Alitalia si è mangiata un terzo del patrimonio di B. G.

Alitalia si è mangiata mi terzo del patrimonio BILANCIO Il gruppo ha perso 442 miliardi nel '95, in parte compensati dalla vendita di Aeroporti Roma Alitalia si è mangiata mi terzo del patrimonio A giugno la svalutazione, poi il nuovo aumento di capitale ROMA. Il gruppo Alitalia chiude il '95 con una perdita gestionale secca di 442 miliardi (contro i 289 del '94), compensata in parte dalla cessione di Aeroporti Roma (395 miliardi) e da altri cespiti: il risultato finale è una perdita consolidata di 85,9 miliardi. La società Alitalia chiude invece con un attivo di 1,3 miliardi, mentre le perdite pregresse, in tutto 633,8 miliardi, riducono il patrimonio netto a 422,2 miliardi. Il consiglio di amministrazione riunito ieri sotto la presidenza di Fausto Cereti ha preso atto che il «rosso» ha superato il tetto del terzo di capitale: a norma del codice civile, è stata quindi decisa la riconvocazione, all'inizio di giugno, per il ripianamento delle perdite mediante l'utilizzo di riserve e la riduzione del capitale con la svalutazione del valore nominale delle azioni. La base sarà la situazione patrimoniale al 31 marzo scorso. Entro la fine di maggio verrà pro¬ posto un aumento di capitale per un importo definito alla luce del piano di ristrutturazione. «Verranno anche verificate - informa una nota - le potenzialità di coinvolgimento del mercato finanziario e in particolare le opportunità di intervento di primarie istituzioni finanziarie in ordine alla costituzione di un consorzio di collocamento e garanzia dei titoli emittendi della quota eccedente quella che verrà sottoscritta dall'azionista di maggioranza Iri». La società ha effettuato, nel 1995, investimenti per 901 miliardi, dei quali 735 per lo sviluppo della flotta. A fine anno l'indebitamento finanziario netto è salito a 3420 miliardi con un aumento di 361 miliardi rispetto all'esercizio precedente. L'indebitamento complessivo, comprensivo dei debiti impliciti derivanti essenzialmente dai leasing e dalle locazioni riguardanti la flotta, è pari a circa 4660 miliardi con un incremento di 629 miliardi ri¬ spetto al '94. Gli oneri finanziari netti sono quindi ammontati a 417 miliardi con un incremento di 156 miliardi sull'anno precedente. I numeri operativi della compagnia indicano: 21 milioni circa di passeggeri trasportati (+2,9%), coefficiente di occupazione del 69,5% (contro 68,5%). Il traffico merci è aumentato del 7,4% mentre i dipendenti sono scesi da 18.676 a 17.982 (11.975 di terra, 6007 di volo). Il margine operativo lordo risulta positivo per 625 miliardi, più 21 miliardi sullo scorso anno. Per quanto riguarda il gruppo, i ricavi hanno avuto una flessione di 163 miliardi, ma al netto della cessione di Aeroporti Roma, risultano in aumento di 471 miliardi. Il risultato operativo - pari a 4 miliardi - ha manifestato un peggioramento pari a 194 miliardi, che si riduce a 93 miliardi al netto della cessione. In termini patrimoniali, il capitale proprio è risultato pari a 577 miliardi, con una contrazione di 150 miliardi (73 miliardi al netto di Aeroporti Roma), mentre l'indebitamento finanziario netto (3313 miliardi) è cresciuto di 408 miliardi (264 miliardi al netto di Aeroporti Roma). [b. g.]

Persone citate: Fausto Cereti

Luoghi citati: Roma