Il miracolo-Nantes non è solo Ouedec
Il tecnico francese Suaudeau è convinto di avere tante anni per spaventare la Juve Il tecnico francese Suaudeau è convinto di avere tante anni per spaventare la Juve Il miracolo-Nantes non è solo Ouedec «DaMosca, mentalità nuova» ALLA SCOPERTA DEI CAMPHONI DI FRANCIA LA Jonelière è la Milanello del Nantes, un centro sportivo riconosciuto come il migliore di Francia l'anno scorso. Siamo a Chapel-sur-Erdre, sobborgo della città. Qui pulsa il cuore della società e della squadra che sfiderà tra dieci giorni la Juventus in Champions League. Questa è la fucina che rifornisce Jean-Claude Suaudeau, l'allenatore. Su questi campi si è permeato il talento di zar Nicolas Ouedec, il campione consacrato appunto a Mosca. Una doppietta che ha accresciuto la sua fama di uomo di Coppa, 14 reti in 16 match. Un successo che ha proiettato per la prima volta nella sua storia il Nantes nelle semifinali della Champions League. L'impatto popolare non potrà mai eguagliare quello che hanno Paris SG e Marsiglia, ma a Nantes ritengono che l'incontro con la Juventus servirà a catturare qualche fan in più in tutta la nazione. Un'occasione da non perdere. Sette volte campione di Francia, dal 1990 il Nantes ha trovato nel presidente Guy Scherrer, industriale dolciario, e nel tècnico Suaudeau l'accoppiata vincente. Nella stagione in corso, seguita all'esaltante scudetto targato Loko (22 reti, ora al PSG, quanti rimpianti) miglior cannoniere, sono ben 11.724 (più che in tutti gli altri club) gli abbonati che seguono la squadra in casa. Lo stadio de la Beaujoire, inaugurato l'8 maggio '84, ha una capienza di 34.647 posti che arriveranno a 40 mila con i lavori previsti per il Mondiale '98. La città, circa 250 mila abitanti (mezzo milione con l'hinterland), dà l'idea di essere un po' come Parma ai tempi d'oro. Isola felice, insomma, tutti d'amore e d'accordo con i colori gialloverdi del Nantes. Ouedec è la stella, la punta di diamante che ha nel polacco Kosecki la spalla e dietro ai quali lavo- rano quattro centrocampisti ispirati da Cauet e quattro difensori diretti dal libero Decroix. Guai a sostenere davanti a Suaudeau che il Nantes non può pensare di spaventare la Juve con il solo Ouedec: «Ne ho altri cinque forti come lui, lo scoprirete presto». A Lione ci sono piaciuti il piccolo e indiavolato Makelele, il playmaker Cauet e l'attaccante di riserva Gourvennec. Forse il quarto è l'africano N'Doram, infortunato, probabilmente il quinto è Pedros: entrambi assenti a Torino. Esperienza e almanacchi giocano contro il Nantes. In 68 match europei mai una volta che i francesi siano riusciti a eliminare squadre spagnole, tedesche, inglesi o italiane. I precedenti con le nostre sono tre. Due volte l'Inter: Coppa Campioni '80-81 (ottavi di finale 1-2 in casa, 1-1 a San Siro) e Uefa '85-86 (quarti, 0-3 a Milano, 3-3 in casa). Una il Toro, primo turno Uefa dell'anno seguente, 0-4 a La Beaujoire e 1-1 al Comunale. La personalità però non manca al Nantes Anni 90. Certo, avesse ancora a disposizione Loko e Karembeu al fianco di Ouedec, il tecnico Suaudeau si direbbe certo del successo sulla Juve e non solo speranzoso. Eppure l'anno scorso, con quei tre che dettavano legge in campionato, il cammino europeo del Nantes fu un disastro: «Ecco, oggi quello che mi conforta è la capacità di reazione in ogni situazione, come a Mosca, oppure a Lione, riusciamo sempre a recuperare dice Suaudeau -. Non siamo più una squadra di paralizzati fuori dalle mura amiche». E sulla mentalità vincente il portiere Casagrande spiega: «Ad inizio stagione mai avrei pensato di arrivar così lontano in Champions League. L'exploit del Bordeux sul Milan ci ha aiutati a superare il momento più difficile a Mosca. Abbiamo scoperto proprio nell'ultimo match con i russi di essere solidi, di avere una testa che ragiona. La Juve, insomma, ci fa meno paura». Tutti esaltano lo zar Nicolas ma l'allenatore avverte: «Ne ho cinque forti come lui e ora siamo temibili anche lontani da casa nostra» SERVIZI DEL NOSTRO INVIATO A NANTES E LIONE franco bagolato COSI1 CONTRO LA JUVE? o LE DIZET © MAKELELE GUYOT o FERRI DECROIX o CAROTTI PIGNOL o CAUET KOSECKI OUEDEC Lo stile potente di Nicolas Ouedec, 24 anni, diventato lo zar dopo la doppietta in casa del Cska a Mosca. L'idolo di Nantes ha segnato ben 14 reti in I6 gare nelle Coppe europee
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