Esecuzioni per risparmiare
Esecuzioni per risparmiare Esecuzioni per risparmiare Le autorità: costano meno del carcere MOSCA. Gli spariamo per risparmiare. Questa è la candida e terrificante spiegazione che le autorità russe danno alla drastica impennata delle esecuzioni dei criminali condannati a morte. La nuova Russia democratica, neo membro del Consiglio d'Europa, al quale ha aderito a condizione di eliminare la pena di morte, fucila con stakanovismo degno di miglior causa: 30 esecuzioni solo nel febbraio scorso. L'improvvisa escalation delle uccisioni in nome dello Stato è stata denunciata da Lev Razgon, anziano scrittore ex dissidente, che ha cominciato la sua esplorazione dell'«arcipelago Gulag» ancora ai tempi di Stalin. Razgon, membro della Commissione per la Grazia istituita da Boris Eltsin nel 1991, ha rivelato che nel 1993 sono state respinte solo 4 richieste di grazia, mentre 149 persone si sono viste sostituire la fucilazione con il carcere a vita. Nel 1994 il numero dei graziati è stato identico, mentre sono state mandate davanti al plotone d'esecuzione 19 persone. Fatti che hanno senza dubbio favorito l'accetta- zione della Russia nel Consiglio d'Europa. Ma nel 1995 le cose sono cambiate: 86 fucilati e pochissime grazie. Dai primi mesi del 1996 poi la Commissione per la Grazia si è trovata praticamente disoccupata: quasi tutte le richieste respinte, 30 solo a febbraio. Se continua così, la Russia può sperare di riconquistare il suo posto nella triste classifica dei Paesi che giustiziano di più. L'opinione pubblica russa e soprattutto gli organi dell'ordine sono fortemente ostili all'abolizione della pena di morte, convinti che sia il modo più efficace di combattere l'ondata di criminalità. Ma Razgon smentisce: tra i condannati non ci sono killer e mafiosi. Sono quasi tutti disgraziati che hanno ucciso in preda all'alcol o alla follia. Spietati, disumani, certo, ma non sarebbe stata la paura a fermarli. Razgon è convinto che Mosca voglia eseguire il maggior numero di condanne possibile prima che scatti la moratoria sulla pena di morte imposta dal Consiglio d'Europa. La Russia infatti, che ha introdotto solo recentemente la detenzione a vita, non ha i soldi per costruire prigioni adeguate e mantenere i detenuti. Costa molto meno il plotone d'esecuzione. [a. z.] condanne a morte mei '95 OMICIDIO M5 ASSOCIAZIONE -0 ADEUNQUERE
Persone citate: Boris Eltsin, Lev Razgon, Razgon, Stalin
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