«Turista via dall'Egitto»

«Turista via dall'Egitto» «Turista via dall'Egitto» Gli ultra: greci, ringraziategli 007 IL CAIRO. I terroristi islamici del gruppo al-Gamaa al-Islamiya hanno rivendicato la strage di 18 turisti greci compiuta giovedì scorso al Cairo, ma si rammaricano di avere mancato il vero obiettivo, che era costituito da una comitiva di turisti israeliani ospiti dello stesso albergo nella zona delle Piramidi in rappresaglia per i bombardamenti in Libano. Nel comunicato di rivendicazione fatto pervenire ad agenzie di stampa straniere, la strage è indicata col nome di «operazione Martirio». Non vi è alcuna espressione di rincrescimento per le vittime, 14 donne e 4 uomini, tutti sopra i 50 anni. Si ribadisce che «l'Egitto non è posto per gli stranieri». Per contro, gli integralisti riversano sulle autorità la colpa per l'abbaglio. «Siamo rimasti sorpresi - di- cono - nelTapprendere a operazione conclusa che la comitiva ebrea era stata sostituita da una greca e che si trattava di una delle misure di sicurezza adottate dalla polizia egiziana per proteggerà la vita degli ebrei. Se essi avessero adottato le stesse procedure per altri gruppi di turisti, questa operazione non avrebbe colpito la comitiva greca». Il testo, secondo lo stile degli estremisti islamici, non usa mai le parole Israele e israeliani, in quanto rifiuta ogni riconoscimento allo Stato di Israele e alle sue istituzioni. Secondo gli integralisti, l'Hotel Europa, dove alloggiavano le vittime, ospita molti gruppi israeliani. La direzione dell'albergo, peraltro, aveva precisato che gli unici ospiti israeliani non erano ebrei ma membri della minoranza di arabi cittadini di Israele. Il comunicato, firmato dalla «Ala militare Talat Yassim», dal nome del leader del movimento rimasto ucciso nel 1994 in uno scontro a fuoco con la polizia al Cairo, è intitolato: «Non c'è posto per gli ebrei nella terra islamica di Egitto» e afferma che «questa operazione era una vendetta contro i figli di scimmie, porci e tiranni per il sangue dei martiri caduti sul suolo libanese». «Tutti gli interessi ebraici in terra d'Egitto restano nel mirino finché non sarà posta fine agli attacchi degli aerei del nemico sionista contro il Paese fratello del Libano». Il comunicato rivolge anche un appello alla mobilitazione di tutti i gruppi integralisti islamici contro gli ebrei. Al-Gamaa al-Islamiya, dice, «chiama tutti i movimenti guidati da Hezbollah, Hamas, la Jihad di Palestina e la Jihad di Egitto a intensificare le loro operazioni contro gli ebrei» fino a conseguire la liberazione di «tutti i tenitori islamici occupati». E ammonisce comunque tutti i turisti stranieri che sono a rischio se visitano l'Egitto ribadendo di essere in guerra in primo luogo contro il governo «secolare» del Paese del Nilo e di «non lasciarsi ingannare dai mezzi di informazione del regime laico e bugiardo». Gli islamici danno al presidente Hosni Mubarak del «traditore» della causa islamica e del «principale doppio agente del Medio Oriente» e giurano che continuerà «la guerra» contro le autorità, avvertendole delle «operazioni che effettueranno i combattenti nei prossimi giorni». [Agi] «Gli ebrei sostituiti all'ultimo» Il leader egiziano Hosni Mubarak

Persone citate: Hosni Mubarak