«Quell'invito sull'antimafia non è mai arrivato»

SulT«autostrada maledetta» troppe tragedie mortali sui tratti a corsia unica Gli organizzatori del convegno senza i magistrati torinesi: doveva partecipare il dottor Maddalena «Quell'invito sull'antimafia non è mai arrivalo» //procuratore Marzachì: forse una semplice svista, caso chiuso Nessuna polemica selezione, nessuna esclusione: così i docenti degli istituti Boselli e Drovetti replicano al procuratore capo di Torino, Francesco Marzachì, che in una lettera s'era detto dispiaciuto dell'assenza dei magistrati piemontesi al tavolo dei relatori al convegno di lunedì al Lux su «Conoscenza civile ed educazione alla legalità». E tirano fuori uno dei primi comunicati inviati a giornali ed enti per pubblicizzare l'iniziativa: oltre ai nomi di Giancarlo Caselli, procuratore capo a Palermo e Gherardo Colombo, procuratore del pool «Mani pulite» a Milano, c'è pure quello di Marcello Maddalena, procuratore aggiunto di Torino. Però Maddalena non s'è visto l'altro giorno al Lux, come non si sono visti gli altri sostituti torinesi impegnati nella lotta alla mafia. Motivo? Lui cade dalle nuvole: «Le assicu- ro che quell'invito non mi è mai arrivato». Gli organizzatori parlano di «disguidi», «incomprensioni», ricordano che al prossimo convegno, l'8 maggio, interverranno solo giudici e poliziotti di Torino (la dottoressa Calcagno, la dottoressa De Marco, il capo della volanti Dispenza), e alla fine si appellano a un vecchio proverbio: «Chi fa sbaglia. Chi la molto sbaglia molto. Chi non sbaglia è un pigro». Tutto risolto, allora? Sembra di sì. Il procuratore aggiunto Maddalena esclude di essere stato invitato, ma aggiunge: «S'è trattato di un episodio sgradevole, ma non fac¬ ciamone un caso». Francesco Marzachì commenta secco: «Sono contento. Mi basta. Sarà per la prossima volta. Forse è stata davvero una semplice svista. Ho voluto segnalarlo. Punto e basta». In un comunicato diffuso ieri mattina, i presidi del Drovetti e del Boselli, Maddalena Zan e Giorgio Maccagno, e il professor Salvatore Perez, sottolineano: «Il dottor Caselli ha collaborato con le scuole organizzatrici del progetto fin dagli anni scolastici '87/'88, e nei nostri cuori egli continua a rappresentare degnamente anche tutto il lavoro e l'impegno profusi dagli uffici torinesi». E ancora: «Secondo il nostro modesto parere, i magistrati sono mgistrati appunto, servitori e rappresentanti dello Stato e come tali devono essere riconosciuti e valorizzati, non come appartenenti a questa o a quella procura». I docenti delle scuole «Polemiche nate da disguidi e incomprensioni» Il procuratore capo Francesco Marzachì s'era lamentato per l'esclusione dei magistrati torinesi

Luoghi citati: Milano, Palermo, Torino