«Compagni, non possiamo tacere»

«Compagni, non possiamo tacere» «Compagni, non possiamo tacere» Gromyko chiede prudenza, Gorbaciov impone la glasnost Gorbaciov IL DILEMMA DEL POIS MOSCA IUNIONE del Politburo del Pcus, 28 aprile 1986. Presiede il compagno Gorbaciov Mikhail Sergeevic. Presenti i compagni Aliev G. A., Vorotnikov V. I., Gromyko A. A., Ligaciov E. K., Rizhkov N. I., Solomentsev M. S., Cebrikov B. M., Shevardnadze E. A., Demicev P. N., Dolghikh V. I., Eltsin B. N., Sokolov S. L., Talyzin N. V., Biriukova A. P., Dobrynin A. F„ Zimianin M. V., Medvedev A. A., Nikonov V. P„ Razumovskij G. P., Jakolev A. N„ Kapitonov I. V. Ordine del giorno: informazione sull'incidente del quarto blocco della Centrale Atomica di Cernobil. Gorbaciov M. S. ((Ascoltiamo il rapporto del compagno Dolghikh V. I». Dolghikh V. I. «Il 26 aprile, all'una e trenta, al momento della disattivazione del quarto blocco della centrale di Cernobil, per riparazione, è avvenuta un'esplosione. Tutti i lavori si stavano effettuando in base alle nonne. La versione degli specialisti è questa: si è verificata un'esplosione dell'idrogeno nel contenitore inferiore, in seguito alla quale le barre di uranio sono state espulse verso l'alto insieme allo scoperchiamento della volta di copertura. Erano al lavoro diciassette persone. C'è un morto e un disperso. Il livello delle radiazioni nella zona del reattore, alle 9 del mattino del 28 aprile è di 1000 roentgen, in città è di 230 milliroentgen. La popolazione è stata evacuata. Dei quarantacinquemila abitanti ne sono rimasti cinquemila, quelli occupati nel servizio della centrale, dei servizi di ristoro etc. Agli evacuati sono stati trovati alloggi. La nube radioattiva si è dilatata a una distanza di sessanta chilometri». Rizhkov N. I. «Ieri è arrivata fino agli strati superiori dell'atmosfera, fino a Vilnius». Dolghikh V. I. «Che stiamo facendo? Si prendono misure per impedire la fuoriuscita mediante lanci dagli elicotteri per riempire il cratere principale del reattore con sabbia, argilla e piombo». Gorbaciov M. S. «Ma non esistevano misure d'emergenza programmate?» Dolghikh V. I. «Occorre un'analisi approfondita delle cause dell'esplosione e individuare le misure corrispondenti per liquidare le conseguenze dell'incidente. Per adesso disponiamo solo di ipotesi. 130 persone sono state investite dalle radiazioni. Sono state trasportate a Mosca. Ma il numero può aumentare. Adesso la cosa più importante è soffocare il reattore. Il quarto blocco è perduto. Bisogna seppellirlo. La seconda cosa: vigilare sugli altri tre blocchi. In Ucraina le organizzazioni di partito stanno spiegando la situazione. Il personale della centrale si è comportato con vigore. Adesso bisogna aiutare gli evacuati a trovare un lavoro e bisogna anche compensare le perdite di energia elettrica». Gorbaciov M. S. «E' dall'alto che vengono gettati i sacchi di sabbia e boro?» Shevardnadze Dolghikh V. I. «Dagli elicotteri. Sono stati gettati 60 contenitori. Ne occorrono 1800. Ma anche i voli con gli elicotteri sono tutt'altro che privi di rischio». Solomentsev M. S. «L'accumulo di idrogeno avrebbe dovuto essere sotto controllo?» Dolghikh V. I. «Per ora, lo ripeto, sono solo ipotesi». Gromyko A. A. «E' possibile farsi un'idea di ciò che accadrà?» Gorbaciov M, S. «Per ora stiamo solo indovinando. C'è bisogno di un esame il più accurato possibile dell'insieme della situazione. I risultati Eltsin li discuteremo nella prossima riunione del Politburo. Fare a meno delle centrali atomiche non possiamo, ma è indispensabile prendere tutte le misure per accrescere la loro sicurezza». Akhromeev C. F. «Fino a ieri il livello radioattivo ha continuato a crescere. L'area interessata è di 600 chilometri quadrati, ma la nube si sposta verso Sud e Ovest. Sono in corso misure di disattivazione, domani giungerà uno speciale distaccamento a questo scopo. Noi abbiamo consegnato agli organi locali tende per 15.000 persone. Il Dnepr non risulta irradiato». Gorbaciov M. S. «Cosa pensa si debba fare?» Akhromeev S. F. «Realisticamente solo seppellire il reattore con sabbia e boro». Gorbaciov M. S. «Gli scienziati sono stati messi al lavoro?» Dolghikh V. I. «Aleksandrov A. P. (presidente Accademia delle Scienze, ndr) e altri scienziati se ne stanno occupando». Gorbaciov M. S. «Forse dovremmo costituire diversi gruppi di lavoro per diverse questioni». Dolghikh V. I. «E' stato fatto». Cebrikov