«Proposta indecente»: Demi dice no

Il film in onda domani sera su Canale 5, in prima serata. La protagonista: «E' adatto al pubblico adulto» Il film in onda domani sera su Canale 5, in prima serata. La protagonista: «E' adatto al pubblico adulto» «Proposta indecente»; Demi dice «Non lo farei vedere in tv alle mie bambine» ROMA. La vera «proposta indecente» sarebbe far vedere quel film alle sue fighe. Così la pensa Demi Moore, intervistata in occasione della prima tv di uno dei suoi successi più famosi, «Proposta indecente» appunto, di Adrian Lyne, con Robert Redford, che va in onda domani sera alle 20,40 su Canale 5 Sposata con Bruce Willis, tre fighe - Rumer di 7 anni e mezzo, Scout di 4 e mezzo e Tallulah di 2 - da Los Angeles ammette: «Sarebbe imbarazzante per me mostrare quel film in casa». Perché imbarazzo, signora Moore, proprio lei che è uno dei sex-symbol di Hollywood? «Perché per quanto abbia cercato di far capire alle mie bambine la differenza tra realtà e finzione, preferisco che non vedano scene d'amore mie o di Bruce. "Proposta indecente" non è un film per loro, non per le scene d'amore ma perché racconta un gioco che solo gli adulti possono capire. Se poi un genitore ritiene che il proprio figlio abbia gli strumenti per comprendere una storia come questa, può decidere di lasciarlo davanti alla tv. A un patto però: che sia disponibile a rispondere a tutte le domande che il figlio gli farà». Cosa pensa della tv? Le sue figlie la guardano? «Sì, ma sempre con noi presenti. Io e Bruce non abbiamo mai usato la tv come baby-sitter. Odio poi ogni forma di censura e ritengo ipocrite le critiche rivolte ai film, quando i tg mettono in onda violenze, sangue e cadaveri a qualsiasi ora». Farebbe a un uomo la proposta che Redford fa a lei nel film, averlo in cambio di un milione di dollari? «No». A Hollywood possono capitare «proposte indecenti»? «A me non è mai capitato. Certo il denaro è spesso strumento di potere, ma questo non vale solo a Hollywood». Giustificherebbe chi vende il suo corpo per risolvere pro- blemi finanziari, come la spogliarellista del suo ultimo film, «Striptease»? «Nessuno è nella posizione di dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato: se uno vuole fare sesso sadomaso o sesso per denaro sono affari suoi. Ma in "Proposta indecente" la questione non è tanto la scelta di passare una notte di sesso con qualcuno per sistemarsi la vita, quanto il fatto che i due giovani credono di essere al di sopra della cosa, e non lo sono: lei è eccitata all'idea e lui finisce per impazzire di gelosia. La proposta diventa indecente perché scopre l'avidità, l'infedeltà e l'insicurezza che c'è in ognuno. "Striptease" è diverso: la protagonista si trasforma in spo¬ gliarellista per bisogno. Lotta in tribunale per riprendersi la figlia affidata al marito tossicodipendente e si ritrova coinvolta in uno scandalo politico». Per la trentaduenne Demi Moore, che ha fondato col marito una casa di produzione e prende oltre 20 miliardi a film, sono lontani i tempi in cui rischiava di essere cacciata dai set per abuso di droghe e alcol. La sua vita ha fatto felici i rotocalchi di tutto il mondo: fuggita di casa a 16 anni, ha posato nuda per «Oui», ha sposato il musicista rock Fraddy Moore (il suo vero cognome è Guynes), divorziato poco dopo, attraversato seri problemi di alcolismo e sposato Willis nell'87. Nel '90, il successo con «Ghost», poi film come «Codice d'onore», «Proposta indecente», «Rivelazioni». Numerosi, nella sua carriera, i ruoli sexy. «Per una donna è ancora difficile farsi apprezzare al di là del fisico - dice lei -. Le donne devono faticare il doppio: la parità è lontana». [cr. ci La Moore: «A Hollywood il fisico conta molto Le donne faticano il doppio, la parità è lontana» Demi Moore. Nella foto a sinistra Robert Redford: in «Proposta indecente» le offriva un milione di dollari in cambio di una notte d'amore

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