Prodi a caccia di casalinghe

Prodi a caccia di casalinghe Prodi a caccia di casalinghe «Sono loro gli elettori più indecisi» IL «TARGET» Di ROMANO CROMA ASALINGA, cinquantenne, scolarizzazione medio-bassa, vuole occuparsi di casa e famiglia, odia l'edonismo, è contro la droga, rifiuta il rischio, tiene accesa la tivù per molte ore al giorno preferibilmente sui canali Fininvest, non legge mai i quotidiani». Una richiesta di matrimonio da parte di un cuore solitario alla ricerca di valori perduti? Nient'affatto. Questa signora non cerca un marito; cerca un candidato per cui votare. E Romano Prodi e i suoi alleati dell'Ulivo le stanno facendo una corte sfrenata in questi ultimi giorni di campagna elettorale. Per Mario Morcellini e Roberto Gritti dell'Università di Roma quell'identikit rappresenta il «prototipo dorninante» della fascia degli indecisi, che ancora oggi supera il 20% dell'elettorato: per l'Ulivo, la conquista di queste signore potrebbe avere un effetto determinante sull'esito del voto. Il rapporto è stato mandato a tutti gli uffici elettorali dell'Ulivo. Obiettivo: incoraggiare i candidati ad affinare e mirare il messaggio elettorale per colpire quel target specifico. li rapporto individua altri due prototipi secondari da bersagliare: l'avventuriero del quotidiano e il gauche scettico. «Ma è soprattutto sulla casalinga/pensionata di ceto medio-basso che dobbiamo puntare», spiega Roberto Morrione, portavoce deU'Ulivo. E si capisce perché. Nonostante queste signore siano prevalentemente sintonizzate sui canali Fininvest, i loro «tratti psicologici» così come li hanno tracciati Morcellini e Gritti - sono potenzialmente in sintonia con Prodi: «La loro felicita dipende da quella dei parenti più stretti, sono attente ai problemi della pensione, del lavoro e della scuola, tengono molto alla sanità, sono sensibili alla questione dei prezzi e consumi (non amano i commercianti), apprezzano il volontariato in quanto espressione reale dei valori etico- religiosi del cattolicesimo». Più potenzialmente prodiane di così non potrebbero essere. E lo conferma il loro precedente comportamento elettorale: «Fino al 1992 votavano per la de o, più raramente, per altri partiti di centro». Spiega Morrione: «Stiamo dando la caccia agli orfani della democrazia cristiana». E Prodi assicurano quelli dell'Ulivo - si trova perfettamente a suo agio nel corteggiare queste casahnghe/pensionate: lavoro, scuola, sanità, stato sociale «leggero» sono i suoi cavalli di battaglia. Molto più problematica è invece la caccia agli altri «indecisi». L'avventuriero del quotidiano - stando all'identikit di Morcellini e Gritti è un signore tra i 40 e i 55 anni che vive al Nord ed è dedito a forme di lavoro «intellettuale» o «specialistico». E fin qui va bene. Ma è anche (e qui cominciano le difficoltà): «Un individualista, edonista (ama vacanze e relax) e forte consumatore». I suoi valori «sono quelli del benessere economico, del successo, del "godersi la vita" anche attraverso la cura del corpo». Insomma, una conquista difficile. E a renderla quasi impossibile è questo piccolo particolare: l'avventuriero del quotidiano è «insensibile ai temi del sociale». I prò di ani pensano di avere qualche possibilità in più con il gauche scettico: un signore tra i 35 e i 55 anni di reddito medio-alto, lavoratore intellettuale dipendente, crede nell'impegno sociale e politico (ma lo esercita con discontinuità) e nella vita privata «dopo anni di trasgressioni è oggi un conservatore». Insomma, sulle prime appare come un elettore potenzialmente sensibile alle avances di Romano Prodi. Ma Prodi è sicuro di volerlo conquistare? Perché il gauche scettico ha anche un lato molto poco appetibile: «E' un pessimista inguaribile, un deluso cronico». Andrea di Robiiant

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