L'Eni è già nel freezer, per Bnl e Stet decideranno le urne

L'Eni è già nelfreezer, per Eni e Stet decideranno le urne I NOMI E GLI AFFARI L'Eni è già nelfreezer, per Eni e Stet decideranno le urne Fisco (lanciato in orbita da Sergio Bilie), Bot (detassazione invocata dal Polo), ora lo Stato sociale che una eventuale Destra Vittoriosa, grida Fausto Bertinotti, si appresterebbe a smantellare. Una dopo l'altra le grandi tematiche economiche si materializzano, alimentando zuffe a micro e macro livelli. Poi, quando le grida arrivano al diapason e la Babele è totale (test sicuro: le urla travolgono la pur grintosa Lucia Annunziata) puff, tutto svapora. Fuori un altro motivo di rissa. Cosa ci riserverà l'ultima settimana di passione elettorale? Potrebbe essere la volta buona dei «mercati». Un tema che, lontano dalle polemiche, affronta dalla tribuna neu; ^. trale di «He\%>. Ì * rald Tribune» 4 anche l'ultimo Lucia erede torine- Annunziata se, Giovanni- Giovanni Agnelli junior no Agnelli. A Milano il neo presidente del Consiglio di Borsa, Francesco Cesarmi, è sottoposto ad un autentico tour de force. Dopo Antonio Maccanico e Lamberto Dini, anche il presidente del Senato fa una capatina a piazza Affari. E neapprofitta per riprendere il motivo a lui caro delle privatizzazioni. Piazza Affari è un buon viatico visto che il listino scoppia improvvisamente di allegria, e pure la lira fa del suo meglio scalando punti sul terribile marco tedesco. Gli stranieri se ne infischiano del caos politico, e comprano. Ennesimo miracolo dello Stellone d'Italia? Forse, ma anche gusto della scommessa. Se l'Ulivo di Romano Prodi e la sinistra di Massimo D'Alema vincono, le privatizza¬ zioni riprenderanno la corsa. Partiranno i collocamenti della Stet di Ernesto Pascale e dell'Enel di Franco Viezzoli, completeranno l'iter l'Ina presieduta da Sergio Siglienti e l'Eni guidato da Franco Bernabè. Totalmente incerto il panorama privatizzazioni se il voto premia il Polo, visto il grande amore per le aziende di Stato del partito di Gianfranco Fini, assertore della teoria di avvicinarsi al privato a piccoli, piccolissimi (meglio ancora se impercettibili) passi. Una filosofia di difesa dell'impresa di Stato dalla quale, nella visita alla Borsa, ha preso però le distanze Carlo Scogn amiglio, candidato al Senato per Forza Italia. Solo a titolo privato o anche a nome di Silvio Berlu- Antonio sconi? Maccanico Romano Prodi E se invece l'urna darà il pareggio? Niente paura, si potrà rifare un bel governo dei tecnici. Un esperimento già ben rodato con Carlo Azeglio Ciampi prima e Lamberto Dini poi. Che piacerà senz'altro agli investitori stranieri. Intanto, ligio alla par condicio nell'ultima settimana prima del verdetto l'antiquario Dino Franzin invita a Milano gli amici a due serate dedicate a candidati top: il presidente del Consiglio e il presidente del Senato. Intanto, nelle more dell'incertezza, tutti si mettono alla cappa. Il Tesoro ha rinviato l'assemblea dell' Eni, ed è possibile che lo stesso accada per quella di Bnl, prevista per venerdì, che dovrà riconfermare il mandato al presidente Mario Sarchielli. Alla Fondazione Banconapoli, la decisione sullo schema di ricapitalizzazione della Spa proposto dai tecnici di via XX Settembre verrà quasi certamente posposta al dopo-urne. Dalle urne il presidente Gustavo Mmervini attende indicazioni anche per la momina del successore di Carlo Pace, traslocato alla politica. E chissà che al dopo voto non slitti pure la decisione per il commissariamento o meno di Publitalia, sulla base dei suppplementi di indagine affidati dal giudice Giuseppe Tarantola a Francesco Brioschi. Visto che l'udienza è fissata, da tempo, per il prossimo venerdì. In controtendenza con questa Italia ingessata, mantiene intatta la soglia del superdinamismo l'amministratore Cario delegato delle Scognamiglio Ferrovie, Lorenzo Necci Non sazio di treni, navi, immobili, ha avuto una nuova pensata: una catena di alberghi nel Mezzogiorno. Disegnando così per le Ferrovie un traguardo da grande conglomerata, pubblica naturalmente. Si muovono anche i sindaci. Su Boc e telecomunicazioni. Dopo Francesco Rutelli e Mario Bassolino anche il sindato di Milano, Marco Formentini, ha scoperto lo scottante tema della cablatimi della città. Scartata Telecom (ma riuscirà a tener duro fino alla fine?) sta valutando le offerte del fondo Cambria presieduto da Mauro Mauri, e di gruppi inglesi che porterebbero tecnologia e partners. Sull'esempio del suo collega bolognese, Walter Vitali. Anche il buon Formentini, insomma, soggiace al fascino del nuovo Grande Fratello, il luccicante mondo delle telecomunicazioni e delle informazioni. Nel quale si muove invece a suo agio da anni Cesare Sinicorni, matematico ed esperto di telelavoro. Il quale, dopo quattro anni in Finsiel, passa alrinformation Technology di Ernst & Young Consultami. E sul fronte Tic e telefonia punta le sue carte l'Olivetti di Carlo De Benedetti, che svelerà domani i suoi conti 1995, e i «segnali» 1996, che, visti i recenti rialzi del titolo in Borsa, dovrebbero essere confortanti. Dopo i telefonini di Omnitel, e gli accordi per Infostrada, scende in pista Sinfonia, telefonate per piccole e medie imprese, il cui sviluppo è affidato ad Arturo Artom. Valeria Marco Sacchi Formentini ; ^. \%>. Ì * 4 Lucia Annunziata Giovanni Agnelli junior Antonio Maccanico Romano Prodi Cario Scognamiglio Giuseppe Tarantola Marco Formentini

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