TERESA DE SIO, VISTA DA VICINO Tre concerti della cantautrice faccia a faccia con il pubblico

TERESA DE SIO, VISTA DA VICINO FOLK CLUB TERESA DE SIO, VISTA DA VICINO Tre concerti della cantautrice faccia a faccia con il pubblico Itre concerti si intitolano come il suo album più recente - «Un libero cercare». Ma saranno concerti unici ed irripetibili. Perché non si tratta della riproposizione Uve delle canzoni del disco nuovo, bensì di una riflessione globale di Teresa De Sio sulla propria vicenda artistica. Dopo la bella esperienza con Vinicio Capossela, il «Folk Club» ripropone la stimolante idea di portare un protagonista della musica d'autore italiana a esibirsi in uno spazio diverso da quelli consueti dei teatri e dei palasport: a diretto contatto con il pubblico, nell'atmosfera complice del club. Teresa De Sio sarà dunque ospite del circolo di via Perrone 3 bis il 12, 13 e 14 aprile (inizio alle 21,30. In queste tre serate Teresa De Sio suonerà le canzoni degli inizi ripercorrendo le tappe che dal folk l'hanno portata alla canzone d'autore passando per la ricerca poetica (per l'occasione ha deciso di recuperare e mettere in scena anche la suite scritta con Brian Eno e Michael Brook, intitolata «La Storia Vera di Pupita Mendera», rappresentata soltanto due volte: al festival della poesia di Parma nell'88 e alla Rassegna della Canzone d'Autore di Recanati nel '90). Teresa De Sio riproporrà brani che da più di dieci anni non presentava dal vivo: come «Ri- UN VIAGGIO, IL MIO LIBERO CERCARE Il mio viaggio nella musica somiglia al viaggio di Colombo, che partì per raggiungere le Indie Orientali e finì con lo scoprire la parte opposta del mondo. Ogni meta certa è un limite all'invenzione. Così ho immaginato un percorso circolare di cui il viaggiatore, o il giocatore se preferite, conosce solo il punto di partenza. Vince chi riesce a rincontrare se stesso nel punto esatto da cui il viaggio è iniziato. Ogni vincita è una porta di ingresso per ricominciare il giro da capo e ogni volta il percorso, che ha tutte le insidie di un labirinto, pone il viaggiatore di fronte a scelte da compiere, pericoli, meraviglie e scoperte. La musica è così. E' tutto ciò che cade di sbieco sui codici, e cadendo è leggera come una foglia. In questi concerti torinesi, sarà come se io volassi sopra tutto il mio percorso circolare, attraverso tutta la musica che ho amato e dalla quale mi sono fatta accompagnare, ma anche su canzoni che non ho mai suonato prima, private quasi, passioni meno conosciute, dalla mia ispirazione primaria, la musica popolare, fino alla mia esperienza diretta come musicista ed autrice, fino all'incontro, illuminante, con Brian Eno e Michael Brook, tutti e due come «cercatori liberi». Teresa De Sio turnella», «Quanno o sole è doce», «La rodianella», tratti dal repertorio tradizionale da lei interpretato con Musicanova, oppure le sue composizioni più conosciute come «Marzo» e «Voglia 'e turnà». Quindi interpreterà brani di autori da lei amati da Dylan a Paolo Conte, fino ad approdare alla sua espe¬ rienza attuale di autrice dalla suite nata in collaborazione con Michael Brook e Brian Eno fino alle canzoni dell'album nuovo. E' ovviamente d'obbligo la prenotazione, telefonando al numero 537.636. Il «Folk Club» ospita anche un altro concerto di grande in- Qui sopra Teresa De Sio Sotto Franco Califano e la copertina del ed degli H-Blockx teresse: giovedì 18 aprile alle 21,15 è infatti in programma la prima esibizione italiana del kenyota Ayub Ogada, cantante e suonatore di nyatili (un'arpa tradizionale africana) che Peter Gabriel, infaticabile scopritore di talenti etnomusicah, ha rivelato con successo al pubblico occidentale. IL CALIFFO AL FALCO ROSSO Franco Califano è di scena venerdì 12 aprile al «Falco Rosso» (strada Settimo 30, ore 21,30). Il «Califfo» merita il massimo