Satellite-guida per i ciechi di Gabriele Beccaria

Una sonda spaziale come «occhio» che accompagna i non vedenti Una sonda spaziale come «occhio» che accompagna i non vedenti Satellite-guida per i ciechi JOHN, vai avanti così. Tranquillo. C'è Dorchester Road davanti a te. Aspetta il segnale verde. Ok. Procedi così per altri cento metri. Bene, ora gira a destra su Barnaby Street e continua. Stai passando tre negozi di alimentari. Il prossimo isolato è il tuo. Ecco il supermarket. Non preoccuparti della porta di vetro, si apre automaticamente. Bravo, sei arrivato». La voce è sintetica e perciò la vibrazione metallica è vagamente sgradevole, ma le istruzioni sono così precise da essere emozionanti. L'importante è che John resti concentrato e non si metta a pensare che il suggeritore del sussurro artificiale è un occhio che sta appeso oltre l'atmosfera, dentro un satellite: ci pensa lui a guardare e a spiegare che cosa ronzare nell'orecchio di un cieco che a Birmingham si sposta a passo svelto. Invece del cane al guinzaglio, John si è messo sulla schiena un laptop e una microantenna. Con questa combinazione di memorie al silicio ha riconquistato l'indipendenza, spiegano all'università di Birmingham, uno dei centri dov'è stato progettato in joint-venture con altri laboratori inglesi e tedeschi un sistema di «visione sonora» per non vedenti. Il prototipo si chiama «Mobic» e tra qualche settimana cominceranno i test a tappeto. Per ora, l'handicap maggiore è il peso, sei chili. Non tutti sono robusti come John e non si dovrebbe pretendere che un cieco sia costretto a passeggiate tanto faticose, ma questo è quanto di meglio offre lo stato dell'arte tecnologico e naturalmente c'è la fila di aspiranti cavie per l'esperimento. A fare da ponte tra il satellite geostazionario e la voce sintetizzata i ricercatori hanno piazzato un software che contiene la piantina della città e traccia i percorsi più brevi per raggiungere le mete previste dal «cliente». E questo è soltanto l'inizio. A uno stadio di maggiore sofisticazione John andrà alla stazione, prenderà il treno e andrà a Londra, tutto solo, a trovare finalmente il suo amico Peter. Per quell'epoca la voce si sarà addolcita e femminilizzata e John il cieco non si emozionerà più all'idea di essere l'uomo guidato dalle stelle. Gabriele Beccaria

Persone citate: Barnaby

Luoghi citati: Birmingham, Londra