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TIVÙ'& TIVÙ1 TIVÙ'& TIVÙ1 27 f z^feo infligge la replica dei filmini girati in vacanza NOTTE degli Oscar, magica notte, molti videoregistratori in funzione, qualche temerario sveglio a guardare la serata su Telepiù 1. Una serata meno noiosa degli altri anni, anche grazie alla spiritosa attrice-presentatrice Whoopi Goldberg. O forse non è stata neanche meno noiosa, la maratona, è che ci stiamo abituando alle sfilate, ai premi, alla retorica. Alle repliche. Per esempio: Siusy Blady e Patrizio Roversi fanno i «Turisti per caso» durante l'estate, e già avevano presentato su Raidue i frutti dei loro viaggi, le loro esplorazioni vacanziere. Adesso che cosa succede? Sempre su Raidue, mostrano agli amici i «filmini» di queste ferie fatte in giro per l'Italia e per il mondo, con lo stesso spirito di chi mostra le diapositive dell'estate, e sa che tutti si annoieranno, ma tra un gridolino e l'altro infine accetteranno la visione. Questi filmini, che sono poi gli spezzoni dei programmi già andati in onda, sono stati mostrati l'altra i sera a Fabio Fazio e a Simona i Marchini seduti sul sofà. I due gentili ospiti commentavano garbatamente, Fazio sembrava il più inquieto, ma era un'inquietudine di maniera, ovviamente, visto che era lì, ad autoinfliggersi un viaggio attraverso la Romagna aspettando la pizza. Il viaggio medesimo, poi, era gradevole, e si occupava di una delle regioni leader delle vacanze italiane in modo completo, affettuoso (Roversi e Blady sono emiliani) e nello stesso tempo distaccato, indagando sulle, coltivate, contraddizioni della zona. Le discoteche, il mare rifatto, tutta la natura rifatta dai romagnoli; le balere, il popolo del giorno e il popolo della notte, l'entroterra deserto e il mare superaffollato, le mucillagini e le piscine grandi come vasche da bagno, le pensioni e il Grand Hotel. La coppia di «turisti per caso» ha visitato a suo tempo anche il Brasile, per esempio, o Cuba. Bene, la Romagna viene affrontata nello stesso modo, come se non fosse così familiare, ma esotica, erotica. Il lavoro è istruttivo, ma il fatto che venga riproposto con il pretesto dei filmini da far vedere agli amici, suvvia, è scoraggiante. E' scoraggiante proprio come le diapositive imposte dopo cena. Ma allora non c'è proprio più niente da mandare in onda? Abbiamo davvero toccato il fondo del barile ormai vuoto? E' un peccato anche per gli ospiti, che sono imbarazzati e non sanno che cosa dire. Più fortunato chi, come Giorgio Celli o David Riondino, dietro le quinte, analizza a sua volta la Romagna, e dice dunque quello che vuole. Prosegue indomita Carmen Lasorella con i suoi «Cliché» su Raiuno. Il tema della puntata di lunedì era «Parla come mangi», c'erano alcuni ragazzetti che si esprimevano in un gergo tipicamente romanesco, ma dimostravano di saper parlare anche in altro modo. Che i giovani, le minoranze in generale cerchino e salvaguardino un'appartenenza linguistica che li uniformi, non è una novità. E così l'intenzione ironica del «Cliché» è sempre ai confini con il cliché vero. Alessandra Comazzi I PROGRAMMI DI OGGI