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Germania, il 70% dei bambini soffre di turbe: terapia gratuita Germania, il 70% dei bambini soffre di turbe: terapia gratuita Mutua per scolari stressati EBONN SERCIZI per migliorare il ritmo del respiro e imparare a rilassarsi, ma anche «conversazioni guidate» per affinare o stimolare la creatività, smuovere la fantasia, favorire la concentrazione. Da fine estate - alla ripresa autunnale delle scuole - sarà la mutua a farsi carico dei corsi antistress per alunni delle elementari in preda a sindrome da sovreccitazione. Una prima europea, garantiscono in Germania, ma l'esperimento pilota avviato in Assia è il risultato di un allarme nazionale: il 70 % dei bambini di età compresa fra i sei e i dieci anni soffre di sintomi da stress, rivela uno studio realizzato dall'Università di Muenster. Malesseri sempre più diffusi e spesso gravi che richiedono tenaci, e costose, applicazioni di personale esperto. I «programmi per il superamento dello stress», messi a punto nel '94 da un'equipe di psicologi a Marburg, vogliono «aiutare ad apprendere a guarire» i giovanissimi pazienti: bambine e bambini aggrediti, con simbolica precocità, da tensioni capaci di produrre danni anche consistenti, di condizionare crescita e futuro, di segnare relazioni affettive e rapporti famigliari. Senza impegno finanziario per i genitori, una seduta dopo l'altra i bambini saranno accompagnati a recuperare tranquillità e fantasia, a dimenticare irrequietezza e ansie, ma anche a ridurre il consumo di psicofarmaci infantili: secondo uno degli psicologi autori del programma, Dieter Kro watschek, ogni anno i medici tedeschi prescrivono pillole antistress ad almeno mezzo milio¬ ne di pazienti di età compresa fra i cinque e i dodici anni. E' il 15 % del consumo generale di psicofarmaci, assicurano le mutue: una spesa consistente per famiglie o casse malattia, ma anche una iniziazione discutibile e allarmante ad abitudini moleste, e potenzialmente imbarazzanti. La nuova terapia, che l'intervento della mutua dovrebbe aiutare a rendere attraente, si propone di spezzare una dipendenza dal farmaco che potrebbe innescare circoli viziosi. Ma, come spiega Krowatschek, vuole prima di tutto aiutare i bambini a migliorare l'immagine di sé, e il conseguente «autogradimento» capace di riportare serenità e fiducia. Lo spettro contro il quale tutti si sentono impegnati lo segnala un'altra indagine recente: alle elementari, fino al 25% degli alunni mostra una prematura disposizione alla violenza. Emanuele Novazio