rispetto, specie come autore. Quanto alle tormentate vicende personali, ci pare giusto che, nella sera di Vasco Rossi, ci sia spazio anche per chi la «vita spericolata» l'ha vissuta prima, e fino in fondo. Interne 17 Tra i nomi rampanti del nuovissimo rock italiano ci sono anche gli Interno 17, fiorentini, ospiti venerdì 12 aprile del «Magazzino di Gilgamesh» (piazza Moncenisio 13 bis, ore 22, ingresso 15 mila lire). Il loro album «Hello...», uscito l'anno scorso, non è malaccio. Fez Conine Il gruppo-bandiera dell'associazione Fez di Bari (alla quale fanno riferimento numerose band di acid jazz) apre una mini-rassegna dedicata a questo genere musicale: il Fez Combo sarà martedì 16 alla «Divina Commedia» (via San Donato 47) e mercoledì 17 al «Sueno» di Ivrea. Inizio alle 22. Organizza Gianluca Pandullo. Cantovalli Musiche tradizionali del Canton Ticino: le propone il gruppo Vent negru, di scena sabato 13 aprile al Tempio Valdese di Pomaretto (ore 21,15) per la rassegna folk itinerante «Cantavalli». EL PASO, DOLCE E' POGARE CON I PROPAGANDA Rinforzoni di spugna fanno capolino su tutti gli spigoli di «El Paso» (via Passo Buole 47, concerti dalle 22 in poi) per il proseguimento dell'esplicita rassegna «aprile dolce pogare». Dopo i primi match di assaggio, arrivano le partite in cui il «core» si fa più «hard». Venerdì 12 tocca ai Breken Toys, trio di Boston che a sentirlo sembrerebbe britannico per la vivacità di matrice beat che ne caratterizza il punk ultra. Attivi da sei anni, i «Giocattoli rotti» sono supportati da un gruppo assai benvoluto nella scena hardcore, i tedeschi Meat Eaters. Rimbalzi garantiti per tutti, destinati a moltiplicarsi domenica 14, quando sul palco dell'«asilo dei pirati» saliranno i canadesi Propagandoli, il massimo in materia di hardcore punk militante. Potrebbero permettersi fior di cachet, a questo punto, e riempire grandi sale. Ma loro rifiutano tutto ciò che non sia autogestito. La loro fama di campioni dell'hardcore e questa coerenza che rispecchia i contenuti dei testi, ne fanno un baluardo della scena. E' uno dei concerti più attesi nella storia di «El Paso», che a questo punto ha ospitato qualcosa come 1200 gruppi. Per scaldare la bolgia in apertura i corsari hanno invitato la band statunitense Skin Of Tears. Anche il «Dracma Club» (via Banfo 24/c) va alla ricerca di sensazioni forti con un «Festival Hardcore» che venerdì 12 (ore 22, ingresso 12 mila lire) vede succedersi sul palco Rign In Sighi, Elisìon e Serpico. Questi ultimi sono la formazione di punta della rassegna, provenienza New York. Attivo da dieci anni come Sleeger, il quartetto ha sposato dal 1995 la causa dell'onesto poliziotto caro ad Al Pacino, confermandosi assai ispirato in materia di punk energico e melodico. Il festival sarà aperto dagli eporediesi Right In Sight, seguiti dai velocissimi tedeschi Elisìon. Fin qui gli estremi. Ma nemmeno i britannici H-Blockx, a onor del vero, suonano leggero. Tutt'altro. La miscela di rap, punk e metal che nel 1993 portò al successo il singolo «Risin' High» si è evoluta in un eclettismo che loro stessi amano definire «Tutti frutti». Hardcore, hip hop e ballate melodiche si alternano nell'album d'esordio «Time To Move» (Bmg), e scatenano danze sfrenate in occasione dei concerti dal vivo. Quello torinese si tiene martedì 16 al «Barrumba» (via San Massimo 1, ore 22, ingresso 20 mila, biglietti anche in prevendita). Sullo stesso palco, il 18 arrivano i Mistics, nome in ascesa del brit-pop che ben si addice alla serata condotta da Giorgio Valletta e Sergio Ricciardone ogni giovedì. E' tutto molto british: la musica dei due dj, quella del gruppo inglese e la formula, non un vero concerto ma uno «showease» di mezz'ora. Si entra senza maggiorazione sulle consumazioni. [p. f.J

Luoghi citati: Bari, Boston, Canton, Ivrea, New York, Parma, Pomaretto, Recanati