Pavarotti: «Voglio vivere tutta la vita con Nicoletta»

Pavarotti: «Voglio vivere tutta la vita con Nicoletta» Il tenore racconta a «Chi» la love story con la nuova compagna nell'appartamento di New York Pavarotti: «Voglio vivere tutta la vita con Nicoletta» LA NUOVA VITA DI BIG LUCIANO ■ L suo sogno? «Vivere con lei I fino all'ultimo dei miei gior- ■ ni». Irrefrenabile Luciano Pavarotti, che dopo la separazione dalla moglie Adua e l'ufficializzazione della sua storia d'amore con Nicoletta Mantovani, ha deciso di raccontare una volta pe:r tutte i suoi sentimenti, di svelare retroscena e segreti del suo cuore, di mettere a conoscenza il mondo intero della sua nuova felicità. Per fare ciò ha scelto di concedere assieme alla sua amatissima una intervista esclusiva ad Alfonso Signorini del settimanale «Chi». Titolo: «Vi raccontiamo la nostra storia d'amore», con in bella evidenza un «fra tre anni ci sposiamo, mi piacerebbe dargli un figlio maschio». E allora, avanti con l'intervista. Che naturalmente si svolge al ventritreesimo piano di un «esclusivo grattacielo che si affaccia su Central Park». Qui abita «una delle coppie più innamorate di New York», «consapevoli di vivere un momento magico della loro vita». Finita l'epoca delle interviste che il tenore concedeva al circolo ippico Club Europa 92, vicino a Modena, o nella villa di Saliceta San Giuliano, attorniato da moglie e tre figlie. Scene e costumi sono cambiati radicalmente, da quel giorno di marzo in cui gli ancora coniugi Pavarotti diffusero un comunicato definitivo in cui si annunciava la separazione consensuale, «adempiendo all'obbligo sociale imposto dalla notorietà». Cinque righe dattiloscritte, fine di un matrimonio (e di una società d'affari) che andava avanti da 35 anni. Pavarotti esordisce raccontando che si, sta vivendo «un momento di grazia. Sono innamorato come un ragazzino e canto come se avessi vent'anni di meno. Il merito è solo di Nicoletta: non potrei più fare a meno di lei». E Nicoletta: «Luciano sentiva molto il peso di questo "Andrea Chenier". Tutti erano pronti a scommettere che il suo nuovo amore lo avrebbe rovinato artisticamente», e poi spiega che la sera della prima il tenore è salito in palcoscenico «come se dovesse affrontare il plotone d'esecuzione», e invece tutto è andato bene. E' la forza dell'amore, come si capisce dalle parole di Pavarotti, che a domanda «Come si è preparato per un ruolo tanto impegnativo?» risponde d'un fiato «Lo chieda a Nicoletta. E' stato come affrontare una gara: non per niente sono dimagrito quindici chili!». La fida Nicoletta fornisce le tappe del tour de force che ha permesso al suo compagno di salire sul palcoscenico del Metropolitan in gran forma: «Atre settimane dal debutto, io e Luciano ci siamo chiusi in casa: l'ho sottoposto a un serio pro¬ gramma di fitness e a una dieta rigorosissima». Così apprendiamo che Pavarotti ha potuto cibarsi di pasta (ma solo due volte la settimana), di poca carne, e ha dovuto eliminare pane e alcol. Stessa dieta anche per lei («Per far sparire la pancia, così non diranno più che sono incin¬ ta»). Più nove minuti di corsa sul tapis roulant (ogni mattina, e il tapis glielo ha regalato lei), e la sera, prima di andare a dormire, centoventi addominali. I risultati «sono sotto gli occhi di tutti: Luciano è ringiovanito ed è in gran forma». Lei respinge le accuse dei maligni («Chi vede in me la classica arrampicatrice che spilla soldi all'uomo ricco e famoso in realtà offende l'intelligenza di Luciano»), rivela di non aver voluto che lui le intestasse conti in banca, ha parole di affetto e elogio per l'ex moglie di lui («una persona che ha vissuto quarant'anni al fianco di un uomo come Luciano non può che avere delle ottime qualità») e puntualizza che, comunque, «quando io sono entrata nella vita di suo marito, il loro matrimonio era finito da un pezzo». Lui dichiara «a me basta essere felice. Quando si è sicuri delle proprie scelte, il giudizio degli altri non conta». Sospira: «Sogno di vivere al fianco di Ni- coletta fino all'ultimo dei miei giorni», spiega: «Non credo che a sessant'anni si possa cambiare mentalità. Semmai ci si confronta con idee nuove, che vanno al di là del proprio mondo. Io l'ho fatto. Nicoletta ama moltissimo gli animali, la natura, detesta le pellicce. Mi ha sensibilizzato su problematiche sulle quali non ho mai riflettuto. E poi mi ha insegnato ad alzarmi la mattina con un sorriso. Funziona, sa?». Una cosa però li divide: la cucina, spiega il tenore. «Nicoletta dietro ai fornelli è un autentico disastro. Non mi ha proprio preso per la gola: la sua fortuna è che a me rilassa cucinare, altrimenti, creda a me, avrei già chiesto il divorzio!». Ma si rasserenino i fans della coppia più felice di New York, «Nicoletta mi ha promesso che imparerà a cucinare i tortellini. L'ultima volta che ci ha provato, si è fatta dettare la ricetta da sua nonna e ha speso una fortuna in telefonate». E la carriera? Lei annuncia: «Luciano concluderà la sua carriera nel 2001, cantando per la prima volta "La forza del destino". Mi ha detto: lo faccio solo per te, il nostro amore è il segno tangibile della forza del destino». E allora, arrivederci al 2001, data che coincide con i quarant'anni della sua carriera. E nell'attesa dell'anno fatale, dei fiori d'arancio, dell'erede maschio «che lui non ha mai avuto», bisogna accontentarsi del tapis roulant, dei tortellini, delle cenette famigliari con vista sugli alberi di Central Park, del nuovo corso di Pavarotti, bella storia, grande favola nostrana che cancella tutte le Lady D. Questo è il nuovo feuilleton, ed è made in Italy. Brunella Giovara Lei: «Luciano chiuderà la sua carriera nel 2001 cantando "La forza del destino" per la prima volta» «Fra tre anni ci sposeremo Vorrei dargli il figlio maschio che non ha mai avuto» ha causato un incolonnamento di alcuni chilometri. I manifestanti hanno distribuito volantini agli automobilisti. «Il mondo agricolo - vi Nicoletta Mantovani e Luciano Pavarotti nuova coppia felice, e sopra, la ex moglie del tenore, Adua

Luoghi citati: Europa, Modena, New York