Casse, fra Verona e Torino più vicina la maxi-fusione

Casse, fra Verona e Torino più vicina la maxi-fusione CREDITO Vìa libera dal Veneto. Martedì decide la Crt Casse, fra Verona e Torino più vicina la maxi-fusione ROMA. Le fondazioni delle Casse di risparmio di Verona e Torino cominciano a definire la strategia comune che, salvo imprevisti, dovrebbe portarle in Borsa, attraverso una nuova società congiunta, entro giugno 1999. Il consiglio di amministrazione della fondazione Cassa di risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona ha infatti approvato ieri il progetto aggregativo che la vede protagonista insieme alla fondazione Cassa di risparmio di Torino e la Banca Crt. La fondazione Cariverona ha aderito al progetto di costituzione di una società holding per azioni che si chiamerà Unibanca (l'intesa strategica era stata annunciata sul finire dello scorso anno) a cui conferirà l'83 per cento di Unicredito, la propria holding bancaria, mentre la fondazione Crt conferirà la Banca Crt. Le due fondazioni deterranno ognuna una quota paritaria del 50% di azioni ordinarie. Obiettivo della nuova società holding è la quotazione in Borsa entro il giugno del 1999. Martedì prossimo è in programma il consiglio di amministrazione della fondazione Crt. Ancora da decidere il vertice del nuovo gruppo bancario, ma secondo alcune indiscrezioni Giorgio Giovando, attuale direttore generale della Crt, è in posizione privilegiata per diventare amministratore delegato di Unibanca. Con questo progetto, per la fondazione Verona, «si è così voluto dar vita ad un progetto industriale di ampio respiro e caratterizzato da rigorose logiche imprenditoriali. E' una risposta ai nuovi scenari di mercato che richiedono processi di aggregazione del sistema bancario volti ad offrire efficienti livelli di risposta in termini di prodotti e servizi».

Persone citate: Giorgio Giovando