Fa l'Oscurantismo nel «Ballo Excelsior» De La Roche, genio del male dai lustrini tv al classico di Sergio Trombetta

Tendenza: diminuiscono i film trasmessi sul video Fa l'Oscurantismo nel «Ballo Excelsior» De la Roche, genio del male dai lustrini tv al classico «Poi devo tornare a "RoseRosse"» Marini o Mario? «Brave tutte e due» NAPOLI. L'unico vero problema di André De La Roche era questo: «Come faranno ad arricciarmi i capelli? Io sono di origine orientale e li ho neri e liscissimi. Sarà una vera tortura». E infatti, domenica scorsa, al San Carlo di Napoli, quando ha fatto la sua apparizione in scena, calzamaglia nera con su disegnato uno scheletrino bianco, nella parte del genio del male nel «Ballo Excelsior», i capelli di André De La Roche erano lisci: segno che i truccatori dovevano aver rinunciato. Dal varietà televisivo «Rose Rosse» al balletto classico, dal Salone Margherita al San Carlo di Napoli: «E' stato il coreografo Ugo Dell'Ara a chiamarmi per interpretare il ruolo dell'Oscurantismo nel "Ballo Excelsior"» spiega. Il San Carlo infatti ha rimesso in scena questo ballo grande di fine 800, (nato alla Scala di Milano nel 1881 con la musica di Romualdo Marenco e la coreografia di Luigi Manzotti), che descrive il trionfo della civiltà sulle forze dell'Oscurantismo e invece di fate e silfidi ci racconta della pila voltaica, del traforo del Cenisio e il taglio dell'Istmo di Suez. «Ho sempre detto no alle proposte che mi sono arrivate da altre compagnie. Il classico non mi interessa. Ma questa volta, non potevo riufiutare l'offerta di Dell'Ara. Anche perché questo è un ruolo di carattere, che mescola mimo e acrobatismi, prevede un tipo di ballo molto simile al mio stile». Il suo Oscurantismo è antagonista della Civiltà, è un perdente, un André De La R he cattivo, lei ce ne dà un'immagine un po' sbarazzina, è una sua scelta di intepretazione? «A me è simpatico così. Proprio perché perde sempre. L'Oscurantismo è la forza della tradizione che si oppone al progresso, che non accetta l'idea che la civiltà vada avanti, che vuole fermare il mondo. Un malvagio idealista». Dai costumi lucidi e paillettati delle riviste tv alla calzamaglia nera del genio del male: «Il costume originale aveva anche una calottina nera. Quella almeno non me l'hanno messa. Lo stile scelto da Dell'Ara è divertente: soprattutto nel gioco delle braccia, molto influenzato dall'espressionismo». A Napoli, l'Excelsior (regia di Filippo Crivelli, scene di Giulio Coltellacci) sarà in scena . sino al 5 maggio. De La Roche danzerà soltanto nelle prime sei repliche sino al 18 aprile: «Poi devo tornare a "Rose Rosse". In queste due settimane di assenza il mio posto lo ha preso Raffaele Paganini. Dopo staremo fermi una settimana per le elezioni. Quindi, serata finale il 27 aprile, in cui danzeremo Raffaele ed io». E Lorenza Mario, ovviamente. «Certo. Una ballerina deliziosa, vero? Un tipo di soubrette spumeggiante, molto brava; ha un look alla Sabrina; mi ricorda un po' Zizi Jeanmaire, quella di molti anni fa, chiaramente». Già dimenticata Valeria Marini? «Per carità, sono brave tutte due!» Sergio Trombetta André De La Roche

Luoghi citati: Milano, Napoli