Savicevic salva il Milan e Baggio

31 Grazie alle invenzioni del fantasista, la squadra di Capello risorge e sbriciola il Parma Sttvicevic salva il Milan e Baggio // Genio, 2 assist e 1 gol MILANO. Ci pensa Savicevic. E' troppo dire che questo scudetto è tutto suo, ma è corretto scrivere che, in assenza di Weah, sua è la firma. Sfiora il rosso (manata a Sensini), risolleva il Milan dal guano di Bordeaux, disarma i contestatori, mai così feroci, mai così schierati, sbriciola il Parma, salva Roberto Baggio dalla ghigliottina che, implacabile, sarebbe scesa sul suo codino dopo il rigore sbagliato. Due assist e un gol, il Genio. Il resto lo lasciamo ai cultori dell'ovvio, ai professorini degli schemi. Savicevic, dunque. Non Baggio, e neppure Zola, recuperato in fretta e in fretta, per penuria di carburante, posteggiato. Squadre a pezzi, come era nell'aria. E sfida tutt'altro che esaltante. Non bastassero le fratture di Weah, Simone e Costacurta, il virus di Boban, gli acciacchi di Ambrosini ed Eranio, ecco il ko di Panucci. Non che Scala stia molto meglio, fra le squalifiche di Cannavaro, Di Chiara, Stoichkov e la febbriciattola di Dino Baggio, ma insomma. Capello rischia Filippo Galli (ultimo gettone, il 1° ottobre). Il Milan è teso, macchinoso, balbettante. E la messa in moto, semplicemente da incubo: lo stadio contro (vergogna di qui, vergogna di la), l'occasione di Melli (sventata da Rossi), il penalty di Raffaello (bloccato da Bucci). Pur schierando almeno un mastino di troppo in rapporto alle esigenze, il Parma giochicchia meglio. Melli c'è, Zola no: questo è il primo problema. E il secondo, il progressivo calo degli esterni, Mussi a destra, Benarrivo a sinistra. Per un tempo, Couto, Minotti e Apolloni offrono un efficace contributo, favoriti dall'assoluta evanescenza di Di Canio e dalle ormai croniche amnesie che accompagnano le sfilate del Baggino. Sensini è un gigante, Brambilla e Desailly si elidono, Albertini è ancora segnato dall'infortunio, Crippa ingaggia duelli rusticani con Tassotti e Savicevic. Capello mischia le carte. Donadoni da destra a sinistra, il Genio da sinistra a destra. Di Canio a supporto di Baggio, e viceversa. Baresi e Tassotti sono gli unici a prendere di petto ^avversario. Maldini, viceversa, patisce l'atmosfera e i fili spinati di Mussi; e Galli, le ruggini di quasi sei mesi senza calcio. Il popolo sciopera: e se non sciopera, fischia. Il Milan non alza che banale polvere. Neppure l'esagerato rigore offertogli da un pessimo Collina riesce a scuoterlo. Velocità, profondità, aggressività: zero, o quasi, su tutta la linea. E quanto a rabbia, a cuore, siamo lì. Come già con il Vicenza (e con il Bordeaux, all'andata) sono le risorse dei singoli a determinare la svolta. Savicevic schizza a sinistra e inventa uno slalom portentoso, al culmine del quale Baggio non può proprio esimersi - a porta sguarnita - dall'appoggiare la palla in rete. Un diagonale di Zola come replica, dopodiché, punto e a capo: comincia un'altra partita. Il Parma crolla di colpo, spremuto nel morale e sfigurato nel fisico dai novanta, selvaggi minuti di giovedì, a Parigi. Alla ripresa, Capello richiama Di Canio (era ora) e sguinzaglia il più tonico Lentini. Savicevic e Baggio possono muoversi in territori presidiati da sentinelle sempre meno allupate. Due minuti scarsi, e il raddoppio - un lampo: Tassotti, Savicevic, Donadoni - sotterra i residui sfottò e le ultime ansie. Inzaghi avvicenda Zola, Melli si arrende a Baresi. Cresce Maldini, Sordo surroga Albertini (con Donadoni centrale): la squadra di Capello vola in contropiede, padrona (adesso sì) del suo destino. Tre gol sono troppi, ma l'ultimo è splendido (LentiniBaggio-Lentini-Savicevic, oplà). Quando il Genio esce, viene giù lo stadio. Che il Dio del calcio ce lo consèrvi a lungo. Roberto Beccantini 0 MBLAN (4-4-2) A PARMA (5-3-2) ROSSIS. 6.5 ^BjjSr BUCCI 6 TASSOTTI 7 MUSSI 6 GALLIF. 6 (25' s.t. CASTELUNI) s.v. BARESI 6.5 COUTO 5.5 MALDINI 6.5 MINOTTI 6 SAVICEVIC 8 APOLLONI 5 (43's.t. LOCATELU) s.v. BENARRIVO 6 ALBERTINI 6 SENSINI 6.5 (28' s.t. SORDO) s.v. BRAMBILLA 5 DESAILLY 6 (22's.t. PIN) s.v. DONADONI 6.5 CRIPPA 6 DICANIO 5 MELLI 5.5 (1's.t.LENTINI) 6.5 ZOLA 5 BAGGIOR. 6 (13' s.t. INZAQHI) 5 All.iCAPELLO 6 All.: SCALA 5 Arbitro: COLLINA 5 Reti: p.t.: 42' Baggio R„ s.t: 2' Donadoni, 26' Savicevic. Ammoniti: Banarrivo, Galli F., Albertini, Mussi, Sensini. Spettatori: paganti 18.358, incasso 949.590.000, abbonati 46.826, quota abbonati 1.332.905.911. Il montenegrino Dejan Savicevic è stato l'artefice della vittoria del Milan contro il Parma

Luoghi citati: Bordeaux, Lentini, Milano, Parigi, Parma