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Nomine rinviate Nomine rinviate LaBnl ritorna all'utile ROMA. Tutto secondo copione all'assemblea della Bnl di ieri: le nomine dei vertici dell'istituto ed il rinnovo del consiglio di amministrazione sono stati rinviati ad un'altra assemblea, ancora da convocare, rispondendo così all'invito del presidente del Consiglio e ministro del Tesoro Lamberto Dini. L'assemblea ha approvato all'unanimità il rinvio delle nomine, così come all'unanimità è stato approvato il bilancio '95, chiuso con un utile netto di 77 miliardi, in aumento del 70% rispetto all'anno precedente, ed il ritorno al dividendo per le azioni ordinarie dopo 7 anni. Dal prossimo 22 maggio, sarà in pagamento un dividendo di 200 lire per le azioni ordinarie e di 1000 lire per le azioni di risparmio. Adesso toccherà al consiglio di amministrazione convocare una nuova assemblea ordinaria per procedere alle nomine. «Ci vogliono 15 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale», ha spiegato il presidente Mario Sarchielli, aggiungendo che il cda riunitosi al termine dell'assemblea, avrebbe anche potuto cominciare a discutere dell'argomento. Durante l'assemblea il presidente della Bnl, Mario Sarcinelli, ha letto la missiva inviatagli tre giorni fa dal presidente del Consiglio e ministro del Tesoro, Lamberto Dini, nella quale veniva menzionata la direttiva governativa del primo aprile scorso che invitava appunto dall'astenersi dal rinnovo dalla cariche sociali pubbliche (oltre alla Bnl il provvedimento del governo ha interessato l'Eni) nel periodo pre-elettorale. Archiviato il 1995 che per la Bnl ha segnato il primo anno sotto la configurazione di «banca universale» e visto l'importante conferimento dell'Artigiancassa, l'istituto guidato da Mario Sarchielli e Davide Croff guarda con moderato ottimismo all'anno in corso che potrebbe rappresentare, come ha detto ieri il presidente in assemblea, «un significativo rilancio per la banca. Nel 1996 i preventivati traguardi potrebbero essere conseguiti mediante una generale ed equilibrata crescita della redditività in tutti i comparti operativi». [a. vig.]