«Tutta colpa dell'arbitro» di N. Sor.

«Tutta colpa dell'arbitro» «Tutta colpa dell'arbitro» Parma, coro nello spogliatoio «Doveva espellere Savicevic» MILANO. Il Parma riconosce le proprie colpe nella pesante sconfitta ma contemporaneamente se la prende con l'arbitro, mentre i pochi tifosi parmigiani giunti a San Siro invitano la società con uno striscione a «fare piazza pulita». Il coro contro Collina è unanime. Il più scatenato è Brambilla: «Nell'occasione del rigore l'arbitro ha ignorato un fallo di Baggio che si è aggiustato la palla con le mani prima di essere atterrato da Bucci. Poi doveva essere espulso Savicevic che ha colpito con una gomitata Sensini mentre si stava girando. Uno scandalo perché il montenegrino è stato l'artefice della vittoria del Milan». Poi arriva la tesi difensiva per il ko: «Avendo giocato giovedì sera, due giorni dopo il Milan - dice Melli - avevamo nelle gambe non più di 45 minuti di autonomia. Fino a quando la forza fisica ha tenuto abbiamo dominato, meritavamo il vantaggio. Colpa anche mia che non ho saputo sfruttare tre occasioni. Se faccio gol chiudo la partita perché il Milan già nervoso si sarebbe spento». Ora Melli confessa di temere per il futuro immediato: «Dobbiamo restare tranquilli e difendere il quinto po¬ sto per mantenere almeno la zona Uefa. La Juve sabato nell'anticipo? Da lì deve partire la riscossa. Fine di un ciclo? Questo Parma non è finito adesso ma da un po' di tempo. Soltanto, speravamo di finire in un altro modo. Le cause? Sono tante e note». Aggiunge Zola: «Non drammatizziamo. Bisogna restare uniti per non pregiudicare l'Europa. L'arbitro? Ha favorito il Milan con le sue decisioni». Nevio Scala cerca di difendere la squadra affermando che «nella prima parte siamo stati superiori e ho visto un Parma di ottimo livello. Poi, preso il secondo gol, siamo crollati fisicamente e moralmente. L'arbitro? Meglio non parlarne. Vorrei solo mettere in evidenza un intervento pesante di Maldini, un giocatore di solito molto bravo e corretto, su Inzaghi che poteva evitare perché l'ha fatto in una zona decentrata del campo. Purtroppo, non avendo altri sostituti, ho dovuto lasciare Inzaghi in campo anche se quasi inutilizzabile. Adesso, comunque, cerchiamo di continuare a lavorare con grande determinazione. Solo col lavoro possiamo uscire da questa situazione e chiudere bene la stagione con un posto in Uefa». [n. sor.]

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