IL FIGLIO MAGGIORENNE SULLE SPALLE di Paolo Guzzanti
IL FIGLIO MAGGIORENNE SULLE SPALLE L'IMPOSSIBILE DIVORZIO IL FIGLIO MAGGIORENNE SULLE SPALLE IERI tutti i giornali titolavano suìlo strano caso del padre che «divorzia» dalla figlia. Lo riassumiamo: una ragazza ventenne che viveva un amore avversato dai genitori si è vista espulsa dallo stato di famiglia. Il padre era infatti andato all'anagrafe a «divorziarla» dopo averla già messa fuori casa, convinto di essere nel suo buon diritto. Anche le cronache dei poveri amanti servono per chiedersi che cosa sta succedendo: se cioè un caso come quello di Bolzano sia isolato, oppure se anticipa qualcosa di più generale. E' un l'atto che i giovani oggi tendano a restare a vivere nella casa paterna anche a quarant'anni. Oggi i rilevamenti avvertono che quasi metà dei maschi e più di un quarto delle femmine di 29 anni risultano accasati con papà e mamma: la causa prima è certamente la disoccupazione e la difficoltà a trovar casa. Al secondo posto c'è il crollo dei matrimoni e del desiderio di mettere al mondo figli. Inoltre, migliaia di figli tornano a casa dei vecchi genitori dopo aver divorziato perché non sanno dove andare. Questi figli stanziali e non più minorenni contrattano anno dopo anno la conquista di nuovi spazi, nuovi tempi, modi di vita e il diritto di vivere nella casa paterna anche i loro amori, sia che piacciano sia che non piacciano a papà e mamma. L'Italia, inoltre, è un Paese dalle risorse e caratteristiche straordinarie. Per esempio, siamo i più grandi risparmiatori del mondo e anche i più longevi: nel 2020 si calcola che gli ottantenni saranno un quarto della popolazione. E abbiamo anche il primato dei figli adulti che vivono in casa: in nessun altro Paese europeo la prole maggiorenne resta in famiglia tanto a lungo come in Italia. Quanto ai genitori ospitanti, c'è da considerare che fa: no parte della generazione più tollerante che si sia finora affacciata sulla scena delle generazioni e in genere le convivenze sono felici. Ma anche le convivenze più soavi possono innescare tragedie, prova ne sia che i giudici sono chiamati sempre più spesso a giudicare sui tentativi di espulsione da parte di padri e madri esasperati dalla dura coabitazione. E la giurisprudenza dà rego- Paolo Guzzanti CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA
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