GRECIA 1943: UN MARTIRIO di Masolino D'amico

GRECIA 1943: UN MARTIRIO GRECIA 1943: UN MARTIRIO UNA VITA IN DEBITO Louis de Bernières traduzione di Roberta Rambelii Longanesi pp. 448 L. 32.000 UNA VITA IN DEBITO Louis de Bernières traduzione di Roberta Rambelii Longanesi pp. 448 L. 32.000 N inglese, lingua in cui Louis de Bernières scrive malgrado il nome. Una vita in debito si chiama Captain Corelli's Mandolin, «Il mandolino del capitano Corelli», titolo evidentemente considerato un po' smaccatamente folkloristico per il nostro pubblico, nonché fuorviante per un romanzo niente affatto frivolo sulla nostra campagna di Grecia. D'altro canto un mandolino nel libro c'è davvero, anche se su di esso il capitano omonimo del famoso compositore barocco esegue ben altro che convenzionali strimpellate sentimentaloidi: il militare è infatti un vero musicista, compositore ed esecutore raffinatissimo e geloso della sua arte. Questo Corelli, uomo amabile e blandamente eccentrico cui tocca comandare un distaccamento in un paesino dell'isola di Cefalonia occupata dalle nostre truppe, si innamora ricambiato della bella e un po' selvaggia Pelagia, figlia del medico locale nella cui casa si è installato. gli indigeni e si godono il sole, il mare e i lati pittoreschi e bucolici dell'antica civiltà pastorale su cui si sono sovrapposti. Il clima, lo avrete capito, è molto vicino a quello del fiim Mediterraneo, che raccontava L'idillio occupa la parte centrale del libro, dove gli italiani, conquistatori bonari e maldestri, fraternizzano con gli indigeni e si godono il sole, il mare e i lati pittoreschi e bucolici dell'antica civiltà pastorale su cui si sono sovrapposti. Il clima, lo avrete capito, è molto vicino a quello del fiim Mediterraneo, che raccontava analoghe allegre fraternizzazioni fra buoni italiani e greci non respingenti, soprattutto se di sesso femminile. Ma rispetto a quella pellicola zuccherosa e assurdamente conciliante, questo romanzo contiene il torvo prima e il tragico dopo. Il prima imposta seguendo singoli personaggi-campione, il Duce in persona non escluso, il mondo che la guerra metterà a soqquadro, e contiene in particolare la preparazione e l'inizio della assurda e rovinosa calata dell'esercito italiano, che dopo aver goffamente cercato di fabbricare incidenti di frontiera manda uomini male addestrati e peggio equipaggiati a farsi macellare dalla guerriglia su altopiani flagellati da un gelido inverno; né si tace sulle atrocità commesse ai danni della popolazione inerme dai comunisti estremisti greci, che cavalcano cinicamente la situazione. Salvati dall'intervento te¬ desco, gli italiani che sbarcano a Cefalonia si leccano le ferite adagiandosi in una vitarella di presidio che occupa come si diceva la zona centrale. Poi però - e Mediterraneo si guardò bene dal dirlo, anche se immagino siano passati i tempi in cui chi lo faceva veniva spedito dritto in galera (successe, non ce lo scordiamo mai, a Guido Aristarco e Renzo Renzi quando negli Anni Cinquanta pubblicarono un soggetto intitolato L'armata Sagapò) - arriva l'8 settembre, e con quello la ritorsione dei tedeschi contro l'ex alleato fedifrago: solo a Cefalonia furono massacrati da quattro a novemila italiani in divisa. L'Arcadia si tinge di sangue, e quasi tutti incontrano fini orribili, e non solo i nostri compatrioti, che le sofferenze della popolazione sono spaventose, né l'autore indica una soluzione nella militanza: il bel pescatore fidanzatino di Pelagia, fuggito per unirsi ai partigiani, diventa una belva umana di tipo bosniaco e poi si suicida in preda al rimorso. Tuttavia il tempo, che in queste zone scorre con particolare pregnanza, porterà, in capo ad altri quaranta, cinquanta anni, una sorta di dolorosa conciliazione. Responso. Bernières scrive con vivacità, e nei momenti migliori riesce a far coesistere abbastanza brillantemente il filone caro ai britannici dell'isola greca come paradiso terrestre (vedi i fortunati libri di Gerald Durrell come La mia famiglia e altri animali) con quello della affidabile storiografia anglosassone. Le tracce della accurata pianificazione ogni tanto si vedono, ma il risultato complessivo è eccellente. Masolino d'Amico * r •> H Mi

Persone citate: Corelli, Duce, Gerald Durrell, Guido Aristarco, Louis De Bernières, Mandolin, Renzo Renzi, Roberta Rambelii Longanesi

Luoghi citati: Cefalonia, Grecia