«Al Cairo volevano far strage di ebrei»

«Al Cairo volevano far strage di ebrei» «Al Cairo volevano far strage di ebrei» La polizia arresta centinaia di ultra. In fuga i greci IL MASSACRO DEI TURISTI LIL CAIRO E forze di sicurezza egiziane sono sulle tracce dei quattro terroristi che in un grande albergo della capitale hanno ucciso, falciandoli con raffiche di mitragliatrice, 17 turisti greci e un cittadino egiziano, ferendo altre tredici persone. L'azione non è ancora stata rivendicata, diversamente da quanto è sempre accaduto per gli attentati compiuti dagli integralisti islamici contro obiettivi turistici nel Paese. Secondo gli investigatori, obiettivo dei terroristi non era probabilmente il gruppo di greci, ma piuttosto una comitiva israeliana che aveva lasciato l'albergo 15 minuti prima che gli attentatori entrassero in azione. L'albergo Europa ospitava - al momento dell'at- tentato - circa 80 turisti israeliani. Le forze di sicurezza del Cairo hanno compiuto numerosi arresti nel corso di una serie di raid contro le basi dei militanti islamici. La polizia ha concentrato le sue retate nei quartieri più poveri e più densamente popolati della capitale, dove gli estremisti islamici fanno più adepti. L'attentato è stato condannato ne i solo dal partito del presidente egiziano Hosni Mubarak, ma anche dal grande imam di al-Azhar, dai partiti più religiosi, e persino dagli integralisti Fratelli musulmani, già macchiatisi di molti atti di terrorismo. Al Cairo l'hotel Europa si svuota, abbandonato dai turisti. La zona è fortemente presi¬ diata dalle forze dell'ordine che l'altro ieri, invece, erano assenti: l'albergo non era controllato neppure da un poliziotto. Nella notte, due aerei militari greci inviati d'urgenza hanno trasportato ad Atene le salme e dieci feriti, mentre gli altri quattro feriti, intrasportabili, sono rimasti al Cairo. Un charter dell'Egypt Air e un volo della Olympic Airways hanno riportato a casa tutti gli altri turisti greci scampati al massacro. L'attentato non è stato ancora rivendicato. La polizia sta seguendo la pista della «Jamaa Islamiya», l'organizzazione integralista armata in lotta con il regime di Mubarak, ma sembra dare maggior credito all'ipotesi di un attentato anti- israeliano per vendicare gli attacchi nel Libano meridionale. Ad Atene, erano le prime luci della mattina di ieri quando i familiari dei greci assassinati hanno cominciato all'obitorio la dolorosa formalità del riconoscimento delle salme trasportate da un C-130 del ministero della difesa greco dal Cairo alla base militare di Efesina, e da lì trasferite all'obitorio della capitale. Ci sono state scene strazianti, di fronte alle vittime innocenti di un atto di violenza a proposito del quale la Grecia continua a interrogarsi con angoscia. Secondo i calcoli delle agenzie di viaggio dovevano esserci in Egitto in questi giorni oltre 4000 greci. Per la maggior parte sono rientrati o stanno tornando, così come molti altri turisti occi¬ dentali. I feriti sono stati visitati, in alcuni casi operati, ma nessuno di loro è in pericolo di vita. Circa i morti, il medico legale che li ha esaminati, Manolis Nonas, ha dichiarato che essi sono stati colpiti da diverse posizioni, anche da dietro, con più pallottole, anche 5 o 6, di diverso calibro. I testimoni sono concordi nel dire che a una prima sparatoria durata forse dieci secondi è poi seguito un nuovo attacco. Gli assalitori, è stato detto, hanno sparato anche sui corpi stesi a terra. Il tutto deve essere durato quasi tre minuti. «Sangue, sangue ovunque» è una delle frasi più ripetute dai superstiti. Le vittime erano quasi tutte anziane, per la maggior parte donne. [Ansa-AdnKronos]

Persone citate: Hosni Mubarak, Mubarak