La poesia come scandalo

Oggi i funerali di Bellezza Oggi i funerali di Bellezza La poesia come scandalo ROMA. Si svolgono oggi i funerali di Dario Bellezza. Alle 10,30 funzione religiosa nella chiesa di S. Maria in Trastevere; alle 17 il feretro tornerà nella ex chiesa di S. Rita, per una commemorazione a cui interverranno tra gli altri Franco Cordelli, Renzo Paris, Renato Minore e Luigi Manconi. »y 1ARIO Bellezza è stato un 11 esempio clamorosamente 11 evidente di assoluta voII cazione poetica, patita fiE£J no in fondo con dedizione senza limiti. Ha incarnato la figura del poeta romantico, che gioca l'intera esistenza sulla passione della poesia, alla quale subordina la vita e ogni altra esperienza, consacrando in essa la sua diversità dal mondo delle esperienze comuni e delle norme del linguaggio e di comportamento nell'ambito della situazione letteraria di questi ultimi decenni. La sua poesia vuole essere, come tale, violenza di passione e scandalo di tale assolutezza di parola in tempi certamente indifferenti o noncuranti nei confronti del verso: una sfida, insomma, condotta con un ascetismo strenuo nella sostanza, anche se tante scorie di invettive, di pateticità, di eccessi di grida del cuore esulcerato e della carne afflitta o perseguitata, vi si ritrovano dentro. Si potrebbe dire, con qualche approssimazione, che Bellezza ha in qualche modo ereditato la prima delle due pa- Dario Bellezza Dario Bellezza role della formula di Pasolini, passione e ideologia (e pasoliniano per molti versi egli è, infatti, stato): la passione, appunto, l'empito del sentimento e dei sensi. Opere come Invettive e licenze, del 1971, Morte segreta, del 1976, Testamento di sangue, del 1992, L'avversario, deì 1994, rappresentano la dimostrazione più sicura e più alta di questa reinterpretazione della figura del poeta vittima della sua vocazione alla parola e della sordità del mondo alla sua passione di romantico «maledetto». Più lirici, in fondo, sono i romanzi fra cui spiccano II carnefice, del 1973, Angelo, del 1979, e Nozze col diavolo, del 1995. Ma anche in essi ciò che colpisce è la tensione verso una totale sincerità della passione, che si unisce con il dolore e l'angoscia di fronte alla corruzione che minaccia continuamente i senti- menti, la vita, i corpi, conducendo verso l'orrore della morte in una sequenza di gesti crudeli, inesorabili, spietati, e anche la natura, così liricamente contemplata in incantate descrizioni, vi finisce coinvolta, fino a rendere impossibile ogni salvezza. I romanzi, insomma, testimoniano più dei versi una profonda disperazione del vivere: che è, poi, un altro elemento dell'infuocato romanticismo di Bellezza scrittore. Giorgio Bàrberi Squarotti stato annunciato Gola di John Lanchester ancora prima di apparire in uno solo dei 14 Paesi che lo pubblicano più o meno simultaneamente (in Italia l'editore è Longanesi, che si aspetta un successo all'altezza del Profumo di Suskind). E la sorpresa è che non tradisca le aspettative: una storia a metà tra l'Artusi e Patricia Highsmith, di indiscutibile erudizione, piena di vertigini del palato e di virtuosismi stilistici certamente non comuni in un primo romanzo. L'autore, John Lanchester, un occhialuto ra- LA STAMPA

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