Il «tax-day» blocca negozi e bar

Stamane confronto Berlusconi-Prodi. Confesercenti e Coop non ci stanno Stamane confronto Berlusconi-Prodi. Confesercenti e Coop non ci stanno Il «tax-day» blocca negozi e bar Commercianti in trincea ROMA. E alla fine, dopo gli insulti e le risse, è arrivato il «tax day». I leader dei due schieramenti (Silvio Berlusconi e Romani Prodi) hanno scaldato i muscoli e stamane, sotto la regia del presidente della Confcommercio Sergio Bilie, si confrontano a Milano, presso la sede dell'Unione del commercio, turismo e servizi, di fronte ad una platea di oltre mille dirigenti e quadri della Confcommercio. Dopo la «rivolta di Torino» il clima è surriscaldato, sia tra i commercianti che tra i due protagonisti del match che avrà come arbitro il giornalista Bruno Vespa: il «Polo della libertà»» gioca molto sul voto del popolo degli autonomi, Prodi vuole rifarsi dai fischi del capoluogo subalpino. Ma l'incontro Prodi-Berlusconi è solo una delle iniziative annunciate per oggi: a Roma, presso la sede dell'organizzazione, si terrà infatti anche un dibattito tra Gerardo Bianco, Rocco Buttiglione, Gianfranco Fini e Cesare Salvi e, a Napoli, un incontro tra Giorgio Napolitano e Maurizio Gasparri. Nel lunedì del «tax day» migliaia di attività commerciali resteranno chiuse in tutta Italia dalle 11 alle 13, in 5000 bar di al¬ cune tra le maggiori città italiane verranno usati tovaglioli con il logo «tax day» ed anche i panificatori predisporranno apposite buste del pane con lo stesso logo. Sempre a Milano, infine, saranno collegate in video conferenza oltre 40 assemblee locali organizzate dalle associazioni territoriali della Confcommercio. Tra gli esercizi che aderiranno alla «serrata» anche quelli aderenti alla Faid, Federcom, Ancd-Conad e Fit-Tabaccai. La Lega della Coop, che terrà aperti i propri esercizi, ha scritto una lettera a Bilie per «apprezzare l'iniziativa» ma anche per sottolineare che «i temi fiscali affrontati nell'ambito del confronto elettorale devono evitare rincorse irrazionali e demagogiche». Che le tasse siano il rospo che i comercianti non riescono proprio ad ingoiare lo rileva un sondaggio commissionato dalla Confesercenti alla Swg. Secondo il sondaggio i maggiori problemi dei commercianti risultano essere il fisco, solo al primo posto con il 79% delle risposte, seguito dalla concorrenza della grande distribuzione, molto più in basso con il 55,7%. L'indagine sarà presentata in occasione della manifestazione cento autobus in cento città e l'obiettivo è chiaro, nelle parole del presidente dell'associazione Marco Venturi: «Far assumere precisi impegni ai poh sui problemi maggiormente sentiti dal commercio». Venturi annuncia una raccolta di firme fino al voto del 21 aprile per chiedere «la riforma dei sistema fiscale. Inoltre chiediamo il blocco per tre anni delle autorizzazioni a iper e supermercati ed un adeguato finanziamento, 1500 miliardi, per le imprese commerciali fino a 20 dipendenti e la regolamentazione delle vendite sottocosto». Sempre ieri è stato eletto il nuovo presidente della Fiva, la federazione nazionale dei commercianti di aree pubbliche aderente alla confcommercio: è il leader degli ambulanti milanesi, Giacomo Errico, 44 anni, da venti sui mercati milanesi nella pelletteria. [r. e. s.] ■ I TUTTE LE LOBBY 1 IN CAMPO (({{[ NELLA BATTAGLIA FISCALE [NUMERO DEGLIISCRITTI ALl£ CONFEDERAZIONI] CONFCOMMERCIO 820.000 CONFESERCENTI 240.000 ARTIGIANATO 800 000 (CONFARTIGIANATO CNA, CASA) OW.UWU (CONFÀORICOITURA, COLDjRJETTI) INDUSTRIA - (CONFINDUSTRIA, CONFAPI) DIRIGENTI STATALI 1.500.000 340.000 PROFESSIONISTI (ISCRITTI A ORDINI VARI) SINDACATI (CGIL, CISL E UIL) CÌSNAL (TRA ISCRITTI E AFFILIATI)

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