«Perdonata» l'adozione illegale di E. S.
Sentenza a Potenza Sentenza a Potenza «Perdonata» Padozione illegale MATERA. I coniugi Giuseppe Mossuto, di 52 anni, e Concetta Santarcangelo, di 46, potranno, almeno per ora, continuare a tenere con loro, a Montescaglioso (Matera), i due bambini (fratello e sorella) polacchi di dieci e nove anni, avuti in adozione in Polonia nel 1994 e dei quali, per la legge italiana, non possono essere genitori adottivi: il Tribunale per i minorenni di Potenza ha, Matti, sospeso un proprio precedente decreto con il quale aveva ordinato il ricovero dei due bambini in un istituto per l'infanzia e li ha affidati in via provvisoria ai coniugi Mossuto. Causa del fatto è la differenza di età tra Giuseppe Mossuto e i due bambini: essendo superiore a 40 anni, la coppia, per la legge italiana, non può ottenerne l'adozione. Ma i Mossuto non vogliono arrendersi di fronte ad una norma che, a loro parere, «uccide l'uomo» ed hanno proposto ricorso alla Cassazione, ottenendo ora l'affidamento dei due bambini, che sono a Montescaglioso da circa un anno e mezzo, fino alla pronuncia della Suprema Corte. Dopo un impatto con l'universo delle adozioni fatto di ordinaria burocrazia, i Mossuto hanno cercato all'estero, e il 16 settembre 1994 il Tribunale regionale di Iaworzno (Polonia) ha dichiarato l'adozione dei piccoli Agnieszka Ewa, di dieci anni (ora chiamata Aurelia), e del fratello Rafael Adrian, di quasi nove (Silvio), da parte dei due coniugi lucani. Due mesi dopo, il 14 novembre 1994, i coniugi hanno chiesto al Tribunale per i minorenni di Potenza che fosse dichiarata l'efficacia in Italia della sentenza emessa dal tribunale polacco. Il 5 gennaio 1995, i giudici hanno respinto la richiesta, in base a quanto previsto dalla legge del 4 maggio 1983 che indica, tra i requisiti dell'adozione, quello della differenza di età. Mancando, nel caso dei Mossuto, tale condizione, il tribunale, con lo stesso provvedimento, ha disposto «l'immediato ricovero» dei due bambini presso l'Istituto provinciale per l'assistenza all'infanzia di Potenza. Ma contro il paventato ricovero in istituto dei due fratelli è insorta tutta Montescaglioso, con alla testa il sindaco ed il Consiglio comunale. [e. s.]
Persone citate: Aurelia, Concetta Santarcangelo, Giuseppe Mossuto
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