Fabbricini un trionfo a Parigi di S. N.

«Turco in Italia» «Turco in Italia» Fabbricini un trionfo a Parigi PARIGI. Dieci minuti di battimani ritmati, gli spettatori in piedi a scandire «brava». Si è concluso con un trionfo l'esordio a Parigi del soprano Tiziana Fabbricini nella deliziosa rilettura del «Turco in Italia», opera buffa di Gioacchino Rossini che, dopo un secolo d'oblio, nel 1950 fu riscoperta in Italia grazie a una straordinaria interpretazione di Maria Callas diretta da Gianandrea Gavazzeni. Reduce dal successo ottenuto a Bruxelles, la Fabbricini ha affrontato, ancora una volta, senza complessi il confronto a distanza con la Callas. Sulla prestigiosa scena del teatro degli Champs-Elysées, ha confermato il suo eccezionale patrimonio vocale, ma ha anche sfoggiato una notevole e soprendente vis comica. Il merito di questa «scoperta» è di Kark-Ernst e Ursel Herrmann, la coppia tedesca che ha curato la regia e la scenografia di questa versione rivoluzionaria dell'opera rossiniana. Dalla Napoli settecentesca l'azione si sposta in una non meglio precisata cittadina balneare meridionale degli Anni 30. Tra gag di ogni genere, tapis roulants sui quali scorrono automobili a forma di mostri marini e cabine-alcova per esilaranti incontri amorosi multipli, in un paesaggio umano che ricorda la Rimini di Fellini, la Fiorilla-Fabbricini disegna il profilo di una moglie insoddisfatta, tutta ammiccamenti verbali e fisici, che colleziona amanti per sconfiggere la noia: una Bovary dai tic Mi canaglieschi e popolari, disegnata con felice ironia. Duetti in modo impeccabile dall'ungherese Ivan Fischer, a fianco della Fabbricini si sono esibiti ad alti livelli il baritonobasso Alberto Rinaldi, il basso Dadiv Pittsinger, Dale Duesing e il tenore Barry Banks. [s. n.]

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Parigi