«Gesù non è risorto: abbiamo trovato la tomba»

A Léotord il posto di Oistard GERUSALEMME La scoperta su alcuni reperti archeologici del 1980 che nessuno finora aveva esaminato a fondo «Gesù non è risorto: abbiamo trovato la tomba» Una troupe della Bbc: sulle urne i nomi di tutta la Sacra Famiglia LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Dicono di avere forse trovato la tomba di Gesù; e non è un pesce d'aprile. Per l'esattezza la tomba' fu trovata e svuotata nel 1980 a Gerusalemme, durante gli scavi per costruire un'abitazione. Come è consuetudine in quei casi, tutte le urne funebri di terracotta - vecchie di circa duemila anni - furono rimosse, catalogate e immagazzinate; gli scavi continuarono. Nessuno badò più di tanto ai nomi scolpiti sulle urne, tutti piuttosto comuni - Gesù compreso - a quell'epoca; e soprattutto alla loro posizione nella stessa tomba. E' stata una équipe della «Bbc», che preparava a Gerusalemme un programma religioso che andrà in onda il giorno di Pasqua, a scoprire quella che è probabilmente una pura coincidenza; ma di quelle che fanno sobbalzare. Riecco le sei urne, ormai vuote perché chissà quanti secoli fa qualche ladro di tombe si era servito. Ed ecco, sotto gli occhi dell'equipe televisiva, le scritte che - se mai volessero dire quello che può sembrare - stravolgerebbero con le loro implicazioni la storia e l'essenza stessa del Cristianesimo. «Yeshua, figlio di Yehosef» (Gesù, figlio di Giuseppe); e ai suoi lati il padre, «Yose» e la madre «Mariemene che è anche detta Mara» (Maria). Ma ci sono anche le altre tre urne, e il bisbiglio aumenta di tono. Perché mentre i primi tre nomi erano scritti in ebraico, il quarto è in greco, ed è quello di «Marya». Un lampo percorre i ricercatori. Si tratta forse di Maria Maddalena?, si domanda l'autrice del reportage, la giornalista Joan Bakewell, che da oltre vent'armi cura la rubrica religiosa intitolata «Il nocciolo della questione» e che ha anticipa¬ to ieri la straordinaria storia su due pagine del «Sunday Times». La quinta urna ha il nome «Matya» (Matteo). Ma un altro balzo alla sesta: «Yehuda, figlio di Yeshua» (Giuda, figlio di Gesù). E' mai possibile che Gesù sia morto e sia stato sepolto con i genitori? E' possibile che in quella tomba di famiglia abbiano trovato posto sua moglie e suo figlio? Ma a indicare che questa possa essere la Sacra Famiglia c'è solo il fatto che in passato si sono trovate dieci urne con il nome di Gesù e due che indicavano «Gesù figlio di Giuseppe»; ma nessuna con il corollario di Maria e tantomeno con l'ipotesi di una moglie e un figlio. «Direi che le possibilità di una tale identificazione siano prossime a zero», ha commentato Amos Kloner, della sovrintendenza israeliana alle antichità. E l'archeologo Joe Zias, del Rockfeller Museum: «Se quelle urne non fossero state trovate in una tomba avrei detto al cento per cento che si trattava di falsi. Ma provengono da un ottimo contesto archeologico, trovato da archeologi, letto da archeologi e interpretato da archeologi. Ed è questo che rende la cosa sorprendente: non c'è invenzione, non c'è falsificazione». E allora? «Siamo rimasti senza parole», dice Joan Bakewell ammettendo tuttavia che «sono molto deboli le prove concrete che collegano questo ritrovamento a Gesù». Ma a suo avviso quelle urne «approfondiscono il mistero che circonda la Pasqua». Più tranciarne l'ipotesi formulata da Keith Ward, emerito professore di divinità all'Università di Oxford. «Se quelle urne fossero vere - dice - cesserei di essere un cristiano, perché esse invaliderebbero la testimonianza degli apostoli; e senza quella Gesù non sarebbe di particolare importanza». [f.gal.1

Luoghi citati: Gerusalemme, Londra