La bella e 2 brontoloni che dicono le parolacce
«That's amore» con la Loren, Lemmon e Matthau PRIME CINEMA «That's amore» con la Loren, Lemmon e Matthau La bella e 2 brontoloni che dicono le parolacce SOFIA Loren e il turpiloquio sono gli elementi interessanti della seconda puntata della rissa continua, iniziata con «Due irresistibili brontoloni», tra Jack Lemmon e Walter Matthau, vecchi vicini di casa litigiosi nel paese di Wabasha, Minnesota, rivali accaniti nella pesca che è il loro hobby, ideatori di scherzi malvagi l'uno a danno dell'altro. Sofia Loren, che improbabilmente finirà con lo sposare Matthau come nel film precedente Lemmon aveva finito improbabilmente con lo sposare la seducente Ann-Margret, davvero è fisicamente sensazionale. La sua bellezza perenne, meno intatta che nell'immobilità delle fotografie e magari più chirurgica che naturale, resta un mistero glorioso, una consolazione speranzosa per ogni sessantenne, un piacere nell'eccesso di rughe, borse sotto gli occhi, bargigli, pelli flosce, sguardi appannati, andature incerte che domina il film: e lei resta attraente, simpatica, anche nella parte dell'italiana con molti ex mariti (Carlo, Marcello...) arrivata in paese con la madre per aprire un ristorante italiano proprio sul lago prediletto dei due amici-nemici che per una volta si alleano contro di lei allo scopo di far fallire l'impresa. Il turpiloquio è abbondante. A parte il tradizionale saluto tra i due protagonisti («Ciao coglione», «Ciao cazzone»), fioccano i «beccaccione, figlio di puttana, stronzo, testa di cazzo, non sai distinguere le guance dalle chiappe» ; e l'ultranovantenne padre di Jack Lemmon, Burgess Meredith (scritturato anche perché avere accanto dei vegliardi fa sembrare i vecchi meno vecchi), per attirare la canu- ta madre di Sofia Loren promette: «Se vieni a casa mia ti faccio vedere il mio cetriolone, il mio carotone, il miopescione». E'naturale che i vecchi usino le parolacce come tutti gli altri: però mette tristezza veder ridotti a questo due attori straordinari come Jack Lemmon e Walter Matthau, che vennero accoppiati nel 1966 da Billy Wilder in «Non per soldi... ma per danaro» e che diretti da Wilder hanno saputo offrire in «Prima pagina» un esempio indimenticato di perfezione comica. Lietta Tornabuoni THAT'S AMORE! DUE IMPROBABILI SEDUTTORI di Howard Deutch con Jack Lemmon, Walter Matthau Sofia Loren, Ann-Margret Commedia. Usa, 1995 Cinema Olimpia 1 di Torino Astra di Milano; Embassy di Roma Sofìa, una simpatica italo-americana dal fascino perenne più chirurgico che naturale Due scene dal film di Deutch con la Loren, Lemmon e Matthau Nella foto l'attore Liam Neeson protagonista insieme con Meryl Streep del film «Prima e dopo» nel quale fa la parte del padre scultore
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