Inferno a Monrovia 13 italiani in trappola di Foto Epa

Una famiglia e un gruppo di suore asserragliate in due case, dispersi altri due connazionali Una famiglia e un gruppo di suore asserragliate in due case, dispersi altri due connazionali Inferno a Monrovia, 13 italiani in trappola Scontri tribali, malines pronti al salvataggio MONROVIA. Una famiglia italiana di cinque persone è bloccata nel centro della capitale della Liberia, Monrovia, dove sono in corso da giorni feroci combattimenti; i malines dell'ambasciata americana, ha annunciato da Washington il Dipartimento di Stato, tenteranno una operazione di soccorso «appena la situazione lo consentirà». Altri due connazionali sono già al sicuro nella sede diplomatica Usa, 4 suore italiane sono bloccate in un altro quartiere mentre di altri 2 italiani non si hanno notizie. Un gruppo di militari americani esperti in salvataggi è partito ieri dall'Europa e ha proseguito per la Liberia in elicottero da Freetown, in Sierra Leone. Ieri la Farnesina si è anche messa in contatto con l'Ecomog (le forzo interafricane di stanza in Liberia, a maggioranza nigeriane) per verificare se esse sono in grado di salvare la famiglia Maconi, portandola in una sua vicina caserma. Ad affrontarsi per le strade di Monrovia sono le truppe governative e le forze del leader ribelle Roosevelt Johnson. L'aeroporto della capitale liberiana è chiuso e decine di migliaia di persone hanno cercato rifugio nelle rappresentanze diplomatiche straniere: circa 15.000 sono state accolte nel complesso statunitense e altre 1500 nell'ambasciata libanese. I combattimenti, i più violenti da tre anni a questa parte, sono iniziati sabato, quando le forze governative hanno cercato di stanare Johnson dalla sua abitazione. Il capo delle forze ribelli, di recente rimosso dall'incarico di ministro per lo sviluppo delle aree rurali, è ricercato con l'accusa di omicidio per gli scontri in cui la scoisa settimana avevano perso la vita un numero imprecisato di persone. I suoi uomini si erano asserragliati con lui nella sua casa e si erano rifiutati di arrendersi. La maggior parte degli italiani in Liberia è stata sgomberata diversi mesi fa. Sono rimaste soltanto tredici persone, due delle quali (i funzionari di Mediobanca Antonio Somasca e Stefano Pellegrino) si sono rifugiate nell'ambasciata degli Stati Uniti. La famiglia in pericolo è composta da due adulti e tre ragazzi: il padre Giampaolo, la moglie Monica di origine francese, e i tre figli di 17, 16 e 11 anni, Jean-Paul, Jean-Claude e Antonio. La famiglia Maconi sta bene, ha detto l'incaricato d'affari ad Abidjan Giovanni Jannuzzi, ma «nel giardino della casa si aggirano numerosi teppisti». Almeno una cinquantina di liberiani, tra cui molti bambini e anziani, si sono rifugiati nello stesso edificio. Giampaolo Maconi ha telefonato all'ambasciata americana e ha chiesto aiuto. Gli americani hanno avvertito la rappresentanza italiana più vicina, ad Abidjan nella Costa d'Avorio, che a sua volta, tramite l'unità di crisi del ministero degli Esteri, ha chiesto al Dipartimento di Stato di disporre i soccorsi. I malines hanno avuto da Washington l'autorizzazione a intervenire ma l'intensità dei bombardamenti ieri era tale che non hanno potuto fare nulla. Cinque suore missionarie della Consolata, quattro italiane e una del Kenya, sono bloccate in una piccola abitazione, priva di telefono, nel sobborgo popolare di Matadi, alla periferia di Monrovia, dove i combattimenti sono particolarmente violenti. Sono Gaudenzina Aricocchi, responsabile della comunità, Alberica Giorda, Annarita Brustia, Eugenia Paola Tappi e la keniota Nicoletta Kiario Marete. Nel quartiere le suore gestiscono un sanatorio. Di altri due italiani non si hanno notizie recenti: Salvatore Palella, ristoratore che risiede in Liberia da circa 40 anni, e Antonio Furmosa, pescatore, la cui barca è ancora attraccata al porto. [Ansa-Agi] ~77i *# SIERRA ' A Voinjama LEONE OCEANO ATLANTICO LIBERIA Rep. indipendente dal 1847 Abitanti: 2.844.000 capitale: Monrovia 530,000) Super fide: 99.067 kmq Religioni: cristiani 65%, animisti 20%, musulmani 15% Etnie: kpelle 20%, bassa 14%, grebo 9%, gio 8%, kru 8% Analfabeti: 58% ; Lingua ufficiale: inglese Guerriglieri appartenenti a una delle tante fazioni della guerra senza fine in Liberia brandiscono ^ le armi in una via di Monrovia [FOTO EPA]