Sale la Borsa Tornano scambi e capitali esteri di Francesco Bullo

Sale la Borsa Sale la Borsa Tornano scambi e capitali esteri MILANO. Piazza Affari sembra finalmente scrollarsi di dosso l'apatia che l'ha contraddistinta nelle ultime sedute e ieri ha chiuso in bellezza una giornata che aveva iniziato con passo incerto. Al termine della riunione l'indice Mibtel registrava un progresso dell'1,59% (a quota 9463) mentre il «Mib 30» faceva addirittura scintille con un segno positivo superiore al 2 per cento. L'inversione di tendenza è stato il risultato di un lento recupero proseguito per tutta la mattinata, che si è accentuato nel pomeriggio. Nessuno strappo, dunque. Il rialzo è partito in sordina, con scambi sempre al lumicino, poi si è fatto via via più deciso, sostenuto da volumi di lavoro sempre più consistenti. La ripresa del mercato mobiliare, che ha il supporto del rafforzamento dei Btp nonostante la debolezza del Bund, secondo alcuni operatori troverebbe una spinta in acquisti da parte di investitori esteri, convinti da un sondaggio pre-elettorale che darebbe per vincente con 4 punti di vantaggio la coalizione di centrosinistra. Secondo altri, invece, si tratterebbe di un movimento innescato per lo più dalla speculazione interna, guidata da considerazioni di carattere tecnico, e amplificato dall'intervento dei fondi di investimento nel pomeriggio di ieri. A trainare la pattuglia delle «blue chips» sono state le Fiat che hanno messo a segno un rialzo dell'1,8%, con scambi in netta crescita rispetto a mercoledì: 9 milioni di titoli contro 5,9. Dietro le Fiat si sono mossi al rialzo gli altri valori del gruppo (Ifi privilegio +2,4% e Ifil +0,9%). In fermento anche il comparto dei telefonici con le Stet in primo piano (+3%), seguite da Telecom e Tim. Per Eni balzo in avanti del 2,3% con un netto incremento degli scambi (7 milioni di titoli contro 4,8 del giorno prima). Il denaro ha ravvivato anche il comparto dei titoli bancari tra i quali si sono messi in particolare evidenza Comit (+2,6%), Banca Roma (+3,4%) e San Paolo di Torino (+2,6%), tallonati con rialzi più contenuti dagli altri maggiori valori. Tra i titoli guida sono apparsi trascurati i valori del gruppo Ferruzzi con le Montedison ferme, le Ferfin in leggero rialzo, le Eridania Beghin Say pesanti e le Calcestruzzi (-7,2%) fortemente penalizzate. Francesco Bullo

Luoghi citati: Milano, San Paolo, Telecom, Tim, Torino