Morte nel cantiere dell'autostrada Cuneo, due operai folgorati sulla Torino-Savona di F. B.

Morie nel cantiere dell'autostrada Lavoravano al raddoppio, con la pala hanno toccato i fili dell'alta tensione Morie nel cantiere dell'autostrada Cuneo, due operai folgorati sulla Torino-Savona CUNEO. Sono morti fulminati, uno accanto all'altro, mentre stavano «gettando» le basi in cemento della recinzione, sulla Torino-Savona. Li ha uccisi una scarica dell'alta tensione: il braccio mobile della betoniera ha toccato i fili ed è stata la tragedia. E' accaduto ieri mattina, poco prima delle 9, lungo il nuovo tratto di autostrada da poco aperto al traffico, all'altezza di Cervere, tra Marene e Fossano. Le vittime sono due operai dell'Astigiano: Teresio Monticene, 52 anni, di S. Damiano (frazione Vascagliana 36) e Renato Montrucchio, 55 anni, Antignano, frazione Perosini. Entrambi dipendenti della ditta «Franchetto Escavazioni», i due avevano il compito di assestare il calcestruzzo attorno ai paletti della recinzione che delimita il terreno di pertinen¬ za della To-Sv. Una betoniera con un lungo braccio mobile, procedendo lentamente sulla corsia d'emergenza dell'autostrada, provvedeva a fornire la colata di cemento. Improvvisamente la disgrazia: il «braccio» metallico ha sfiorato due dei tre cavi della linea ad alta tensione che in quel tratto sovrasta l'autostrada. Una scarica di migliaia di volt ha investito i due operai, che sono rimasti carbonizzati all'istante. Monticone e Montrucchio avevano entrambi stivali di gomma, che però non hanno impedito la trasmissione della potente scarica elettrica, probabilmente anche per effetto del cemento bagnato con cui erano a contatto le calzature. Unico testimone della tragedia l'autista della betoniera: Alberto Gallo di Trinità, arti¬ giano di 27 anni, rimasto illeso. Le ruote di gomma dell'automezzo lo hanno salvato. Ha raccontato, sconvolto, di aver visto morire i due operai. Ha subito dato l'allarme, chiamando i soccorsi con il cellulare. Da Savigliano è partito l'elisoccorso del «118», ma per i due operai non c'è stato niente da fare. Sull'incidente indaga la procura di Alba. Si dovrà accertare se si sia trattato di una tragica fatalità o se l'incidente potesse in qualche modo essere evitato: pochi minuti prima, tra l'altro, il «braccio» della betoniera era passato sotto un'altra linea ad alta tensione. Forse l'autista della betoniera ha ritenuto che i fili fossero collocati alla stessa altezza. Tutte e due le vittime erano sposate e avevano figli: Monticone uno, Montrucchio tre. [f. b.]

Persone citate: Alberto Gallo, Franchetto, Monticone, Montrucchio, Perosini, Renato Montrucchio, Teresio Monticene

Luoghi citati: Alba, Antignano, Cervere, Fossano, Marene, Savigliano, Savona, Trinità