V. M. «Nel nostro ambito non c'è per ora alcun segnale d'inquietudine. La popolazione è tranquilla. Ma teniamo conto che dell'incidente è informata soltanto una piccola quota di persone». Rizhkov N. I. «Il compagno Dolghikh ci ha informato in dettaglio Dobrynin della situazione nella centrale di" Cernobil. Sabato l'informazione era più o meno tranquillizzante, ma quando sono volati sul posto i compagni Sherbina B. E. e Majorz A. I. si è visto che la situazione era in realtà più complessa. La temperatura dentro il reattore è di oltre 900 gradi. Bisogno spegnere il focolaio. Che fare? Hanno deciso con sabbia e boro. C'è un altro sistema per spegnerlo: piombo e limatura di ghisa. Sono state trasportate 150 tonnellate di piombo, ma ne occorrono oltre 1500. Le abbiamo trovate. Sono state identificate circa venti persone irradiate già nella regione di Cernigov. Probabilmente sono pescatori. Sono state individuate persone che hanno assistito allo scoppio. Sulle cause dell'incidente dobbiamo andare a fondo e trarre le necessarie conclusioni». Ligaciov E. K. «Ho parlato con il Solomentsev primo segretario del partito di Kiev, compagno Revenko G. I. Ho parlato anche col compagno Sherbitskij V. V. E' in corso un intenso lavoro per spiegare alla popolazione l'accaduto». Gorbaciov M. S. «Come regolarci con l'informazione?» Dolghikh V. I. «Bisogna prima concludere la localizzazione del focolaio di radiazione». Gorbaciov M. S. «Non si può aspettare oltre, bisogna dare l'informazione al più presto. Si deve dire che c'è stata un'esplosione e che si stanno prendendo le misure necessarie. Gromyko E' la prima cosa da fare». Vorotnikov V. I. «Sì». Gorbaciov M. S. «In secondo luogo bisogna proseguire nella disattivazione. Bisogna anche prendere tutte le misure di difesa delle proprietà dei cittadini contro gli sciacalli. Per gli sfollati bisogna predisporre tutte le misure necessarie per la lorc vita quotidiana, perché siano nutriti, perché possano lavorare, e i bambini possano andare a scuola. Eccetera». Ligaciov E. K. «La gente è sistemata bene. Non si deve ritardare l'informazione sull'accaduto». Jakovlev A. N. «Tanto prima informiamo, tanto meglio sarà». Aliev G. A. «Bisogna dare l'informazione». Cebrikov V. M. «Giusto». Dobrynin A. F. «Gli americani vedranno comunque l'esplosione e la diffusione della nube radioattiva». Cebrikov V. M. «Ai colpiti viene dato l'aiuto essenziale». Gromyko A. A. «Bisogna dare la notizia in modo da non suscitare eccessi di paura, di panico». Gorbaciov M. S. «Abbiamo 18 centrali atomiche. Sulle cause dell'incidente a Cernobil dobbiamo andare fmo in fondo. Occorre esaminare cosa fa la nostra Ispezione di Stato sugli'impianti atomici. E' stato fatto tutto il necessario per quanto concerne Cernobil? Noi l'ispezione atomica l'abbiamo creata proprio a questi scopi. L'incidente è avvenuto quando il quarto reattore doveva essere revisionato. Significa * Vfeche dovevano esserci i rappresentanti dell'ispezione atomica. Tutto dev'essere accuratamente chiarito. Abbiamo bisogno di un'analisi assolutamente seria, obiettiva». Cebrikov V. M. «E' stata aperta un'inchiesta penale». Gromyko A. A. «Forse dovremmo informare specialmente dell'accaduto i nostri amici, visto che comprano da noi le apparecchiature per le centrali atomiche». Gorbaciov M. S. «Prima di tutto dobbiamo informare la nostra opinione pubblica. E quando avremo raggiunto una valutazione definitiva sull'accaduto occorrerà concentrare l'attenzione sulla dislocazione territoriale delle centrali, e decidere in quali luoghi esse possono essere progettate». Eltsin B. N. «Forse sarà bene chiudere l'accesso alla zona interessata dalla nube radioattiva». Dobrynin A. F. «Dovremo usare l'esperienza degli incidenti che si sono prodotti nelle stazioni atomiche americane». Gorbaciov M. S. ((Allora decidiamo: presa d'atto dell'informazione del compagno Dolghikh per quanto concerne l'accaduto. Continuare tutte le iniziative per liquidare le conseguenze dell'incidente. Dare mandato al Consiglio dei ministri perché siano assicurati ai cittadini evacuati alloggio, assistenza materiale e lavoro. Predisporre e pubblicare l'informazione sull'incidente. Sui risultati finali dell'inchiesta riferire al Politburo». I membri del Politburo. «D'accordo». La risoluzione è approvata. Vorotnikov Gorbaciov Shevardnadze Eltsin Dobrynin Solomentsev Gromyko Vorotnikov

Luoghi citati: Kiev, Mosca, Ucraina, Vilnius