Inps rimborsi e sanatoria di Gian Carlo Fossi

«Imparino da noi» Inps, rimborsi e sanatoria Arrivano i fondi della Consulta Sospese 700 mila contestazioni ROMA. Si profila una sanatoria per i 700 mila pensionati contestati dall'Inps per aver incassato importi non dovuti, mentre il consiglio di amministrazione dell'istituto dà il via domani agli aumenti di oltre un milione di pensioni derivanti dalla due famose sentenze della Corte Costituzionale sull'integrazione al minimo e la reversibilità. Le due operazioni si legano strettamente nel quadro di un rinnovato impegno diretto a regolarizzare molteplici aspetti della gestione previdenziale, chiudendo questioni annose e ponendo solide basi per evitare che analoghi inconvenienti possano ripetersi in futuro. Si consideri soltanto che, nella scia dei 700 mila pensionati percettori di somme indebite, una raffica di accertamenti incrociati fra Inps, Inail, ministero del Tesoro e ministero dell'Interno ha messo a fuoco 5 milioni di trattamenti considerati «sospetti» di irregolarità maturate negli ultimi 10 anni soprattutto a causa di una legislazione farraginosa, confusa, spesso di difficile interpretazione e talvolta perfino contraddittoria. La decisione di domani, intanto, segna già un momento importante di chiarezza e di assunzione di responsabilità. Il consiglio di amministrazione dell'Inps procederà alle necessarie variazioni di bilancio per destinare 2040 miliardi al pagamento della «parte corrente» dei miglioramenti conseguenti alle duo sentenze della Consulta. Un esborso, questo, che paradossalmente finirà per costituire un guadagno: infatti l'ente aveva già individuato nei propri conti 3950 miliardi per far fronte alle cause passate in giudicato nel corso del '96, mentre ora l'onere è stato ridotto notevolmente (circa 1900 miliardi in meno) a se- Gianni Billia guito del recente decreto-Dini che, avviando le procedure per il pagamento degli arretrati in Bot, ha dichiarato estinti d'ufficio i giudizi pendenti ed inefficaci quelli non ancora passati definitivamente in giudicato. E' vero che 200-300 miliardi saranno assorbiti da spese legate sempre alle sentenze, ma in ogni caso avanzeranno non meno di 1600 miliardi che potranno essere utilizzati per ridimensionare l'apporto della Tesoreria dello Stato per finanziare il fabbisogno. Comunque a fine mese si rifaranno finalmente i conti, considerando da un lato il minore introito di 1000 miliardi per il ritardo del contributo del 10 per cento a carico di gruppi di lavoratori autonomi e, dall'altro, le entrate provenienti dalla proroga del condono previdenziale e dal forte recupero dei crediti contributivi. In questo contesto sta per decollare la prospettiva di una sanatoria per i 700 mila pensionati percettori di somme indebite a vario titolo e anche non per loro colpa. La Uil-pensionati sottolinea l'urgenza di una decisione anche prima delle elezioni e, nello stesso tempo, si apprende che all'Inps si è già molto avanti nella definizione di un testo di provvedimento che verrebbe presentato al più presto al ministro del Lavoro Treu. Due i punti fondamentali: sanatoria per circa 500 mila pensionati, che nel tempo hanno incassato somme indebite complessivamente per non più dì 4 milioni; per gli altri 200 mila che sono percettori di cifre superiori, l'obbligo della restituzione senza interessi forse anche in 10 anni. Gian Carlo Fossi Gianni Billia

Persone citate: Gianni Billia

Luoghi citati: Roma