Fatturato +10% Un bilancio di svolta per il Gft di V. S.

Fatturato+10% Fatturato+10% Un bilancio di svolta per il Gft MILANO. Il Gruppo Finanziario Tessile torna al profitto dopo gli anni bui, riduce i debiti e riparte di slancio. Anno della svolta il 1995 che vede una crescita del 10,6% del fatturato a quota 1650 rniliardi (l'83% dei quali venduti all'estero), un calo superiore all'8% dell'indebitamento finai. «irio netto che scende da 336 a 309 miliardi, un risultato operativo 'n progresso del 21,3% a 106 miliardi e un utile netto di 18,4 miliardi contro la perdita di 31,3 del 1994. L'uomo della svolta è Angelo Barozzi, il nuovo amministratore delegato che ha preso in mano le redini del gruppo torinese un anno fa, e lo sta riorganizzando da cima a fondo. Spiega: «Stiamo analizzando il portafoglio, continueremo a lavorare con i partner strategici, qualcuno forse uscirà ed altri arriveranno. Inoltre, sono convinto che il Gft debba anche rafforzare i marchi propri, magari in partnership con stilisti». Oggi l'«uomo» rappresenta ancora il 60% del fatturato del gruppo, ma la «donna» avanza (nel 1995 è salita dal 31,4 al 34,5%) e avanzerà ulteriormente, il mercato statunitense fa la parte del leone accaparrando il 40% delle vendite, le «grandi firme» come Armarli, Valentino, Pierre Cardin, Ungaro, Calvin Klein prendono l'80 per cento del giro d'affari. Insomma, su tutti i mercati del mondo, il Gft è «tra i primi tre competitore del segmento alto», mettendo insieme uomo e donna è addirittura leader. La produzione, favorita dalla lira debole, resta forte in Italia dove si produce il 50% delle linee maschili e il 70% delle linee femminili, queste ultime tutte terziarizzate. E il 1996? E i progetti di quotazione a Piazza degli Affari? Anticipa Barozzi: «Quest'anno cresceremo in volumi e il risultato sarà migliore. Quanto alla Borea, bisognerà aspettare altri bilanci positivi», [v. s.]

Persone citate: Angelo Barozzi, Barozzi, Borea, Calvin Klein, Pierre Cardin, Ungaro

Luoghi citati: Italia, Milano