Mussolini un solo colpo fu mortale
Pubblicata l'autopsia Pubblicata l'autopsia Mussolini un solo colpo fu mortale ROMA colpi di mitra che raggiunsero Mussolini da vivo furono quattro, dei quali solo uno mortale, e non nove, come alcuni studiosi sostengono per avvalorare la tesi della doppia fucilazione (prima da parte dei servizi segreti britannici e poi dai partigiani) e quella del suo assassinio durante una colluttazione, come ha di recente affermato l'ex senatore missino Giorgio Pisano. A dirimere la questione è la pubblicazione per la prima volta integrale, sulla rivista Storia del XX secolo, del documento dell'autopsia redatta dal dott. Pier Luigi Cova, assistente del prof. Caio Mario Cattabeni. . La perizia, eseguita alle 7,30 del 30 aprile 1945 (un giorno e mezzo dopo la fucilazione a Giulino di Mezzegra) all'Istituto di medicina legale dell'università milanese, è stata rintracciata dal ricercatore Marino Vigano nell'archivio del Civico museo del Risorgimento e di Storia contemporanea di Milano: è un documento ben più dettagliato di quello finora noto di Cattabeni, che registra tanto l'ora di inizio quanto le condizioni esterne della saia dell'obitorio, l'identità di tutti i presenti e alcuni ritrovamenti non accennati nell'altra perizia. Al termine dell'autopsia, la conclusione fu netta: «Tutto fa sospettare che Benito Mussolini abbia fatto un istintivo gesto di riparo col braccio che è stato colpito piegato: la fucilazione è avvenuta al petto e non alla schiena». E quindi «la morte deve essere stata rapidissima e questa per l'unico colpo mortale, dato che gli altri tre furono così suddivisi: due all'apice superiore sinistro del polmone, l'altro al braccio destro». Gli altri fori riscontrati sul cadavere corrispondevano ai colpi infertigli durante l'esposizione a piazzale Loreto. L'unico particolare emerso finora dall'inedito documento è l'accenno al ritrovamento nella tasca posteriore dei pantaloni di una busta gialla intestata al «Fascio repubblicano sociale di Dorigo», con due passaporti in bianco rilasciati dal consolato generale di Spagna a Milano, che ha fatto ipotizzare un progetto di fuga da parte di Mussolini. [AdnKronos] FATTI E GENTE Tempi lunghi p gper riabilitare Savonarola CITTA' DEL VATICANO. Si prevedono tempi lunghi per il processo di riabilitazione di Girolamo Savonarola, arso sul rogo in piazza della Signoria, a Firenze, il 23 maggio 1498. Il teologo Walter Brandmuller, uno dei più influenti presso la Santa Sede, ha invitato alla cautela, prospettando grosse difficoltà di natura storica per togliere la condanna per eresia inflitta al frate domenicano. Dalle pagine della rivista 30giorni il prof. Brandmuller, ordinario di Storia della Chiesa medievale e moderna all'Università di Augusta, ha replicato indirettamente al card. Silvano Piovanelli, arcivescovo di Firenze, che poche settimane fa aveva auspicato un ribaltamento della sentenza. Un'eventuale riabilitazione è comunque esclusa in tempi brevi da parte dello storico membro della Pontificia accademia teologica romana: «Savonarola in effetti non fu condannato per errore di fede e nemmeno da un tribunale ecclesiastico, bensì da uno secolare. Perciò una sua eventuale riabilitazione sarebbe faccenda riguardante la defunta Repubblica di Firenze. Ma anche se gli si dovesse riconoscere una innocenza soggettiva, una riabilitazione rimarrebbe tuttavia problematica: il giudizio sulla personalità di Savonarola è ancora molto controverso tra gli storici, laddove non di rado il giudizio storico viene intorbidato da interessi locali e di parte». [AdnKronos] A maggio la grande festa della lettura ROMA. Luciano De Crescenzo, Giuliano Vigini, Francesco Flaccovio (presidente dell'Ali), José Luis Cortes (direttore della collana di narrativa per ragazzi «Il battello a vapore») presentano oggi alla libreria «Paesi Nuovi» la «Supermegafesta del Battello a vapore»: l'iniziativa, che si presenta come la più grande operazione di promozione del libro e della lettura mai realizzata in Italia, si svolgerà per tutto il mese di maggio. Il Museo storico Enrico Piaggio VENEZIA. Al Salone internazionale dei Musei e delle Esposizioni, in corso alle Corderie dell'Arsenale, la Provincia di Pisa presenta oggi in anteprima il Museo storico «Enrico Piaggio». Inaugurazione prevista per la fine dell'anno.
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