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Diversi Stati si contendono il diritto di processare il presunto «terrorista ecologico» Diversi Stati si contendono il diritto di processare il presunto «terrorista ecologico» «P la macchina da scrivere di Unabomber» Fonti dell'Fbi: nuove prove contro l'arrestato nel Montana WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una fonte dall'interno dell'Fbi ha informato ieri che dai primi esami condotti su una delle due macchine da scrivere trovate della capanna di Theo Kaczynski emergono notevoli coincidenze con i caratteri del cosiddetto «manifesto» di Unabomber. Il lungo documento venne recapitato l'anno scorso ai principali organi di stampa americani e pubblicato in settembre da «New York Times» e «Washington Post». Era accompagnato da una lettera nella quale il terrorista «antitecnologico» offriva uno scambio: pubblicazione del documento in cambio di una cessazione degli attentati. «Sembra che il manifesto e le lettere di Unabomber siano stati scritti proprio con questa macchina», ha detto la fonte, chiedendo di rimanere anonima. Gli esami continuano. Kaczynski, provvisoriamente incriminato solo per possesso illegale di esplosivi, si trova nel carcere della contea «Lewis and Clark», isolato dagli altri detenuti e guardato a vista per impedire che commetta suicidio. Ma l'ex professore di Berkeley non si comporta come uno che abbia in mente di suicidarsi. Mantiene un atteggiamento composto, collaborando gentilmente con i carce¬ rieri, e nelle foto che lo ritraggono in manette, mostra un sorriso calmo anche se elusivo. Il prigioniero ha risposto educatamente a tutte le domande del giudice, anche se a monosillabi. «Ha qualche disturbo mentale?», gli ha chiesto il giudice. «No», ha risposto Kaczynski. «Immagino che lei non abbia i soldi per pagarsi un difensore privato...». «Piuttosto corretto». Nella piccola capanna di tronchi sotto la Baldy Mountain, gli uomini dell'Fbi hanno trovato finora una bomba parzialmente costruita, dieci bloc-notes contenenti appunti sulla costruzione di esplosivi, tubi adatti a costruire bombe e numerosi libri sull'argomento. Si tratta di indizi importanti, anche se certamente non conclusivi, perché potrebbero essere trovati in chissà quante altre capanne del West. Ma molti aspetti della personalità di Kaczynski coincidono con quella dell'Unabomber e gli in¬ quirenti sperano di trovare la prova conclusiva setacciando meticolosamente la capanna e i suoi dintorni. Il problema più grosso da risolvere riguarda gli spostamenti dell'uomo, che non aveva soldi, non aveva quasi vestiti e possedeva, come unico veicolo, una bicicletta, che non è un grande mezzo di spostamento tra le nevi che coprono la Blackfoot Valley per gran parte dell'anno. Unabomber ha spedito i suoi pacchi postali esplosivi, con i quali ha ucciso 3 persone e ne ha ferite 23 nell'arco di quasi 18 anni, dai punti più diversi degli Stati Uniti. Ma Kaczynski, dopo aver raggiunto la città di Helena con un passaggio, potrebbe aver preso l'autobus o anche l'aereo. Se il geniale matematico trasformatosi in eremita verrà accusato di essere Unabomber, numerosi Stati combatteranno tra loro per avere il diritto di processarlo. La California, do¬ ve Unabomber ha ucciso due delle sue tre vittime, sembra avere avanzato la candidatura più forte. Il governatore Pete Wilson ha già annunciato che combatterà a fondo per avere il processo e ha anticipato che chiederà per l'accusato la pena di morte. Ma, prima di arrivare a questo, sembra esserci ancora una lunga strada da percorrere. Se non verranno trovate prove conclusive, le accuse contro Kaczynski risulteranno fondamentalmente indiziarie e il processo potrebbe diventare molto difficile per l'accusa. Paolo Passarmi I caratteri somigliano a quelli dei messaggi al Washington Post e al New York Times «Lei è matto?», e l'uomo risponde di no Theo Kaczynski, arrestato con l'accusa di essere «Unabomber», e l'università di Harvard da cui sono usciti sia lui che il presunto molestatore di bambini Daniel Gajdusek