L'operazione Furore non zittisce Hezbollah

Sesto giorno di bombardamenti in Libano. Un razzo sfiora l'elicottero di Shimon Peres Sesto giorno di bombardamenti in Libano. Un razzo sfiora l'elicottero di Shimon Peres L'operazione Furore non zittisce Heibollah Nuovi raid d'Israele, gli sciiti replicano con le katyusha TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO A sei giorni dall'inizio, l'Operazione Furore scatenata da Israele contro i guerriglieri hezbollah è divenuta ancora più violenta e letale (il numero complessivo dei morti in Libano sfiora i 40), ma gli sciiti non demordono e anche ieri hanno continuato a tormentare l'Alta Galilea con lanci di razzi katyusha, una settantina in tutto. In serata a Tel Aviv un generale dello stato maggiore ha previsto per oggi un'estensione del conflitto. Nel frattempo prende quota la mediazione statunitense. Gli Usa hanno proposto ai governi di Israele, Siria e Libano un cessate il fuoco basato sulle intese raggiunte nel luglio 1993 (al termine dell'Operazione Resa dei Conti), con alcune rettifiche che Israele ritiene fondamentali: niente più attacchi sciiti alla Galilea, niente più «coabitazione» nei villaggi del Libano del Sud fra popolazione sciita e guerriglieri. In caso di nuovi attacchi hezbollah, Israele ha piena facoltà di ritorsione. La Siria si rende garante degli accordi e Israele ribadisce la disposizione di massima di lasciare, fra nove mesi, la Fascia di sicurezza e di rilanciare al più presto i negoziati di pace. «E' molto difficile per noi accettare proposte del genere» ha commentato, a caldo, il premier libanese Rafie Hariri. Quando poi ha cercato di rientrare a Beirut da una missione diplomatica in Marocco e in Arabia Saudita il suo aereo non è potuto atterrare: in quel momento gli israeliani stavano compiendo un nuovo raid sull'aeroporto internazionale Libanese. Hariri è dovuto quindi atterrare a Damasco. Anche Peres, del resto, si è trovato coinvolto lunedì nei combattimenti: mentre visitava la Galilea occidentale un razzo katyusha è esploso a poche centinaia di metri dal suo elicottero Blackhawk. Israele ieri è passato intanto dalla guerra psicologica (le pressioni sugli abitanti di Sidone perché sgomberassero la loro città) ai fatti bombardando il vicino campo profughi di Ein elHilwe (colpita la casa di Munir Maqdah, un palestinese oppositore di Yasser Arafat e amico degli hezbollah) e, nella vicina Ti¬ ro, la casa di Nabih Berri, il leader di Amai. I jet israeliani si sono ripresentati nella valle della Beqaa mentre a Beirut hanno agito gli elicotteri da combattimento, che hanno colpito un comando regionale hezbollah e un cannone dell'antiaerea presso l'aeroporto. «La lista degli obiettivi die ci prefiggiamo da colpire - ha detto il generale Eitan Ben Eliahu, vice capo del Dipartimento operativo - è ancora molto lunga». Per gli abitanti della Galilea quella di ieri è stata una nuova giornata di sofferenze, durante la quale 70 razzi - lanciati alla spicciolata - sono caduti nei campi e fra le abitazioni. Quanto durerà ancora l'Operazione Furore? I generali israeliani dicono di aver avuto dalla classe politica piena libertà di azione e si prefiggono quindi di continuare a distruggere, ima dopo l'altra, le infrastrutture militari degli hezbollah in tutto il Libano. Ma i tempi della diplomazia sono diversi e ormai nella Regione c'è un frenetico via-vai di delegazioni a medio e ad alto livello. Ieri il ministro francese de Charette era a Damasco, la troika europea ad Amman, Arafat al Cairo e il premier giordano Kabariti a Gerusalemme, per la prima volta. Aldo Baquis Arriva a quaranta il bilancio dei morti Washington lavora per imporre un cessate il fuoco I «NO» A ISRAELE Ir ; PARIGI: Siamo estremamente preoccupati per le conseguenze dei bombaidamenti israeliani sulle popolazioni civili. Si tratto di otti inammissibili LONDRA: «Gli israeliani hanno patito grandi provocazioni. Non è sorprendente che abbiano intrapreso azioni contro gli sciiti. Ma deve trattarsi di una risposta misurata» MOSCA: de azioni militari sono assolutamente non proporzionale alla minaccia degli hezbollah. Stiamo facendo passi energici per farle fermare» TEHERAN: .Abbiamo premiato con 120 mila dollari il gruppo guerrigliero palestinese Hamas per il successo degli attacchi suicidi contro Israele- razzi katyusha, una settantina in tutto. In serata a Tel Aviv un generale dello stato maggiore ha previsto per oggi un'estensione del conflitto. Nel frattempo prende quota la gsioni sugliperché sgocittà) ai fatcino campoHilwe (colpMaqdah, utore di Yassgli hezbollaOPERAZIONE FURORE