Guerra accademica per re Alfredo

Guerra accademica per re Alfredo Guerra accademica per re Alfredo E' un falso la cronaca medievale sul sovrano? ■ • / h d / La cosa ha dello scandaloso soprattutto perché la figura di re Alfredo, come Asser l'ha dipinta, è sempre stata molto a cuore agli inglesi: un re guerriero, coltissimo e molto religioso, autorevole fondatore della monarchia. Un re che stando alla Vita di Asser 1*11 novembre dell'anno 887 cominciò a tradurre Boezio, mettendo in prosa il De consolatane philosophiae, e continuò a studiare il latino mentre combatteva i danesi sul Tamigi e liberava ringhilterra dalla loro pesantissima minaccia. Un re che per impressionare sua madre imparò a memoria da bambino un intero libro di poesia e che fece insegnare a leggere l'inglese e il latino a tutti i bambini della sua corte, senza distinzione di censo. Ma, come ha precisato il professor Smyth all'Independent, ((Asser lo mostra anche come un nevrotico, ossessionato dalla religione. Se si tolgono le aggiunte si resta con un personaggio positivo, che ha qualità passate finora inosservate. Non è più un ipocondriaco ma uno spregiudicato manipolatore. Personalmente ritengo che ne venga fuori come un sovrano molto più grande». Ma il punto non è questo. Il vero punto è che un outsider come Smyth attacca la grande famiglia di storici che avrebbero in qualche modo «coperto» la frode di Asser, tra cui i defunti Sir Frank Stenton e Dorothy Whitelock e gli accademici di Cambridge Simon Keynes e Michael Lapidge, curatori della Vita di re Alfredo nei classici Penguin. Smyth sostiene che chiunque abbia tentato di prendere le distanze dalla versione ufficiale di Stenton e della Whitelock della storia anglosassone è stato emarginato o ridicolizzato. «Presa di posizione idio¬ ta» secondo il professor Keynes, che si dice scandalizzato che un libro animato da una premessa «così evidentemente perversa» esca sotto l'autorevole impronta della Oxford University Press. Quanto al collega Lapidge, ha liquidato le tesi di Smyth in una recensione, scrivendo che il suo libro «crolla sotto il peso della sua stessa pomposità». Sarà anche pomposo, e soprattutto inopportuno, ma intanto pare che alla Penguin stiano pensando di ritirare dal commercio la Vita di re Alfredo di Asser. Anche perché la prova definitiva della sua autenticità sarà molto difficile da ottenere, visto che il manoscritto originale del vescovo di Sherborne si è perso in un incendio del 1731 e il testo che conosciamo è stato messo insieme da varie copie. Quanto alla cittadina di Wantage nell'Oxfordshire, che grazie ad Asser si fa vanto di avere dato i natali al re del Wessex, potrebbe perdere con la

Luoghi citati: Asser, Cambridge