Due notti nell'ìncubo bianco

Aosta: un'escursionista svizzera è scampata alla morte grazie al kit di sopravvivenza che portava con sé Aosta: un'escursionista svizzera è scampata alla morte grazie al kit di sopravvivenza che portava con sé Due notti nelPìncubo bianco —— Cade in un crepaccio a 4000 metri: salva AOSTA. «Trovare viva quella donna è stato un miracolo». Non ci speravano più i soccorritori, quando ieri mattina sono partiti per l'ennesima ricerca. E invece Brigitte Djajasasmita, 35 anni, scialpinista di ChèneBougeries, nel cantone svizzero di Ginevra, era viva, dopo quasi 48 ore in un crepaccio a 30 metri di profondità, a 4 mila metri di quota. La donna era dispersa da domenica pomeriggio tra i ghiacci, sotto la Dent D'Hérens, al Colle delle Grandes Murailles, nell'Alta Valpelline. Lunedì le speranze di trovarla viva erano diminuite di molto, ieri mattina erano quasi nulle. E invece Brigitte è uscita dal crepaccio in buone condizioni, ha riportato la frattura del bacino e un leggero stato di choc. E' viva grazie all'esperienza, a un po' di fortuna e alle guide della Protezione civile, di Aosta e Cervinia, che ieri mattina hanno voluto tentare un'ulteriore ricerca. Brigitte ha al suo attivo due spedizioni sugli «ottomila» himalaiani, appartiene ad un corpo svizzero di soccorso e nello zaino aveva, domenica, i medicinali per tutto il gruppo di scialpinisti elvetici. La comitiva, cinque scialpinisti e una guida francese, era arrivata in Valle sabato sera e aveva dormito al rifugio Aosta. Domenica mattina presto la partenza per raggiungere il Colle delle Grandes Murailles. Erano ormai in cima, quando Brigitte aveva accusato un lieve malore: «Sono molto stanca, proseguite voi, io torno indietro». Ai compagni restava da affrontare solo un ultimo tratto. «Va bene, comincia a scendere, noi ti raggiungiamo subito», aveva detto la guida. Brigitte si era avviata. I compagni avevano cominciato la discesa poco dopo. «Abbiamo intravisto la sagoma di una sciatrice - aveva poi raccontato la guida - sembrava proprio Brigitte, era vestita allo stesso modo». Al rifugio Aosta però l'amara sorpresa: quella sciatrice non era Brigitte. La donna è precipitata nel crepaccio appena 20 metri dopo aver lasciato i compagni. C'era la bufera e 20 gradi sotto zero. La neve sul fondo della spaccatura ha attutito la sua caduta. Brigitte si è ancorata con la piccozza alle pareti del crepaccio, per evitare di appoggiarsi al ghiaccio. E poi, iniettandosi farmaci antidolorifici e bevendo molto, ha evitato la morte. «Ha sentito ■ fp ■ ■ . m IL SINDACATO VA ALLA GUERRA CSAVONA ARI presidi e direttori didattici, attenti ad autorizzare la celebrazione della Pasqua nell'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze: i Cobas vi denunceranno per interruzione di pubblico servizio. E fate attenzione anche a non «mascherare» la cerimonia con mostre o rassegne o spettacoli teatrali o recite a sfondo religioso. Il rischio è eguale: i sindacalisti autonomi vigileranno sul rispetto del Concordato. I Cobas di Savona si fanno dunque promotori di un'iniziativa che coinvolge tutta la scuola italiana, e non solo la realtà ligure. Spiegano Sara Scali e Franco Xibilia, dell'esecutivo provinciale: «Rifiutiamo l'eventuale celebrazione di messe o riti religiosi, comunque mascherati, durante le lezioni di oggi. Se qualche scuola elementare o media consentirà abusi in questa direzione, i Cobas presenteranno una denuncia alla magistratura». Aggiungono: «E' una battaglia, una "provocazione", per riportare la scuola nei binari della legalità. In un momento politico delicato come questo, anche il rispetto del Concordato assume una rilevanza particolare. Non importa che messe o celebrazioni religiose siano autorizzate dai Consigli scolastici. La sostanza non cambia». Le reazioni? Dall'indignazione all'indifferenza, attraverso le sfumature più varie e complesse. Intanto il provveditore agli Studi di Savona, Gennaro Javerone: «Non capisco bene i motivi di questa azione preventiya dei Cobas, comunque ogni scuola è libera di comportarsi come meglio crede. Non sono decisioni che riguardano il provveditorato». E spiega Giacinta Marenco, insegnante di religione in una elementare di Savona: «E' un attacco incomprensibile, non mi risulta che vi siano scuole decise a trasformare la vigilia pasquale in un momento rituale. Io, per esempio, terrò una normalissima lezione, seguendo il programma stabilito all'inizio dell'anno. Da anni i bambini non vengono accompagnati a messa per il precetto pasquale. E poi il nuovo Concordato è molto chiaro. E' un falso problema. Mi domando per quale ragione dovrei subire una denuncia per "interruzione di pubblico servizio" se, EXO Control Age, l'antirughe americano, è arrivato in Italia. Da qualche tempo il suo arrivo era atteso. 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Persone citate: Brigitte Djajasasmita, Dent D'hérens, Franco Xibilia, Gennaro Javerone, Giacinta Marenco