Teamsystem ko a Siena

Basket: solo tre partite ieri in Al e la capolista cede alla Cx Basket: solo tre partite ieri in Al e la capolista cede alla Cx Teamsystem ko a Siena E Milano ora sogna Campionato a singhiozzo per la Coppa Italia. Con le squadre reduci dalla finale a quattro lasciate a riposo per 48 ore (i loro incontri sono in calendario domani), la prima giornata della contestata formula a orologio ha offerto solo tre incontri. Ma sono bastati per una sorpresissima e una quasisorpresa: il risultato choc è arrivato da Siena, dove la capolista Teamsystem è stata battuta dalla Cx in una partita che i toscani hanno sempre condotto. Siena festeggia due punti che vogliono dire matematica salvezza e forse qualcosina in più. A Trieste, invece, la Cagiva, con il nuovo americano Anderson (4 punti), ha rischiato la sconfitta sul campo della Illy ultima in classifica. Si è salvata al supplementare con il canestro decisivo di un Andrea Meneghin tornato a livelli di assoluta eccellenza (33 punti), dopo che Edwards aveva riagguantato la parità a 1" dal termine dei tempi regolamentari. Domani in campo le altre. C'è chi deve leccarsi le ferite della Coppa Italia, come la Buckler che non potrà disporre di Morandotti, squalificato, e ha Carera di nuovo alle prese con il guaio alla mano che lo ha già tormentato in passato - e soprattutto come la Scavolini. Oppure c'è chi deve festeggiare un buon risultato, come la Mash, finalista in Coppa Italia e dunque promossa all'Europa del prossimo anno. Infine c'è chi deve confermarsi, ora che è uscita da una specie di incubo: parliamo ovviamente della Stefanel, che con il trofeo conquistato sabato al Forum ha ottenuto il primo risultato concreto nella storia di questo marchio. «Speriamo sia una vittoria liberatoria» afferma Bepi Stefanel. Non vuole farsi illusioni, il proprietario dell' Olimpia Milano. Troppe volte è rimasto scottato. Obiettivi? «Quello massimo sappiamo bene qual è (lo scudetto, ndr), quello realistico può essere la qualificazione all'Euroclub, cioè finire fra le prime tre del campionato». E' lo stesso discorso che fa Nando Gentile, al quale l'altra sera al Forum è parso di tornare indietro di qualche anno, quando su quello stesso parquet conquistò da avversario lo scudetto con la maglia di Caserta. Un Gentile trasformato: «Per forza, con due stranieri da far segnare, anche uno come me, abituato ad avere sempre il pallone fra le mani, ha dovuto pensare ad essere più playmaker». Parla di Tanjevic, delle sue scelte «sulle quali spesso ho avuto dei dubbi, anche se poi lui è il primo a prendersi tutte le responsabilità perché è di una lealtà eccezionale e merita dunque grande stima». E parla di una stagione alla quale non può bastare la Coppa Italia: «Abbiamo il dovere di puntare allo scudetto o almeno di arrivare all'Euroclub, perché questa squadra è pronta a farlo bene». E Boscia Tanjevic? La prima vittoria da quando è in Italia non lo ha scomposto. Qualche tono scherzoso («Nel calcio parlerebbero di vittoria scacciacrisi»), ma soprattutto un elogio ai suoi ragazzi: «Dopo gli ultimi risultati, era facile sfasciarsi. C'erano state critiche, qualcuno magari non reggeva alla pressione, anche se mi sforzo sempre di spiegare che partecipiamo ad un gioco, non a una questione di vita o di morte. Invece questo gruppo ha dato una bella risposta». Il futuro? «Giocando come contro Verona si può arrivare ovunque». Rolando Blackman, lì accanto, sorride. I traguardi milanesi passano anche attraverso le sue mani di velluto. Gabriele Tacchini Rolando Blackman (a destra) contrastato da Neal nella finale di Coppa Italia al Forum che ha rilanciato la Stefanel Milano

Persone citate: Andrea Meneghin, Bepi Stefanel, Boscia Tanjevic, Carera, Illy, Morandotti, Nando Gentile, Rolando Blackman, Tanjevic