I ragazzi stanno a guardare
I ragazzi stanno a guardare I ragazzi stanno a guardare O forse nemmeno ci guardano Mondo adolescente, così remoto Ei ragazzi stanno a guardare: o forse neppure ci guardano. Un'originalità di «Jack Frusciante è uscito dal gruppo» sta nel descrivere un mondo adolescente totalmente estraneo a quello degli adulti, completamente remoto e incurante rispetto a politiche, problemi, televisioni e ansie degli adulti, esclusivamente chiuso in se stesso (musica, amore, vestiti, amicizia, linguaggio, birre, moto o bicicletta). L'aspirazione è infatti soprattutto a restare stranieri, a non lasciarsi omologare né imbrogliare né sottomettere, a sfuggire «al cerchio che ci hanno disegnato intorno» anche a costo della vita. L'atteggiamento verso gli adulti è semplice: non esistono, e se a volte alzano la voce si può fingere di non sentire. Il titolo allude significativamente al chitarrista americano che lasciò il suo gruppo, i Red Hot Chili Peppers, proprio al momento del massimo successo. Il film è tratto dal romanzo omonimo del ventiduenne Enrico Brizzi, pubblicato in molte edizioni prima da Transeuropa e poi da Baldini £r Castoldi, piaciuto moltissimo ai lettori ragazzi anche perché i due protagonisti, i giovanissimi studenti Alex e Aldi, compiono il massimo gesto d'anticonformismo vivendo un amore asessuato, platonico, casto. La «storia sgorbia» di questa «cazza di vita» in cui la felicità è scegliersi, volersi bene, aspettarsi e correre in bicicletta, è raccontata da una voce narrante, ambientata a Bologna, diretta dalla debuttante bolognese trentaquattrenne Enza Negroni, interpretata adeguatamente da Stefano Accorsi e malamente da Violante Placido, figlia di Michele Placido. Enrico Brizzi, anche soggettista e sceneggiatore, ha ripudiato il film: che in effetti non è granché ma resta fuori del comune, e riserva un'attenzione particolare alla colonna sonora, testimoniando l'interesse centrale rappresentato per l'ultima generazione dalla musica, rock. [1. lai t.] JACK FRUSCIANTE E' USCITO DAL GRUPPO di Enza Negroni con Stefano Accorsi, Violante Placido, Alessandro Zamattio, Athina Cenci, Ivano Marescotti Sentimentale. Italia, 1996. Cinema Ambrosio, Eliseo di Torino; Odeon di Milano; Greenwlch, Giulio Cesare di Roma.
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