Ecco come ha scelto l'Italia del'96

Al Nord l'avanzata a sorpresa della Lega sottrae voti al Polo. Al centro stravince l'Ulivo Al Nord l'avanzata a sorpresa della Lega sottrae voti al Polo. Al centro stravince l'Ulivo Ecco come ha scelto l'Italia del '96 Regione per regione, tutte le sfumature del voto candidato dell'Ulivo (28,5%) e ancora di più l'eletto, Renzo Gubert, del Polo (29,3%), un tempo uomo di punta della de trentina. Ma l'uomo meno diplomatico del Carroccio, conosciuto in tutta la penisola per le sue «sparate» contro i meridionali, non perde il suo gioviale buonumore, neppure per una sconfitta come questa. «Ma quale sconfitta?» si sconcerta l'ex senatore. E spiega: «Quando uno non è un "careghista" (uno che ambisce alla poltrona) non deve sentirsi sconfitto personalmente. Io ho contribuito a portare il pensiero della Lega nel Nord e nel Trentino. E credo di esserci riuscito. Ho scommesso sul fatto che la Lega sarà il primo partito del Nord e del Trentino e così è stato». VENETO E' la Lega a trionfare La Lega Nord è il vincitore netto ed indiscutibile nel Veneto. Il Carroccio sottrae voti soprattutto al Polo, mentre l'Ulivo mantiene il terreno. Alla Camera la Lega ha 19 seggi, 19 anche per l'Ulivo, 12 per il Polo. Al Senato vanno 10 seggi all'Ulivo, 9 alla Lega e 4 al Polo. Amarezza e stupore nelle file del centrodestra, mentre la Lega gongola. «Il fatto che tutti si sorprendano del successo della Lega commenta il presidente Stefano Stefani - mostra con quanta supponenza partiti, intellettuali, mass media abbiano considerato la domanda di autonomia e autogoverno delle aree più produttive del Paese e come non abbiano compreso la realtà, non solo politica, veneta». FRIULI V. GIULIA Trionfo del Polo Gemona non vota Trionfo del Polo per le Libertà ed exploit della Lega Nord in Friuli-Venezia Giulia, una delle quattro regioni italiane in controtendenza rispetto al voto nazionale. La coalizione di centro-destra, che nell'uninominale al Senato ha toccato quota 38,5 per cento, ha infatti conquistato 8 fra senatori e deputati, contro i 6 della Lega Nord e i 5 dell'Ulivo (37 per cento). Sorprendente il risultato del Carroccio, che a Udine e a Pordenone ha totalizzato consensi superiori al 30 per cento, diventando primo partito in regione con il 23,2 per cento nella quota proporzionale ( + 6,3% rispetto alle politiche del '94). Qualche sorpresa anche nei confronti diretti: Vittorio Sgarbi, candidato nel Pordenonese, è stato battuto dal concorrente leghista Edouard Ballaman, ma è risultato ugualmente eletto grazie al recupero proporzionale, perché l'ex ministro Frattini, che lo precedeva, ha optato per un altro collegio. Va, infine, registrata la protesta di Gemona, la «capitale del terremoto», a difesa dell'ospedale che rischia la chiusura: il 49 per cento della popolazione ha disertato le urne. LIGURIA Affermazione del centro-sinistra In Liguria eletti 28 parlamentari. Nove vanno al Senato: cinque dell'Ulivo (Giovanni Russo, Carlo Rognoni, Aurelio Crippa, Lorenzo Forcieri, Maria Grazia Daniele), tre del Polo (Giorgio Bornacin, Giulio Terracini e Luigi Grillo), uno della Lega Nord (Roberto Avogadro, sindaco di Alassio). E 19 vanno alla Camera: 12 dell'Ulivo (Maura Camoirano, Lorenzo Acquarone, Roberto Di Rosa, Lino De Benetti, Giovanni Marongiu, Claudio Burlando, Grazia Labate, Alessandro Repetto, Nerio Nesi, Giorgio Bogi, Marida Bolognesi, Emiliana Santoli), sei del Polo (Giorgio Rebuffa, Claudio Scajola, Enrico Nan, Alfredo Biondi, Alberto Gagliardi, Paolo Armaroli) e uno della Lega (Giacomo Chiappori). EMILIA Per 358 voti mancato S'eri plein Per appena 358 voti, l'Ulivo manca l'en plein in Emilia Romagna. La coalizione di Romano Prodi guadagna 15 seggi su 15 al Senato (con il 51,8% dei voti) e 31 deputati su 32 nei collegi uninominali della Camera, con