«Palermo perdona i miei sbagli»

Messaggio di speranza dal suo erede, Salvatore De Giorgi: «La mafia si può vincere» Messaggio di speranza dal suo erede, Salvatore De Giorgi: «La mafia si può vincere» «Palermo, perdona i miei sbagli» Commosso saluto dell'arcivescovo Pappalardo PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'arcivescovo che vuol essere «voce della gente», Salvatore De Giorgi, 66 anni, di Vernole (Lecce) è il nuovo arcivescovo di Palermo in sostituzione del cardinal Salvatore Pappalardo, in pensione ormai da tre anni e rimasto in carica fino ad ora per via del suo prestigio. L'annuncio della nomina decisa da Giovanni Paolo II è stato dato ieri nella sala stampa vaticana mentre Pappalardo, emozionato, si accomiatava da una grande folla in cattedrale per la Messa del giovedì santo. Vescovo dal 1973, monsignor De Giorgi è arcivescovo di Taranto dal 1987. E' anche assistente generale dell'Azione Cattolica, membro del comitato di presidenza del Consiglio pontificio per la famiglia e consultore del dicastero vaticano per i vescovi. E' nella Cei, la conferenza dei vescovi italiani, che De Giorgi ha acquisito le benemerenze che hanno indotto il Papa a procedere alla nomina nell'arcidiocesi palermitana, costretta a fare i conti, ogni giorno, con l'intricata realtà siciliana e con la mafia. Negli ultimi anni, infatti, il presule pugliese che è destinato a diventare quanto prima cardinale, ha anche presieduto il comitato per l'Anno Mariano e la commissione per il laicato ed è stato segretario della commissione della Cei per la liturgia e la dottrina della fede. Incarichi in posti-chiave. L'aspirazione a essere «voce della gente» monsignor De Giorgi la rivelò otto anni fa all'allora capo dello Stato Francesco Cossiga, prospettandogli l'incerto futuro dei metalmeccanici dell'Italsider a Taranto. Arcivescovo a Foggia, nel 1984 fece dedicare le Messe di Natale ai 15 morti e 180 feriti della strage del treno 904 a San Benedetto Val di Sambro e lui stesso la celebrò nel carcere, trascorrendo poi il Capodanno con i senzatetto. A Palermo, dove si insedierà il 18 maggio, De Giorgi giunge a sorpresa dopo che erano circolati i nomi dell'arcivescovo di Siracusa, Costanzo, e del nunzio apostolico in Colombia, Romeo, entrambi siciliani. Nel messaggio ai palermitani, De Giorgi si rifa alla condanna della mafia che Giovanni Paolo II ribadì nel suo famoso discorso fra i templi di Agrigento. «Non potrò mai dimenticare - sottolinea - il grido di ferma condanna e di pressante , invito alla con- \ ^Riversione sgorgato \ dal suo cuore di | padre nella Valle : dei Templi». E \ §s£"i nell'annunciare ' v~\ l'impegno pastorale nel segno dei «grandi valori e delle numerose potenzialità del popolo palermitano» e «per risolvere i suoi problemi e debellarne i mali sociali», De Giorgi ricorda la «sollecitudine pastorale» del Pontefice per la Chiesa di Palermo, che definisce «coraggiosa». L'arcivescovo promette che agirà nel segno della continuità, tenendo in conto «saggezza e coraggio» del suo predecessore, e anche la figura di don Pino Puglisi, il parroco assassinato tre anni fa dalla mafia. Pappalardo, dice il nuovo arcivescovo, «ha tracciato un cammino irreversibile». E | poi: «I mali socia¬ le li, a cominciare • dalla mafia - os¬ serva De Giorgi '•f .,. . ,„s si possono vinceI* ' re con la buona volontà e il concorso di tutti, ma soprattutto con la formazione delle coscienze alla I cultura della vita, I dell'amore, del ri:- 1 spetto, del perdo- ~> } no, della giustizia '•ÌIS- V 1 e della solida| rietà». M | La voce rotta W, ì dalla commozio¬ ne, il cardinal Pappalardo ha avuto un gesto di umiltà: «Di più e di meglio avrei dovuto fare per voi e spero che per le deficienze nelle quali sono incorso così come mi avete sopportato ora mi perdonerete». Ha quindi confermato che rimarrà nella comunità diocesana sulla collina della borgata Baida. «Con voi e per voi continuerò a pregare», ha detto rivolgendo il saluto alla «nuova guida spirituale di questo popolo di Dio, con tutta l'apertura di cuore di cui siamo capaci. Gli auguriamo anche di svolgere l'alto ministero impiegando a vantaggio della diocesi palermitana le energie di cui il Signore l'ha dotato». Dopo l'applauso della folla, il sindaco Leoluca Orlando ha abbracciato Pappalardo: «Rimarrà nella storia della città come simbolo di speranza e cultura di vita che qualcuno ha cercato di spegnere senza ancora riuscirvi e per la quale padre Pino Puglisi si è sacrificato». Antonio Ravidà Il nuovo presule promette di agire nella continuità A sinistra Salvatore De Giorgi, 66 anni, nuovo arcivescovo di Palermo: lascia la diocesi di Taranto che guidava dal 1987 Don Pino Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio di Palermo ucciso tre anni fa in un agguato di mafia