«Solo venti milioni per 34 mesi di cella»

«Solo venti milioni per 34 mesi di cella» «Solo venti milioni per 34 mesi di cella» NAPOLI. Quanto valgono due anni e dieci mesi vissuti in carcere da un innocente? Dipende da chi sei, da quale lavoro fai, da quanto guadagni e dove abiti. Nel caso di Ciro B., un disoccupato di 23 anni che vive nel quartiere più disastrato di Napoli, Secondigliano, l'errore giudiziario vale solo venti milioni. Per i giudici della prima sezione penale della corte d'appello, Ciro deve accontentarsi, «tenuto conto del fatto che non è dedito ad una stabile attività lavorativa e considerata la non rilevante personalità morale del richiedente, inserito in ambiente degradato». Ma oltre il danno, il signor B. ha subito anche la beffa: il risarcimento è stato bloccato dal ministero del Tesoro perché nell'ordinanza emessa dalla corte d'appello è stata appuntata in modo errato la data di nascita del malcapitato: Ciro, nato il 13 aprile 1972, risulta essere venuto al mondo il 13 aprile dell'anno 197. «Dopo Cristo, naturalmente», ironizza l'avvocato Alberto Varano mentre mostra una lettera inviata al Tesoro per conto del suo cliente: «Trasmetto dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la quale si attesta che il mio assistito di anni 23 e il suo omonimo di anni 1798 sono in realtà la stessa persona». Le disavventure di Ciro B. cominciarono il 9 ottobre di 5 anni fa, quando fu arrestato con l'accusa di concorso in omicidio premeditato: per i magistrati della procura aveva ucciso un uomo al quale avrebbe dovuto restituire una piccola somma. A fine marzo del '92, i giudici del processo in primo grado emisero la loro sentenza: Ciro, ritenuto colpevole, fu condannato a 14 anni e mezzo di carcere. L'incubo si concluse solo il 7 giugno del '93, quando la corte d'appello lo mandò assolto per non aver commesso il fatto. Tornato in libertà, Ciro tentò di trovare un lavoro. «Ma la frittata ormai era fatta - spiega l'avvocato Varano -, Chi mai avrebbe assunto un uomo arrestato per omicidio e il cui nome e la foto erano finiti sulle prime pagine dei giornali?». La richiesta di risarcimento per quei due anni e dieci mesi trascorsi ingiustamente in una cella di Poggioreale è partita a gennaio del '95. La risposta è arrivata dopo undici mesi, il 14 novembre: l'errore giudiziario subito dal signor B., disoccupato e nullatenente, non vale più di 20 milioni. [f. m.] nona americana a noleggio, non è la Norimberga di Hitler, non è la Cecenia di Dudaev, non è l'Irlanda dell'Ira. Questo è Far West, Ok Corrai, Dodge City, Tombstone, è una regione dello spirito, prima che della Terra, dove il «vicino» abita a 150 chilometri, dove la notte è rotta soltanto dal muggito delle alci in amore e dei treni della «Union Pacific» in transito e un uomo che litiga con il vicino per i diritti di pascolo non gli dice «Joe ti faccio causa», ma «Joe ti faccio fuori». E lo fanno davvero. Sono luoghi di dimensioni spaziali per un europeo, inconcepibili e stordenti, di solitudini spirituali e fisiche inimmaginabili. Ci sono 1800 abitanti in tutto in un raggio di 100 chilometri dal ranch assediato. Il caffè-ristorante più vicino al ranch dei «Freemen», detto il «OD», sta a 80 chilometri, nel pae- NELLA CITTA' ASSEDIATA BILLINGS DAL NOSTRO INVIATO Ai piedi delle Montagne Rocciose, accanto ai fiumi Yellowstone e Little Bighorn, nella terra gelida, rossa e fertile che si bagnò del sangue di Custer, di Cavallo Pazzo, del 7° Cavalleria e dei Sioux, 25 ribelli con donne e bambini e 150 agenti dell'Fbi si guardano da una settimana dentro i telescopi dei fucili a lungo raggio, e aspettano, con le dita che prudono, in un assedio che può diventare ad ogni secondo una strage. «Mezzogiorno di ghiaccio», nella prateria del Nord, nel granaio del mondo che esporta semola e orzo in Russia, in Europa, in Asia, ovunque. Duello in quella Siberia americana dai silos gonfi di cereali dove meno 10 gradi non è freddo, 100 chilometri non è lontano, 100 ettari di terra sono un orticello e dove l'ultima rabbia dell'uomo bianco sta esplodendo contro le tasse, contro il governo centrale, contro i negri, contro gli ebrei, contro le banche, contro tutti. Qui, nel Montana dove ogni maschietto ha un'arma e dove le femmine imparano a caricare il «Remington» con i pallettoni da cervo prima di imparare a pettinare le bambole, la parola «western» non è un film, è cronaca quotidiana. Jack Munron, 10 sceriffo della contea dove si sono asserragliati i ribelli, ha chiesto ieri all'Fbi il pennesso di farla finita con un duello «testa a testa», pistola nella fondina, con il capo dei secessionisti. Purtroppo, l'Fbi glielo ha negato. Da ormai otto giorni, da lunedì scorso 25 marzo, circa due dozzine di uomini, di donne e due bambine innocenti, che si fanno chiamare «The Freemen», gli uomini liberi dell'ultima frontiera, si sono chiusi in una lunga casa bianca, al centro di un ranch grande 500 ettari, misura da Comune italiano. Resistono alle domande di resa fatte prima dallo sceriffo con sogni di Gary Cooper, poi dallo Stato del Montana e oggi dal governo federale americano, da Clinton, che ha mandato 150 G-Men dell'Fbi, due aerei militari Hercules C-130, trasporti truppe corazzati per sigillare la «Città del Giusto», come i ribelli hanno battezzato il loro ridotto. Città del Giusto, ma soprattutto città del ricercato, perché almeno sei degli uomini e tre delle donne sono colpiti da mandati di cattura per truffa, falso, evasione fiscale, sedizione, associazione a delinquere e addirittura per «sindacalismo criminale», una vecchia legge del 1909 che era stata inserita nei codici, e mai rimossa, per combattere 11 terrorismo operaista. Con il pretesto della «rivoluzione», hanno emesso assegni a vuoto, comperato senza pagare, evaso le tasse, truffato per almeno due milioni di dollari, più di tre miliardi di lire. La rivolta dei «Freemen», hanno detto i politici, hanno scritto i

Persone citate: Alberto Varano, Clinton, Custer, Dudaev, Gary Cooper, Hitler, Jack Munron, Little Bighorn, Remington