Gli omicidi silenziosi degli «angeli killer» di R. Cri.

Gli omicidi silenziosi degli «angeli killer» Gli omicidi silenziosi degli «angeli killer» Alcuni uccidono per appropriarsi delle eredità, altri per vendetta E ci sono anche i fanatici delle sette Waltraud Wagner, una delle infermiere viennesi accusate di aver ucciso 42 pazienti te: da quello economico (per gli inquirenti avrebbe agito in collusione con un'agenzia di pompe funebri) a quello satanico (avrebbe fatto parte di una setta che organizzava messe nere e riti diabolici) alla vendetta (una delle vittime lo aveva accusato di furti e lo aveva cacciato dall'appartamento in cui viveva). Il 21 giugno '93 il tribunale di Milano condanna a 28 anni l'infermiere Antonio Busnelli, perché ritenuto responsabile della morte, nel 1990, di un'anziana paziente al¬ l'ospedale romano Fatebenefratelli e del tentato omicidio di un ricoverato nel centro di rianimazione a Milano. A provocare la morte della donna e a mettere a rischio la vita dell'altro paziente un farmaco iniettato ai malati, e non prescritto da nessun medico, che ha provocato crisi cardiache. Il tribunale ha escluso però le circostanze aggravanti dei motivi abbietti, accusa secondo la quale Busnelli avrebbe agito per intascare denaro dalle pompe funebri. Il 30 novembre '93 il pm Luigi Lombardo ha chiesto ai giudici della corte d'assise di Catania l'ergastolo per Anna Santa Catanesi, l'infermiera accusata di aver ucciso nel dicembre '89 due coniugi, Adriano Spitaleri, 80 anni, e Maria Leocata, di 87, somministrando loro una dose letale di farmaci. La Catanesi è stata inoltre accusata, insieme alla figlia Giuseppina Arzeni, e a un'amica, Maria Cascinelli, di appropriazione indebita in quanto le donne si sarebbero imposses¬ sate di circa 400 milioni e di un'auto. In Austria, quattro infermiere sono state condannate per aver ucciso 41 pazienti tra il 1982 e l'89 con iniezioni di insulina o forti dosi di calmanti. A Colonia, invece, è scoppiato il caso di un altro «angelo della morte», l'infermiera Marianne Noelle, condannata a due ergastoli il 28 aprile '93 per aver ucciso tra l'84 e il '91 con una dose mortale di tranquillanti sei degli anziani pazienti a lei affidati per impadronirsi dei loro averi. Il 3 febbraio del '95, poi, la polizia tedesca ha arrestato un'infermiera dell'ospedale di una cittadina bavarese sospettata di aver somministrato una dose mortale a un'anziana. Cinque anni prima un'infermiera di Wuppertal era stata condannata a 11 anni per aver iniettato dosi letali di medicine a cinque pazienti, mentre un'altra infermiera è stata arrestata in Norvegia perché accusata di aver provocato, nel '93, la morte di 10 pazienti in un ospizio. [r. cri.]

Persone citate: Adriano Spitaleri, Antonio Busnelli, Busnelli, Giuseppina Arzeni, Luigi Lombardo, Maria Cascinelli, Maria Leocata, Marianne Noelle

Luoghi citati: Austria, Catania, Colonia, Milano, Norvegia