Guinzaglio alle monete europee di Foto Ansa

***** Intesa sul sistema di cambio tra i «pionieri» dell'Euro e gli altri Paesi Guinzaglio alle monete europee Parigi e Bonn: basta svalutazioni facili BRUXELLES. Francia e Germania sono d'accordo per la creazione di un meccanismo di cambi che collegherà i Paesi che avranno adottato la moneta unica europea, l'Euro («ins»), agli altri Paesi dell'Unione Europea («outs») e che punisca le «svalutazioni facili». Lo ha annunciato ieri a Lavai, in Bretagna, il ministro delle Finanze francese, Jean Arthuis dopo l'incontro col collega tedesco Theo Waigel. «Siamo d'accordo su un meccanismo di cambi - ha dichiarato Arthuis al termine del consiglio economico e finanziario francotedesco - che legherà i Paesi della "zona Euro" agli altri Paesi dell'Ue. Tale meccanismo prevedere interventi della Banca centrale europea e l'Euro come punto di ancoraggio». Secondo Arthuis, sarà necessario «rafforzare i dispositivi di convergenza», che impegnano gli Stati dell'Unione a seguire la via del risanamento di bilancio. Contro chi sgarra, o peggio, ricorre a «svalutazioni competitive», Francia e Germania propongono la «condizionalità» dei fondi europei, cioè meno soldi dalle casse comunitarie. Va detto che quando i francesi parlano di svalutazioni competitive, hanno in mente soprattutto la lira, il cui deprezzamento, secondo Parigi, ha messo in difficoltà interi settori dell'economia francese. Le dichiarazioni di Arthuis confermano che la Francia non ha abbassato la guardia sul problema e ora ha trascinato la Germania sullo stesso terreno. Dal vertice di Lavai è emersa anche, sempre secondo quanto riferito da Arthuis, la volontà di Francia e Germania di impegnarsi per eliminare quei differenziali fiscali che portano ad una «competizione disonesta» tra i Paesi dell'Ue. L'annuncio giunto dalla riunione di Lavai sui nuovi meccanismi essenziali dell'accordo di cambio indica chiaramente la volontà dell'asse franco-tedesco di portare avanti il processo di crescita verso l'unione economica e monetaria che dovrebbe vedere la luce il 1° gennaio del 1999. La questione del nuovo Sme è stata ieri anche al centro dei lavori del Comitato monetario che si è riunito a Bruxelles per fissare i punti di riferimento e le ipotesi di lavoro relativi al nuovo sistema che saranno discussi dai ministri delle Finanze dei Quindici e dai governatori delle banche centrali il 12 e 13 aprile prossimi a Verona. Tra i principi cardine del nuovo accordo c'è sicuramente quello in base al quale tutto il nuovo sistema, in vigore dal 1999, sarà ancorato all'Euro. La futura banca centrale europea, secondo una tesi illustrata recentemente dal segretario alle Finanze tedesco, Jurgen Stark, potrà compiere interventi a sostegno delle monete «outs», ma questi saranno limitati a una funzione di credibilità dei patti sottoscritti tra i Quindici. Sarà essenzialmente responsabilità dei partner assicurare la stabilità dei rapporti di cambio con l'Euro attraverso rigorose politiche di bilancio, che puntino senza esitazione alla convergenza prevista dal trattato di Maastricht. L'accordo raggiunto in Bretagna tra i ministri delle Finanze di Francia e Germania Nel mirino c'è la lira e il «deprezzamento competitivo» più volte attaccato dall'Eliseo ***** * ★ * * Il ministro tedesco delle Finanze Theo Waigel, il suo collega francese Jean Arthuis, il presidente della Bundesbank Hans Tietmayer e quello della Banca di Francia Jean Claude Trichet A destra un'immagine di Torino [FOTO ANSA]