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Paura sugli elicotteri italiani Paura sugli elicotteri italiani In missione per salvare i feriti Sfiorati dal fuoco incrociato BEIRUT. I militari del contingente di pace italiano inquadrato nelle forze di pace dell'Orni in Libano (Unifil) hanno avuto ieri una giornata campale. Con i loro elicotteri, hanno soccorso 14 civili e 3 caschi blu dell'Onu gravemente feriti nel bombardamento della postazione Onu a Cana. Contro alcuni degli elicotteri italiani, ha detto il colonnello Sirio Di Caprio, mentre erano in volo con a bordo alcuni dei feriti, sono stati anche «sparati alcuni colpi di arma da fuoco», fortunatamente andati a vuoto. In diversi voli, i militari italiani, hanno trasportato 13 civili a Nacura, dove il contingente italiano (Italair) e le forze dell'Unifil hanno il quartiere generale. A Nacura, c'è un ospedale da campo gestito dal contingente polacco dell'Onu. Una bambina, ha aggiunto il colonnello Di Caprio che da Beirut coordina i voli degli elicotteri dell'Italair, è stata portata d'urgenza in un ospedale di Sidone, per essere operata, mentre tre caschi blu del contingen¬ te delle Figi, gravemente feriti, sono stati portati dal nostro contingente a Ranban, in Israele. «Il contingente italiano (composto da circa 45 soldati) è stato oggi molto impegnato», ha affermato Timor Goksel, portavoce dell'Unifil (composto da 4500 soldati giunti dall'Italia, dalla Francia, Nepal, Figi, Polonia, Ghana, Irlanda, Norvegia). Goksel ha aggiunto di non avere dettagli sui colpi di arma da fuoco sparati contro gli elicotteri dell'Italair. L'ambasciata italiana a Beiruta ha intanto reso noto che il governo italiano invierà in Libano un carico di aiuti umanitari da destinare ai profughi, quasi mezzo milione di persone, causati dall'operazione israeliana «Furore». Secondo l'ambasciata, un carico urgente di coperte, materiale sanitario e altri aiuti d'emergenza sarà prelevato dal deposito di Pisa del «dipartimento affari umanitari» e quanto prima inviato in aereo a Beirut. [Ansa]