percentuali che vanno da un minimo del 41% ad un massimo del 73,4%. L'unico candidato uninominale non eletto è il politologo Gianfranco Pasquino, sconfitto per pochissimi voti (0,3%), nel collegio 31 di Piacenza. Un risultato migliore di quello ottenuto dai progressisti nel 1994, quando i collegi vinti al Senato furono 14, mentre alla Camera il Polo delle Libertà se ne aggiudicò 3. Il calcolo dello scorporo al Senato premia però il Polo e la Lega, a cui vanno rispettivamente 5 e 1 dei 6 senatori così recuperati. Due le sorprese dalla quota proporzionale: la Lega Nord aumenta voti (dal 6,4% al 7,2) e conquista due deputati, mentre il pds perde consensi, passando dal 36,6 per cento al 35,6%, un punto netto in meno. Nel proporzionale, cresce An, che a livello regionale sale all'I 1,5% contro il 9 per cento del '94, mentre Forza Italia sconta un calo: dal 16,5 al 15,1. Entrambi, eleggono 2 deputati a testa. Nonostante l'effetto Prodi, il Partito popolare resta ancorato all'8 per cento (era l'8,3 nel '94). La Lista Dini si ferma al 3,9 per cento, mentre il Ccd-Cdu guadagna voti, salendo al 4,8%. MARCHE Centrosinistra oltre il 60% Le Marche si confermano «ros se» e nei collegi maggioritari vo lano con oltre il 60 per cento dei consensi l'ex ministro France sco Merloni e Guido Calvi ad Ancona. Non riesce però all'Uli vo, che ha fatto nelle Marche tre accordi di desistenza con Rifondazione e concesso un colle gio «sicuro» a Rinnovamento Italiano, lo stesso en plein dei progressisti nel '94 nel maggio ritario. Causa, la sconfitta di San Benedetto del Tronto dove ha vinto il candidato dei Polo. Altri segnali non del tutto positivi per il centro-sinistra arrivano dalle città di Macerata e Ascoli, dove An è diventato stabilmente il primo partito. In una regione dal cuore a sinistra come le Marche, il Polo è riuscito quindi a migliorarsi. UMBRIA Il pds vince An cresce La stabilità, nonostante 3 punti in percentuale in più per An (proporzionale dal 16,5% al 19,7%) e 2 punti in meno al Pds rispetto alle politiche '94 (oggi al 33,5% contro il 35,6%) è l'elemento principe che guida le forze politiche in Umbria, dove l'Ulivo ha eletto tutti candidati presentati. Gli eletti in Umbria, con il recupero resti, sono in totale 16. Il Polo è stato quindi il raggruppamento politico premiato proprio dai resti. TOSCANA L'Ulivo perde un solo collegio La Toscana, storica roccaforte del pei prima e del pds poi, continua a essere un punto di forza per la sinistra. L'Ulivo ha mancato l'en plein (che invece era riuscito nel '94 nonostante l'avanzata di Forza Italia) per un solo collegio. Al raggruppamento di Prodi e Veltroni, sostenuti da Re, sono andati 28 dei 29 collegi della Camera e .tutti e 14 quelli del Senato. Il centro destra, che sulla base dei risultati delle amministrative dello scorso anno contava di «incas sare» almeno 3 o 4 deputati, < uscito battuto nei numeri e abbattuto nel morale. Solo Tizia ria Parenti, la caparbia «Titti la rossa», è riuscita, dopo un av vincente testa a testa, a spuntarla su Vincenzo Viviani, an che lui ex magistrato, nel colle gio 19 (parte Sud della provincia di Grosseto). Un «gol della bandiera» che non è servito a sollevare il morale del centro destra strabattuto in tutti gli altri collegi, a cominciare da quelli della Versilia e della Lue chesia sui quali era stato fatto più che un pensierino. Per quanto riguarda il capoluogo, ottimi risultati hanno ottenuto il presidente del Consiglio Lamberto Dini (collegio Oltrarno) con il 64,8% e il presidente della Fiorentina Vittorio Cecchi Gori (57,6%), che era opposto a Niccolò Pontello (cugino dell'ex presidente della Fiorentina Ranieri Pontello). Nel Senese nessun problema per Rosy Bindi (65,2%), che ha «doppiato» la candidata del Polo Anna Duchini (31,3%) nel «derby delle single». LAZIO Sorpasso dei «rossi» Sedici a dodici: questo il risultato dello scontro al Senato in Lazio, una delle regioni incerte d'Italia che hanno determinato la vittoria dell'Ulivo sul Polo. Tra i promossi del centrodestra Giulio Maceratini e Domenico Fisichella, per il centro sinistra oltre a Gavino Angius e Cesare Salvi, conquista un seggio anche Tana De Zulueta, ex direttrice del tg di Videomusic. ABRUZZO Bocciato Guido nipote del duce L'Abruzzo si conferma terra di sorprese e le urne dicono che «la terra forte e gentile» non è, con convinzione, né di destra, né di sinistra. La vittoria dell'Ulivo c'è stata, ma non schiacciante. Lo schieramento di Prodi al Senato si è aggiudicato quattro collegi su cinque, sei su undici, invece, quelli riportati alla Camera uninominale. Al proporzionale, un seggio è andato al Pds, uno a Rifondazione, un altro a Forza Italia. Il centro-sinistra è costretto ad incassare il colpo basso al collegio di Teramo, tradizionalmente assegnato al Pds: è stata eletta l'unica donna candidata al Senato in Abruzzo, Carla Castellani, di An. E' stato invece bocciato il nipote del Duce, Guido Mussolini, candidato nella lista Movimento SocialeFiamma Tricolore. MOLISE La terra di Di Pietro vira a sinistra Nel Molise il più votato al Senato è stato Luigi Biscardi, candidato per l'Ulivo a Campobasso. Ha ottenuto il 52,8%. Alla Camera, nel collegio maggioritario di Termoli, Giovanni Di Stasi (Pds), è stato riconfermato con il 54,70%. In percentuale il candidato più votato nel Molise è stato Eugenio Riccio (Alleanza Nazionale), nel maggioritario a Isernia, che ha ottenuto il 73,96%. Da tenere presente, però, che in questa circoscrizione era assente la lista dell'Ulivo, esclusa per irregolarità alla presentazione. CAMPANIA La Mussolini promossa illustre In Campania c'è una vittoria per l'Ulivo sul filo di lana: fra i promossi illustri Alessandra Mussolini, passata all'uninominale. L'esclusione più clamorosa è al momento quella dell'ex presidente della Camera Giorgio Napolitano. Candidato come capolista nel proporzionale a Campania uno, Napolitano è rimasto vittima del buon risultato dell'Ulivo nei collegi uninominali. Ci sono poi gli esclusi nell'uninominale. Tra essi il vice-presidente della commissione parlamentare antimafia, Ferdinando Imposimato, senatore uscente del pds, mentre nel Polo non è stato eletto il regista Pasquale Squitieri, senatore uscente di An, sconfitto dal candidato del pds Aldo Masullo. Escluso anche l'ex sottosegretario all'Industria Antonio Parlato, responsabile per il Mezzogiorno di An. PUGLIA Testa a testa tra i due poli Il centro-sinistra recupera posizioni, ma la Puglia di Tatarella resta roccaforte della destra: conquista 36 seggi (24 alla Camera, 12 al Senato) mentre il centro-sinistra si attesta a quota 29 (19 alla Camera e 10 al Senato), 4 seggi in più rispetto al '94. Conferma di essere un fenomeno particolare Giancarlo Cito, ex sindaco di Taranto, sotto processo per associazione mafiosa, che diventa deputato con la sua lista Antenna Taranto 6. Una curiosità: il più suffragato in Puglia non è stato Massimo D'Alema, eletto alla Camera a Gallipoli, ma Giannicola Sinisi, anche lui dell'Ulivo, ex sindaco di Andria, magistrato che ha collaborato con Falcone. Non ce l'ha fatta a San Severo (Foggia) Guidi, ex ministro del governo Berlusconi. A Taranto tracollo della destra, che perde tre deputati (Liuzzi, Patarino e Del Prete) mentre il centro-sinistra conquista 6 seggi. Unico superstite della destra è Cito, che con 33.918 preferenze ha battuto nettamente il candidato dell'Ulivo, Michele Pelillo. Nella provincia più a Sud della Puglia (che Romano Prodi scelse per iniziare il viaggio con il pullman), il Polo di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini ha fatto breccia in un elettorato notoriamente moderato e sicuramente non in linea con