Bancari sul sentiero di guerra

Gli istituti di credito decidono il 17 aprile: un «no» farebbe scattare l'agita2ione Gli istituti di credito decidono il 17 aprile: un «no» farebbe scattare l'agita2ione Bancari sul sentiero di guerra «Il contratto o lo sciopero» ROMA. Pronti allo sciopero per i primi di maggio con la benedizione di Cgil, Cisl e Uil. I segretari generali dei sindacati bancari (Fabi, Falcri, Fiba/Cisl, Fisac/Cgil, Uib/Uil) si preparano ad incrociare le braccia per protestare contro il congelamento dell'intesa preliminare per il nuovo contratto siglata con le controparti lo scorso 29 febbraio. Il patto - che ha ottenuto il via libera dei segretari nazionali Cofferati, D'Antoni e Larizza - è stato firmato dall'Acri (per le casse di risparmio), ma non dall'Assicredito (banche ordinarie) e ora l'intera partita rischia di essere riaperta. La prova d'appello sarà il prossimo 17 aprile, quando l'Assicredito dirà la sua ultima parola sul «pre-accordo». Ma la forte resistenza di alcuni pezzi grossi del mondo dello sportello fa ritenere difficile una fumata bianca. «Se non si arriverà alla firma - dice Renato Zini, segretario nazionale della Fisac/Cgil - l'Assicredito innescherà un meccanismo automatico, che porterà allo sciopero generale della categoria. Lo diciamo subito, non per "ricattare" la controparte, ma per correttezza». E' però presto, aggiunge Zini, per parlare di date: indicarla già ora «significherebbe non rispettare l'autonomia di Assicredito ed il dibattito, che si è sviluppato all'interno dell'associazione, tra chi è favorevole all'accordo e chi non lo è. E' prevedibile che ci si fermi dopo il primo maggio». Le modalità dell'agitazione saranno stabilite dopo il 17 aprile. Il pre-accordo raggiunto tra sindacati, Acri e Assicredito prevede un'intesa sul bienno economico, con un aumento degli stipendi, a regime, del 9,25%. La parte normativa stabilisce l'applicazione delle nuove regole sulla sicurezza, la possibilità di negoziare a livello aziendale le polizze sanitarie, le regole della negoziazione di secondo livello, l'impegno sindacale a raggiungere un'intesa sulle rappresentanze unitarie. L'Assicredito ha chiesto di poter «riflettere» su un'ulteriore capitolo dell'intesa, quello riguardante la sottoscrizione del contratto nazionale per il personale direttivo, ma poi aveva comunicato di dover sottoporre all'Assemblea l'intero protocollo. GRECIA GERMANIA ITALIA PAESI BASSI SVEZIA PORTOGALLO SPAGNA AUSTRIA FRANCIA REGNO UNITO NORVEGIA FINLANDIA TAGLI DIETRO LO SPORTELLO [Previsioni per l'anno Duemila] 20%

Persone citate: Cofferati, D'antoni, Fabi, Larizza, Renato Zini, Zini

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