Mobilitati 5 mila veterinari di Maria Corbi

Mobilitati 5 mila veterinari Mobilitati 5 mila veterinari INas sequestrano un carico in Sardegna PREVENZIONE IN ITALIA LROMA A paura per il virus delle mucche pazze dilaga e i Nas intensificano i controlli. Presi di mira i centri dela carne d'importazione, i mattatoi e anche le macellerie. Cinquemila veterinari, distribuiti su tutto il territorio nazionale, sono allertati e mobilitati in tutti i centri Usi t ^ià fanno gli straordinari alle frontiere. Controlli a sorpresa anche nei frigoriferi dei grossisti, delle mense e degli ospedali dove si potrebbe trovare carne di provenienza inglese. E intanto cresce un altro dubbio: e il latte? I formaggi? Gli italiani possono stare tranquilli? Il ministro della Sanità Elio Guzzanti continua nella sua opera di tranquillizzazione degli animi: «Applicheremo tutte le misure che si rendessero necessarie: l'abbattimento dei capi sospetti, il blocco a tempo indeterminato delle importazioni dai Paesi aderenti o meno alla Ue». «Misure cautelative sono previste anche per il latte, anche se - ha spiegato il ministro - non vi sono finora motivi di preoccupazione». Buonp notizie per chi ha cani e gatti a casa: i veterinari escludono la possibilità di contagio del Bse dalle scatolette. «Sono lavorate a temperature elevatissime che deteriorano anche il prione del Bse - ha detto Aldo Grasselli, presidente del Sivemp (Sindacato veterinari medicina pubblica) - che è una particella molto resistente ma come tutte le subunità virali, muore ad alte temperature e comunque non crea anticorpi». E intanto ieri i carabinieri del Nas, hanno sequestrato a Porto Torres (Sassari) una partita di carne proveniente dalla Gran Bretagna, anche se non dalle zone contaminate dal virus. Il responsabile del servizio veterinario della Sardegna, Antonello Usai, che è in costante contatto con il ministero della Sanità, tranquillizza i corregionali: «Gli animali che arrivano in Sardegna vengono sempre sottoposti a una serie incrociata di analisi sia prima della macellazione che dopo». Continua a crescere la preoccupazione dei macellai. Secondo Roberto Micelli presidente nazionale dei macellai Confesercenti «l'allarme ha frenato gli acquisti e ha spostato la domanda sul pollame che rischia di risentirne sul fronte dei prezzi, già ritoccati in certe zone di circa il 10% in più». Certo è che mai come in questi giorni gli italiani hanno consumato tante carni bianche e pesce. Ieri in molti negozi e supermercati i banchi con questi prodotti sono rimasti vuoti in poche ore. E a pochi giorni dalla Pasqua si teme che gli italiani abbandonino la tradizione dell'agnello, anche se gli esperti si affannano a spiegare che sui collegamenti tra la patologia dei bovini e quella degli ovini non esiste in Italia nulla, nella letteratura scientifica, che faccia pensare al contagio dalle mucche alle pecore. Anche nel regno degli hamburger, nei McDonald's Italia, si sentono gli effetti della mucca pazza. Non cala la clientela, ma mutano le scelte: sui panini prevalgono patatine, insalate, paste asciutte, dolci e bocconcini di pollo. I responsabili della McDonald's si affrettano a comunicare che le loro carni «provengono dalla Spagna». E neanche gli esperti, medici e veterinari riescono a calmare la paura degli italiani. Ieri Fernando Aiuti, direttore della cattedra di immunologia all'Università La Sapienza, è tornato sull'argomento e ha definito una follia «l'allarme su una patologia di un'eccezionalità estrema, che ha una incidenza di un caso su un milione di abitanti». Secondo Ah ti «è vero che bisogna prevenire ma sia¬ mo di fronte all'eccezionale, a una non documentazione di aumento e nel caso di una possibilità eventuale di trasmissione, a una inattivazione dei prioni con il calore». «Occorre tener presente - ha detto ancora l'immunologo che l'eventuale possibilità di trasmissione della malattia esiste con l'ingestione di interiora e soprattutto del cervello e che comunque la carne cotta non dà questi problemi perché i prioni vengono denaturati dal calore. Negli ultimi 20 anni da quando esiste la malattia non c'è stato un aumento di casi, mentre per quelli determinati da iniezione di ormoni della crescita, per esempio, i casi si sono osservati». Maria Corbi

Persone citate: Aldo Grasselli, Antonello Usai, Elio Guzzanti, Fernando Aiuti, Roberto Micelli

Luoghi citati: Gran Bretagna, Italia, Porto Torres, Sardegna, Sassari, Spagna