quanto avviene nel resto del Paese. Vince facilmente (60,80%) Pier Ferdinando Casini, segretario nazionale del Ccd, per la prima volta candidato nel collegio di Maglie e feudo elettorale dei Fitto (ex de). CALABRIA Trionfa Mauro ex calciatore «Ammucchiata» di leader in Calabria, in entrambi gli schieramenti. E i «collegi sicuri» non hanno tradito i candidati. Da segnalare anche nell'Ulivo l'elezione di Massimo Mauro il calciatore del Catanzaro, della Juventus, dell'Udinese e del Napoli. Sono otto i senatori eletti in Calabria con l'uninominale. Nel collegio di Paola (Cs) è stato eletto Giuseppe Canio (Polo delle Libertà); a Corigliano (Cs) eletto Cesare Marini (Ulivo); a Cosenza Massimo Veltri (Ulivo); Catanzaro-Lamezia Donato Veraldi (Ulivo); Crotone Vincenzo Mungari (Polo delle Libertà); Vibo Valentia Luigi Lombardi Satriani (Ulivo); Locri Bruno Napoli (Polo delle Libertà); Reggio Calabria Renato Meduri (Polo). SICILIA BASILICATA La destra si rifa con lo scorporo Giuseppe Brienza e Antonino Monteleone, entrambi del Polo per le Libertà, sono i due sena tori eletti in Basilicata col prò porzionale. Alessandro Galeaz zi (An) ed Antonio Boccia (ppi) sono i due deputati eletti con lo scorporo. Si restringe la Rete di Orlando Nella Sicilia in controtendenza il Polo è andato a gonfie vele e l'Ulivo ha segnato il passo. Si è ristretta la Rete di Leoluca Orlando (in campo nazionale passata da 13 a 6 parlamentari). Nell'isola sono stati eletti gli unici due senatori di PannellaSgarbi e di Fiamma tricolore: i penalisti Piero Milio, deputato uscente ex pattista, a Palermo, e Luigi Caruso a Siracusa. A Palermo in particolare evidenza per il Senato Enrico La Loggia presidente dei senatori forzisti, e Saverio Porcari della direzione nazionale di An. Negli scontri diretti nell'uninominale con uno scarto di 500 voti Gianfranco Miccichè coordinatore di Fi in Sicilia ha prevalso sul pidiessino Luciano Violante eletto tuttavia nel proporzionale, quota che ha salvato un altro vip dell'Ulivo, il popolare .ergio Mattarella, ex ministro e già direttore del Popolo. Nel collegio di Partinico, il forzista uscente Silvio Liotta, presidente della commissione Bilancio della Camera, ha superato Mattarella di oltre 17 mila voti (63,1 contro il 36,9 per cento). Eletti nel proporzionale anche Fausto Bertinotti e Filippo Mancuso che forse opteranno. A Catania la sponsorizzazione del penalista Delfino Siracusano (Ulivo) fatta da Pippo Baudo che se n'era andato in giro con lui stringendo mani non ha scalzato il regista Franco Zeffirelli che ha tranquillamente riconquistato il seggio al Senato per Forza Italia. A Messina non ce l'ha fatta il segretario generale del Parlamento Europeo Enrico Vinci (Ulivo). In complesso nell'isola il Polo ha ottenuto 39 deputati, 15 l'Ulivo e 2 Rifondazione comunista. Per il Senato invece 14 il Polo, 11 l'Ulivo, uno ciascuno come detto prima Pannella-Sgarbi e Fiamma tricolore. Rapida pausa e quindi nei prossimi giorni il via alla campagna elettorale per le regionali: si voterà il 16 giugno e già il Polo si candida alla guida della Regione come ha detto il presidente uscente. SARDEGNA Gli azzurri perdono di misura E' finito 15 a 12 il confrontoscontro tra l'Ulivo e il Polo delle Libertà per l'elezione dei 27 parlamentari (9 senatori e 18 deputati) in Sardegna. Nel 1994 aveva avuto la meglio 14 a 13 il Polo delle Libertà. All'interno degli schieramenti i 15 parlamentari dell'Ulivo sono 7 pidiessini (5 deputati e 2 senatori); 2 del Ppi, entrambi deputati; 2 Socialisti di Federazione Democratica, entrambi senatori; 1 Pattista della lista Dini, deputato; un Sardista, senatore e 2 di Rifondazione Comunista, entrambi deputati. Per il Polo della Libertà sono stati eletti 8 di Forza Italia (6 deputati e 2 senatori) e 4 di Alleanza Nazionale (2 deputati e 2 senatori). I V