Belmondo: «la Francia boicotta il mio film»

Belmondo: «la Francia boicotta il mio film» Parigi, «nelle sale troppe pellicole americane» Belmondo: «la Francia boicotta il mio film» PARIGI. Dura polemica di Jean-Paul Belmondo nei confronti dell'ambiente del cinema francese. In corrispondenza dell'uscita di «Desire», il nuovo film che lo vede protagonista, Belmondo ha accusato produttori e distributori di boicottare il suo lavoro e di «mettersi in ginocchio davanti agli americani». Accusa che in Francia suona come particolarmente grave. Sostenuto nella sua crociata dal ministro della Cultura Philippe DousteBlazy, «Bebel» ha giudicato molto modesta la programmazione in sole 20 sale francesi, di cui quattro a Parigi e due in periferia, del film che lo vede protagonista e che sarà sugli schermi da mercoledì prossimo. «Questo film è stato completamente ucciso» ha detto, lamentando che «Toy Story», l'ultimo film della Walt Di- sney, è programmato in ben 500 cinema francesi. Le sue accuse sono state immediatamente e duramente respinte dal portavoce dei produttori e distributori francesi, Antoine Mesnier, che le ha definite «scandalose e disoneste». Il film, adattamento di un testo di Sacha Guitry, per la regia di Bernard Murat, è interpretato da Belmondo e da Fanny Ardant. «Fosse stato per noi, il film non sarebbe uscito in questo momento» hanno aggiunto i distributori, che hanno parlato di un «ingorgo» di grandi novità americane nei primi mesi di quest'anno, ma che prevedono qualche pausa a partire da maggio. La settimana scorsa, a Parigi, 145 sale proiettavano film francesi, 198 americani, 33 di altre nazionalità. lt. g.l

Persone citate: Antoine Mesnier, Belmondo, Bernard Murat, Fanny Ardant, Paul Belmondo, Sacha Guitry

Luoghi citati: Francia, Parigi