Robert Altman con il suo lavoro dedi- Marcello Mastroianni e, in alto, la figlia Chiara: lavorano nello stesso film cato alla città natale «Kansas City», affresco Anni Trenta fra mafia e politica con sfondo jazz, o i fratelli Coen con «Fargo». L'Italia ha in gara l'unico film «Opera prima», «La seconda volta» di Domenico Calopresti, con Nanni Moretti e Valeria Bruni-Tedeschi, ma anche sul versante dei «big» è presente con «Io ballo da sola» di Bernardo Bertolucci. Di rilievo la presenza di una coppia che vive da tempo nel cuore dei francesi, Mastroianni padre, Marcello, e Mastroianni figlia, Chiara, che insieme ad Anna Galiena saranno protagonisti della pellicola del cileno Raoul Ruiz «Trois vies et une seule raort». Nanni Moretti fa capolino anche nella rassegna dei cortometraggi, con il suo «Il giorno della prima di Close Up», mentre «Compagna di viaggio», ultima opera di Peter Del Monte, sarà in gara nella sezione «Un certain regard». Tra i registi europei in gara, Stephen Frears (The van), il belga di «Toto le héros», Jaco Van Donnael (Le huitième jour) e Mike Leigh (Secret and lies). All'esordio dietro la macchina da presa anche due star americane come Anjelica Houston (Bastarti out of Carolina) e Al Pacino (Looking for Richard). Fra la paillettes e i riflettori, Catherine Deneuve, Harry Belafonte, Jeremy Irons e Isabelle Huppert. Momenti importanti saranno dedicati agli artisti scomparsi negli ultimi mesi, da René Clement a Marguerite Duras, da Louis Malie a Krzyzstof Kieslowski, il cui fratello sceneggiatore sarà nella giuria diretta da Francis Ford Coppola, al fianco di Antoiùo Tabucchi. Serata eccezionale, infine, il 17 inaggio per la ricostruzione del teatro La Fenice, con la proiezione de «Le affinità elettive» dei fratelli Taviani e un recital di Ruggero Raimondi e Julia Migenes-Johnson. Tullio Giannotti FILM IN GARA PARIGI. Questi i film in concorso al Festival. Ridicule di Leconte (Francia). Kansas City di Altman (Usa). Un heros très discret di Audiard (Francia). Io ballo da sola di Bertolucci (It.). La seconda volta di Calopresti (It.). Temptress Moon di Chen Kaige (Cina). Sunchaser di Cimino (Usa). Fargo di Joel Coen (Usa). Crash di Cronenberg (Canada). The quiet room di De Heer (Australia). Comment je me suis disput di De- splechin (Francia). The Van di Frears (Gb). Po di sangui di Gomes (Guinea). Goodbye South, Goodbye di Hou Hsiao Hsien (Taiwan). Kauas pilvet karkaavat di Kauri- smaki (Finlandia). Secrets and lies di Leigh (Gb). Tierra di Medem (Spagna). Trop tard di Pentilie (Romania). Trois vies et une seule mort di Ruiz (Francia-Cile). L'enfant de la nuit di Techiné (Francia). Le huitième jour di Van Dormael (Belgio). Breaking the waves di Von Trier (Danimarca). Ed ecco i film fuori concorso: Flirting with disaster di Russel (Usa). Trainspotting di Boyle (Gb). Girl 6 di Lee (Usa). Le affinità elettive dei Taviani (Italia). Microcosmos di Nuridsany e Perennou (Francia). PLATEA 7 GIORNI